In tempi meno incerti di quelli che stiamo vivendo ora i più previdenti si sono più volte domandati quali potrebbero essere i migliori beni rifugio, e l’oro è sempre stato preso in grande considerazione tra le opzioni.
E a maggior ragione oggi, che la situazione geopolitica è quanto mai instabile, e specie in Europa stiamo vivendo una crisi energetica senza precedenti, porsi questo genere di interrogativi è d’obbligo.
La questione se l’oro possa o meno rappresentare una riserva di valore decentralizzata migliore delle stesse criptovalute, oppure simile ad esse, è stata affrontata proprio in questi giorni dal co-fondatore di Ethereum (ETH), Vitalik Buterin.
Vitalik Buterin critica l’oro come alternativa decentralizzata al denaro
Il co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha recentemente criticato l’oro come alternativa decentralizzata alle valute fiat, definendo il nobile metallo “incredibilmente scomodo” e “difficile da usare, in particolare quando si effettuano transazioni con parti non fidate”.
Buterin ha anche evidenziato che l’oro non “supporta opzioni di archiviazione sicure come multisig” e ha anche fatto notare che “viene utilizzato meno rispetto alle crypto, quindi le criptovalute sono anche per questo la scommessa migliore”.
Le osservazioni di Vitalik Buterin sono arrivate in risposta al fumettista americano Zach Weinersmith, che ha affermato che l’unico argomento che ha sentito sulle criptovalute “che ha senso all’interno della struttura di chi ci crede, è che non vogliono un’autorità centralizzata per il denaro”.
Aggiungendo poi: “in quella prospettiva, però, perché allora non scegliere semplicemente l’oro?”.
Nulla di nuovo per Vitalik Buterin, che sostiene le criptovalute nell’ambito di questo dibattito almeno dal 2014. “Lo stesso Bitcoin (BTC) potrebbe fungere da Schelling point per una risorsa alternativa universale simile al funzionamento attuale e storico dell’oro” ha infatti spiegato il co-fondatore di Ethereum in un post sul suo blog.
Il parere del fondatore di Uniswap, Hayden Adam
Al dibattito ha preso parte anche il fondatore di Uniswap, Hayden Adam, che ha esposto una teoria secondo la quale in futuro i metalli preziosi estratti da un asteroide potrebbero potenzialmente far precipitare il valore dei metalli preziosi.
Si tratta di considerazioni che arrivano in una fase che, come accennavamo in apertura, si presenta particolarmente complessa sotto una serie di aspetti. Arrivano in un momento in cui le domande su quali vantaggi sia in grado di assicurare l’oro rispetto alle criptovalute come riserva di valore tendono a diventare sempre più rilevanti.
Secondo un recente rapporto della Bank of America Securities (BofAS) il Bitcoin ora ha una correlazione più elevata con i prezzi dell’oro, il che implica che alcune parti potrebbero usarlo come copertura contro l’incertezza o come bene rifugio sicuro.
Storiamente l’oro è sempre stato utilizzato dagli investitori, sia istituzionali che privati, nel tentativo di preservare le percormance di un portafoglio durante le recessioni economiche.
Di recente infatti l’oro ha mantenuto una certa stabilità, e si è sicuramente dimostrato molto meno volatile del Bitcoin (BTC).
Nel 2022 il valore dell’oro per oncia ha oscillato tra un massimo di $2.043,30 e un minimo di $1.626,65, con un prezzo medio di chiusura di 1.811,11 dollari.
Bitcoin invece nel corso del 2022 ha subito delle ampie oscillazioni di prezzo che lo hanno portato dal massimo di 67.617 dollari al minimo di 19.268 dollari secondo i dati forniti da CoinGeko.
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