Tether è oggi la prima stablecoin per capitalizzazione di mercato, ed è proprio di questi giorni la notizia del lancio della nuova app insieme alla consociata Bitfinex, popolare exchange di criptovalute.
Le due società sono infatti entrate nel mondo dei social media, annunciando oggi il lancio di questa nuova applicazione per video chat che nasce col nome di Keet. Si tratta di una chat completamente crittografata, nata dall’exchange Bitfinex, dall’emittente di stablecoin Tether e dalla società di software Hypercore.
Al momento la app di video chat Keet è disponibile solo per desktop, ma le società che hanno lanciato il nuovo progetto hanno già fatto sapere che presto ci sarà un’app per dispositivi mobili con una “sorprendente” qualità video.
La app di messaggistica è la prima basata su Holepunch, una piattaforma che permette agli sviluppatori di creare applicazioni Web3. Si tratta almeno per ora di una app closed-source, con la previsione di un passaggio ad open-source entro la fine del 2022, quanto al funzionamento, non è basato su blockchain ma utilizzerà Lightning Network, una “soluzione di secondo livello” che rende più rapide le transazioni Bitcoin abbassando al tempo stesso i costi.
Questo vuol dire che chiunque sia interessato a creare ad esempio un’app di pagamento su Holepunch, potrebbe farlo servendosi sempre di Lightning.
Per la video chat di Tether, 10 milioni di dollari di investimento
Per il lancio della nuova app per video chat, le tre società, Tether, Bitfinex e Hypercore hanno versato complessivamente 10 milioni di dollari in Holepunch, e questo potrebbe essere solo il primo di una lunga serie di ulteriori investimenti per decine di milioni di dollari, come le stesse società hanno fatto sapere.
La domanda che ci si pone ora però è come mai queste società, ed in particolare Tether che emette la maggiore stablecoin al mondo per capitalizzazione di mercato, sono interessate ad entrare nel già affollato mercato delle app di chat? Paolo Ardoino, CTO di Tether e Bitfinex, nonché CSO di Holepunch ha detto che si tratta di una decisione nel nome della libertà di parola.
Ricorda un po’ quello che diceva Elon Musk riguardo l’acquisizione di Twitter, poi mai portata a termine. “Uno dei concetti principali è che la sovranità individuale non può essere raggiunta se hai solo libertà finanziaria ma non hai libertà di parola” ha aggiunto Paolo Ardoino.
La nuova app di Keet garantisce la massima riservatezza
La nuova app è gratuita e sarà presumibilmente in grado di garantire un maggior livello di riservatezza e sicurezza rispetto ai peer centralizzati Web2 come Zoom o Google Meet. Ciò è reso possibile dal fatto che gli utenti di Keet possono effettuare chiamate direttamente al computer di un altro soggetto senza che nulla risulti memorizzato su un server.
Un commento è arrivato anche da parte di Mathias Buus, CEO di Holepunch, il quale ha tenuto a sottolineare che “questa app è per tutti”. Ardoino ha invece messo l’accento sull’aspetto della riservatezza, spiegando che “la privacy è uno dei diritti umani più trascurati: tutti dovrebbero avere il diritto di dire ciò che vogliono ai propri genitori senza preoccuparsi se qualcuno è in ascolto”.
A proposito della stablecoin Tether
La stablecoin di Tether (USDT) è oggi quella maggiormente scambiata nel mercato crypto, ed è considerata la colonna portante della criptoeconomia. Con il suo valore ancorato al dollaro Usa è disponibile su una serie di blockchain differenti, e sono anche disponibili anche token in yen giapponesi e in euro.
Nonostante questo le autorità di regolamentazione hanno comunque chiesto se i suoi token siano, come dice la società, supportati da riserve reali. L’anno scorso tra l’altro la Commodity Futures Trading Commission ha sanzionato Tether con una multa da 41 milioni di dollari per aver mentito sulle sue riserve garantite da valuta fiat.
Una sanzione è stata comminata anche a Bitfinex, il nono exchange di criptovalute per volume di scambi, con una multa di 1,5 milioni di dollari per “transazioni di beni digitali illegali e fuori borsa”.
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