La decisione era nell’aria da tempo ma adesso c’è stato finalmente il passaggio ufficiale: Consob ha deciso di oscurare il sito dell’exchange 2139 già da tempo finito nell’occhio del ciclone e successivamente nel mirino delle autorità competenti perchè accusato di essere uno schema Ponzi. A seguito del pronunciamento della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, il sito di 2139 non è più raggiungibile. Resta però il problema delle migliaia di utenti, tra cui tantissimi italiani, che sono stati truffati da questo sito perdendo i loro soldi. Cosa possono fare queste persone per recuperare le somme versate sulla piattaforma 2139? Ma, andando ancora più a monte, c’è qualcosa che si può fare oppure tutto è andato perso?
Come abbiamo più volte evidenziato in questo sito, nel mondo del trading online e ancora di più in quello del crypto-trading, le truffe sono all’ordine del giorno. I casi di exchange truffa, in particolare, sono in costante aumento. Più cresce la popolarità delle criptovalute e più aumentano i casi di truffa. Non c’è settimana che non sono segnalati raggiri e ogni volta non possiamo far altro che ripetere i soliti consigli nella speranza che vengano recepiti da quanti più lettori possibile: affidatevi solo ai migliori exchange (oggettivamente pochissimi), verificate il rispetto della normativa sulle autorizzazioni, siate sicuri della protezione dei vostri fondi e soprattutto diffidate da tutte quelle piattaforme che promettono soldi facili.
Ecco, l’exchange 2139 era proprio uno di quelli che prometteva ai suoi utenti non soldi facili ma facilissimi, addirittura l’1 per cento al giorno! Ma come fa una piattaforma crypto (ma il discorso può essere fatto per tutte le asset-class) a promettere guadagni simili? Semplice, utilizzando i fondi dei nuovi clienti per remunerare quelli vecchi. In poche parole uno schema Ponzi. Proprio questo è quello che è accertato la Consob: 2139 exchange era uno schema Ponzi. Da qui la decisione di oscurare il sito, anzi, i tre siti con cui questa piattaforma era presente in Europa: 2139.online, 2139.ltd e 2139.fun. Questi tre portali, a seguito della decisione dell’autorità di controllo dei mercati, non sono più raggiungili oramai da giorni.
Prima di spiegare come funzionava l’exchange 2139, invitiamo i nostri lettori a dare un occhio, per curiosità, ad uno degli exchange più usati al mondo. Come si può vedere ci sono tutte la autorizzazioni previste per legge ma soprattutto non c’è nessuno che promette guadagni facili e né tantomeno la certezza di guadagnare l’1 per cento al giorno come faceva 2139.
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Come funziona l’exchange 2139 ovvero come funzionava la truffa 2139
Avendo avuto già a che fare con tanti casi di broker truffa e exchange truffa, già immaginiamo la loro sensazione quando hanno avuto la sfortuna di imbattersi nelle sponsorizzate della piattaforma 2139. In tanti, non conoscendo questo “brand”, si saranno chiesti se funziona davvero (nello specifico se davvero fa guadagnare l’1 per cento come reclamizzato) oppure se era una truffa. Speriamo che, in assenza di chiarezza, la maggior parte delle persone alla fine abbia desistito dal registrarsi e soprattutto dal versare soldi. Tuttavia, visti i numeri di questo sito, non sono stati pochi coloro i quali sono caduti nel raggiro.
Eppure, come evidenziato dal dispositivo della decisione di Consob, era tutto così chiaro: le certificazioni presenti sulla piattaforma erano false (fatte anche male), le mail amministrative erano quelle del dominio gmail (sic), non esisteva alcuna registrazione presso Consob e le stesse partnership vantate con colossi come Blackstone Group erano del tutto inventate. Per non parlare poi del fatto che l’organigramma della della società (a partire dal CEO Logan Smith) erano personaggi inesistenti.
Insomma il classico exchange truffa che prendeva i soldi dei nuovi iscritti per remunerare quelli vecchi. Come avviene nel più classico degli schemi Ponzi, una truffa di questo tipo si regge fino a quando i clienti non fanno troppo domande. Se tanti vecchi clienti chiedono di ritirare i loro soldi, allora lo schema salta in aria. Proprio questo è ciò che è avvenuto al sito 2139.
Nella delibera con cui Consob ha disposto l’oscuramento immediato di siti che fanno capo all’exchange 2139 si può leggere che la società in questione “offriva servizi di trading di criptovalute e futures senza le necessarie autorizzazioni previste dall’art. 18 del Testo Unico della Finanza (TUF) e non risultava registrato né riconosciuto da alcun organismo regolatorio”.
Morale: 2139 Exchange era una truffa.
Si possono recuperare i soldi persi su 2139 Exchange
Lasciamo perdere quello che è il meccanismo attraverso il quale l’exchange 2139 riuscita ad intercettare clienti (i modi sono sempre i soliti, dalle sponsorizzate sui social alle false recensioni), la domanda che ora tutti i truffati si pongono è se e come recuperare i soldi persi sulla piattaforma 2139. Già da giorni prima dell’oscuramento imposto da Consob, gli account erano stati bloccati dagli amministratori della piattaforma (o da chi per loro) per motivi tecnici.
Quindi i soldi depositati non si potevano recuperare. Adesso che i siti sono anche irraggiungibili c’è la certificazione che è tutto finito (ma, in realtà, lo era dal momento in cui lo schema Ponzi era saltato). La società a monte dei siti 2139.online, 2139.ltd e 2139.fun è ovviamente inesistente.
E allora cosa si può fare? Non siamo legali e quindi non possiamo rispondere a questa domanda ma abbiamo pratica con i mercati e le truffe nel trading per dire cosa di certo NON si dovrebbe fare. Di certo non si deve dare credito a chi, dietro compenso, promette di recuperare i soldi persi perchè questa altro non è che una ulteriore truffa. Essendo i dati personali in mano a chiunque sia stato dietro la truffa di 2139 Exchange, nulla toglie che tali informazioni sensibili finiscano in mani “amiche” dei truffatori (oppure nelle loro stesse magari dopo aver cambiato nome) e venire usati per contattare i malcapitati a cui si promette il recupero della somma versata dietro compenso del 10-20 per cento della somma stessa, ovviamente con pagamento anticipato. Tecnicamente questa truffa prende il nome di recovery scam, praticamente significa perdere altri soldi.
E allora, davvero non c’è niente da fare per recuperare i soldi persi su 2139 Exchange?
In realtà qualcosina si potrebbe fare. Secondo un’analisi condotta da decripto.org, i truffatori avrebbero trasferito parte dei fondi accumulati su Binance. Per chi non lo sapesse Binance è un exchange sicuro, affidabile ma soprattutto centralizzato. I fondi, almeno quelli che sono stati qui trasferiti, potrebbero essere recuperati. Ovviamente è necessario fare denuncia alle forze dell’ordine.
Il fatto che da Binance i fondi si possano recuperare è la dimostrazione di quanto importante sia affidarsi solo ad exchange autorizzati per evitare di incappare in truffe. Binance è una delle piattaforme crypto più usate al mondo per comprare e vendere asset digitali ma anche per guadagnare ricompense ad esempio attraverso lo staking di criptovalute.
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Poichè, come nel nostro stile, ci piace sempre dare una seconda alternativa, sempre nell’ambito delle piattaforme autorizzate per investire in criptovalute, suggeriamo anche eToro.
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