Il primo semestre 2022 è stato un disastro per il Bitcoin. Il valore della criptovaluta a più alta capitalizzazione ha chiuso il mese di giugno sotto i 20mila dollari gettando le basi per una prosecuzione del trend ribassista anche nel mese di luglio.
A preoccupare i crypto-investitori, però, non è tanto questo dato (che parla da solo) quanto l’ammontare del deprezzamento che Bitcoin ha subito non negli ultimi sei mesi ma nel periodo compreso tra aprile e giugno (il secondo trimestre 2022). In questo lasso di tempo così breve, il valore del Bitcoin è crollato di ben il 58 per cento! I massimi storici che furano raggiunti dalla criptovaluta a oltre 60mila dollari sembrano oramai appartenere ad un’altra epoca.
Al tempo stesso, però, vedere il Bitcoin a prezzi così bassi potrebbe far gola a questi traders che sono soliti entrare sul mercato nelle forti fasi di deprezzamento per comprare a (super) sconto. Tra l’altro gli investitori che hanno un simile approccio oggi sono agevolati da broker come ad esempio eToro (qui trovi le opinioni aggiornate 2022) che consentono di fare trading su BTC sia in modo diretto (quindi permettono di comprare Bitcoin) che coi i CFD (in questo secondo caso è disponibile anche la demo gratis).
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Valore Bitcoin: il bilancio del secondo trimestre 2022
Abbiamo detto che nel periodo compreso tra aprile e giugno, Bitcoin ha perso il 58 per cento del suo valore. I primati negativi di questo trimestre orribile, però, non si fermano qui. Stando a quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, l’ultimo trimestre del Bitcoin è stato il peggiore da oltre un decennio!
In una sola occasione Bitcoin ha fatto peggio del secondo trimestre 2022: nel terzo trimestre del 2011 (ma allora la storia del BTC era solo all’inizio e di conseguenza non è possibile confrontare periodi e fasi così differenti tra loro).
L’accelerazione ribassista che Bitcoin ha registrato nel mese di giugno è stata causata, oltre che dall’avverso contesto macro e dal conseguente crollo della borsa di Wall Street (forse qualcuno fa finta di nulla ma l’indice Nasdaq è in bear market) anche da una serie impressionante di notizie avverse (a loro volta manifestazioni evidenti della crisi del Bitcoin). L’ultima (in ordine cronologico) ha riguardato la liquidazione di Three Arrows Capital. Il 27 giugno scorso, infatti, un tribunale delle Isole Vergini Britanniche ha ordinato la liquidazione dell’hedge fund cripto Three Arrows Capital. Il fondo era stato creato da Su Zhu e Kyle Davies nel 2012 e aveva registrato perdite spaventose già nel mese di maggio a seguito del collasso di Terra Luna.
A questa notizia (di per sè già negativa ma potenzialmente ancora di più nel caso in cui si dovesse attivare il solito effetto domino) ha poi fatto seguito, a distanza di poche ore, una seconda news pesantissima. La SEC ha infatti bocciato la richiesta avanzata da Grayscale di convertire il suo Bitcoin Trust (il più grande fondo in Bitcoin al mondo) in un Etf basato sul prezzo spot del BTC e non su un derivato. La SEC ha motivato la sua decisione citando il rischio di manipolazione del mercato.
Previsioni Bitcoin secondo semestre 2022
Archiviato il primo semestre, cosa succederà adesso al Bitcoin? Si può ipotizzare una ripartenza oppure la tensione è destinata a restare sempre alta? Le premesse non sono affatto positive visto che, come si può vedere anche dal grafico in alto, il valore del BTC anche oggi è sotto i 20 mila dollari.
Secondo Craig Erlam, analista di mercato senior, Regno Unito e EMEA, OANDA, il Bitcoin è in piena crisi e arrivati a questo punto non è da escludere che la paura possa dare un altro colpo di maglio alle valutazioni delle criptovalute “prima che la polvere si depositi”.
Secondo gli analisti di JP Morgan Chase, però, non è da escludere che si stia avvicinando il momento in cui Bitcoin raggiungerà il suo minimo interrompendo così la sua discesa. Per gli analisti, l’aumento dei finanziamenti in favore del venture capital registrato nel mese di maggio e giugno, potrebbe essere il segnale la fuga dal rischio che ha massacrato Bitcoin negli ultimi mesi sia destinata a placarsi. Riferendosi al mese iniziato oggi, gli esperti hanno esortato i traders a prestare massima attenzione agli eventi e a comprare sulla debolezza per avere così la possibilità di ottenere un profitto. Ricordiamo che questa strategia si può implementare anche in modalità virtuale. Scegliendo i CFD per investire su BTC/USD, infatti, si può avere la comoda demo gratuita di prova che, ad esempio con eToro, è pari a 100 mila euro virtuali.
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Che il momentum delle criptovalute sia molto complesso lo si intuisce anche dal fatto che, accanto alle previsioni meno negative, ve ne siano altre terribili. Secondo Robert Kiyosaki, autore del libro “Padre ricco, padre povero”, Bitcoin potrebbe addirittura precipitare fino a 1100 dollari.
Ecco cosa scrive il guru su Twitter:
“I PERDENTI escono quando perdono. I VINCITORI imparano dalle loro perdite. Sto aspettando che Bitcoin ‘testi’ quota 1.100 dollari. Se si riprende ne comprerò di più. In caso contrario, aspetterò la capitolazione dei perdenti, e poi ne comprerò di più”.
Sarò davvero così?
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