Tether ha annunciato mercoledì di voler iniziare a comprare Bitcoin regolarmente per aumentare le sue riserve in eccesso. La società emittente della stablecoin USDT, che già detiene circa 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin nelle sue riserve, ha deciso di allocare fino al 15% dei suoi profitti operativi netti realizzati per acquistare la criptovaluta più grande del mondo, a partire da questo mese.
Paolo Ardoino, il CTO di Tether, ha dichiarato che Bitcoin ha dimostrato continuamente la sua resilienza ed è emerso come una riserva di valore a lungo termine con un potenziale di crescita sostanziale. Inoltre, la sua offerta limitata, la natura decentralizzata e l’ampia adozione lo hanno posizionato come una scelta preferita sia tra gli investitori istituzionali che tra quelli al dettaglio.
Tether è l’emittente di USDT, la terza criptovaluta più grande dopo Bitcoin ed Ethereum e la stablecoin più grande dell’industria. Le stablecoin sono criptovalute con prezzi ancorati a “asset stabili”, come il dollaro americano.
Tether🧡#Bitcoin
— Tether (@Tether_to) May 17, 2023
Starting this month, Tether will regularly allocate up to 15% of its net realized operating profits towards purchasing Bitcoin. These Bitcoin shall be considered on top of the minimum reserves assets that 100% back tether tokens.
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La quantità destinata alla nuova strategia di investimento sarà basata sui profitti realizzati, che non includono i guadagni non realizzati derivanti dall’aumento dei prezzi del portafoglio.
Ardoino ha dichiarato su Twitter che l’azienda ha accumulato 2,5 miliardi di dollari di riserve in eccesso oltre alle riserve al 100% che supportano i token emessi. Questo è il risultato dei tassi di interesse sui titoli del Tesoro degli Stati Uniti e di altri investimenti come l’oro.
Tether ha recentemente dichiarato di avere un enorme successo, con profitti netti che hanno raggiunto 1,48 miliardi di dollari nel primo trimestre e riserve in un livello record.
Tuttavia, l’azienda è stata accusata di avere riserve “dubbie” e di non fornire sufficienti informazioni sulle riserve in dollari USA che dovrebbero supportare USDT. Ci sono state preoccupazioni sul fatto che l’azienda abbia utilizzato documenti falsi e società fittizie, ma Tether ha smentito queste accuse come “totalmente inesatte e fuorvianti”.
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