Dopo il caos degli ultimi giorni, e il crollo di importanti istituti di credito Usa come Silicon Vally Bank e Signature, il vero vincitore sembra essere proprio la prima stablecoin per capitalizzazione di mercato, Tether (USDT).
USDT infatti ha raggiunto proprio nella mattinata di oggi, giovedì 16 marzo, una capitalizzazione di mercato complessiva pari a 75 miliardi di dollari, circa il doppio della capitalizzazione di mercato della seconda stablecoin, USDC.
Tether (USDT) ha quindi toccato il livello di capitalizzazione di mercato più alto da maggio 2022 stando ai dati pubblicati da CoinGecko. Le due principali stablecoin sembrano aver superato completamente le incertezze degli ultimi giorni, e si confermano asset chiave nel mercato delle criptovalute.
La crescita di queste due stablecoin è notevole, basti pensare che nel marzo 2020, appena tre anni fa, USDC aveva una capitalizzazione di mercato totale di circa 564 milioni di dollari, mentre oggi si attesta intorno ai 37,7 miliardi.
In questi giorni la società che emette USDC, Circle, ha subito un duro colpo a causa del crollo della Silicon Valley Bank (SVB), dove erano conservati 3,3 miliardi di dollari di riserve di Circle a sostegno della stabilità del token. In quell’occasione molti investitori sono fuggiti verso alternative e stando ai dati molti di loro devono ancora tornare.
Tether USDT, una stablecoin sempre più forte
Gli scenari peggiori sono stati tutti scongiurati per USDC, ma la seconda stablecoin ha accusato inevitabilmente il colpo. Nonostante il peg con il dollaro sia stato recuperato subito dopo l’annuncio degli interventi delle maggiori istituzioni finanziarie Usa tra cui la Fed, si è ampliata la distanza che separa questa crypto dalla stablecoin rivale USDT.
Tether infatti è cresciuto fino al 58,1%, il dato più alto da metà settembre 2021, mentre la quota di mercato di USDC si è ridotta fino al 30%, quando solo la scorsa estate era del 38% circa.
In quel periodo Circle ha cercato di capitalizzare i problemi di USDT dopo il crollo della stablecoin Terra. All’epoca Tether perse per breve tempo il suo ancoraggio con il dollaro e i detentori di USDT riscattarono intorno ai 7 miliardi di dollari di stablecoin nel giro di 48 ore.
A contribuire al dominio di USDT in questa fase è anche il forte calo dell’offerta di BUSD, la stablecoin di Binance, che ha sofferto della recente stretta normativa che ha portato Paxos, l’emittente della stablecoin, a interrompere il mint del token.
Il mercato di BUSD infatti, secondo i dati di CoinGeko, è sceso dai 16 miliardi di dollari del 13 febbraio, agli attuali 8,3 miliardi di dollari.
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