Dai dati pubblicati da Shibburn, in tracker del burn rate di Shiba Inu gestito dalla community stessa della popolare memecoin, è emerso che nel mese di settembre sono stati bruciati in tutto 2,37 miliardi di token con 131 transazioni.
Un aumento simile del burn rate è indubbiamente degno di nota, e richiama l’attenzione dei trader su Shiba Inu. Ma quali prospettive si aprono per il breve e medio periodo per quel che riguarda l’andamento di prezzo di SHIB, e come conviene investire?
Il burn rate mensile di Shiba Inu cresce del 249%
Al momento della stesura di questo post Shiba Inu viene scambiato intorno a 0,00001672$, il che ci permette di calcolare l’equivalente in dollari andato in fumo attraverso il processo di burning che ha portato alla distruzione di 2,37 miliardi di token SHIB, cioè 39,767$.
Il burning rate di SHIB, in seguito alla bruciatura di 2,37 miliardi di token nel solo mese di settembre, è cresciuto quindi del +249,36% rispetto al totale dei token bruciati nel mese di agosto, quando sono stati distrutti solo 681 milioni di SHIB in sei transazioni.
Quali sono i principali burn di SHIB del mese di settembre?
Nonostante la community di SHIB abbia distrutto quel quantitativo di token in 131 transazioni, è stato attraverso un wallet collegato al noto exchange Binance a dare il via alla maggior parte delle burn verso la fine di settembre.
Stando a quanto riportato da Crypto Basic, un utente sconosciuto ha bruciato 1,87 miliardi di SHIB in una singola transazione avvenuta il 26 settembre. Questa transazione rappresenta il 78,7% del totale dei token bruciati durante il mese scorso.
Un’altra burn importante è avvenuta il giorno 1 settembre, quando un altro utente ha bruciato in tutto 250 milioni di token SHIB, e secondo quanto riportato sempre da Crypto Basic, questa operazione è stata fatta dal progetto Living the Dream (LTD) come parte della campagna Shib Burn Series.
In data 16 settembre poi, un wallet sconosciuto ha spostato 25 milioni di SHIB, per un valore complessivo di 332$, verso il wallet ufficiale di burn della crypto.
Tutte queste operazioni di burning, che hanno riguardato come abbiamo visto 2,37 miliardi di token, erano mirate a ridurre la fornitura circolante di Shiba Inu, operazione attraverso cui la community spera di riuscire ad influire sull’andamento di prezzo innescando un movimento verso l’alto.
Cosa succederà adesso al prezzo di SHIB?
Se lo scopo del processo di burning è quello di indurre un aumento di prezzo di SHIB, è probabile che, almeno in parte, vedremo effetti positivi sull’andamento della popolare memecoin.
Tuttavia questa fase è caratterizzata da forte incertezza, e la riduzione della fornitura circolante potrebbe non essere sufficiente a determinare un andamento positivo.
Inoltre il burn rate di SHIB è già crollato con l’inizio del mese di ottobre, essendo al momento solo 2,3 milioni i token bruciati. Si tratta di un calo del burning rate del 92% circa.
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