La nuova settimana si è aperta all’insegna di un ritrovato ottimismo per il Bitcoin. Mentre è in corso la redazione del post, il prezzo della criptovaluta più importante registra una progressione del 2 per cento posizionandosi poco sotto i 21mila punti.
Come si può vedere dal grafico in basso, il Bitcoin è riuscito a recuperare la resistenza dei 20mila dollari nel corso della prime ore della giornata odierna lasciandosi alle spalle (almeno per ora) lo spettro di un crollo sotto questo livello così importante che si era invece materializzato ieri sera, quando i prezzi della criptovaluta erano precipitati in area 19800 dollari.
Con un valore tornato sopra il muro dei 20mila dollari (livello tecnico ma anche psicologico), quali sono le previsioni che si possono fare per il breve-medio termine. In poche parole, il ritorno sopra i 20mila dollari è da intendersi come un rimbalzo vero e proprio o come un fuoco di paglia momentaneo? Ovviamente l’esito connesso ad ognuna delle due ipotesi è differente perchè nel primo caso le previsioni sarebbero per un ulteriore rialzo rispetto ai prezzi attuali mentre nel secondo per un ribasso.
Prima di rispondere alla domanda, ricordiamo che in entrambi i casi è possibile investire sul Bitcoin usando un’unica piattaforma come ad esempio eToro. Questo broker, tra le varie soluzioni previste, consente di fare tradare Bitcoin attraverso i CFD sia al rialzo (long trading) che al ribasso (short trading). Puoi imparare ad usare la piattaforma eToro usando la demo gratuita con 100 mila euro virtuali attivabile dal link in basso.
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Prezzo Bitcoin a 20mila dollari: è vero rimbalzo?
La scorsa settimana è stata terribile per il Bitcoin. La criptovaluta ha perso un ulteriore 35 per cento del suo valore. Come hanno messo in evidenza molti analisti, la sensazione è che sia in atto un nuovo inverno delle criptovalute molto simile a quello avvenuto nel 2017/2018. Proprio per questo motivo, è davvero difficile ipotizzare che il ritorno dei prezzi sopra i 20mila dollari possa davvero essere il segnale di un reale rimbalzo.
Secondo Paul Veradittakit, partner di Pantera Capital, è possibile che, con il crollo della scorsa settimana, Bitcoin abbia raggiunto livelli vicini ai minimi ossia quelle quotazioni che gli investitori istituzionali possono ritenere opportunità di acquisto. Nonostante questa “prossimità” ai minimi, però, continuano ad esserci delle forti preoccupazioni causate da un scenario macroeconomico a cui si affiancano, oramai da tempo, tutta una serie di problemi di liquidità come quelli con cui è alle prese la piattaforma di finanza decentralizzata Celsius. Alla luce di tali problematiche, il rimbalzo messo a segno nelle ultime ore da Bitcoin potrebbe avere vita breve.
Tirando quindi le somme: minimi Bitcoin vicini ma ancora non raggiunti e possibile ribasso nelle prossime ore. Tradotto in termini strategici, non è ancora possibile comprare ai minimi ma sia molto vicini e in quel momento sarà possibile posizionarsi in modo long. Per adesso meglio lo short che può essere attuato operando con i CFD grazie ad eToro (vai da qui sul sito ufficiale).
Un dato su tutti per meglio comprendere l’entità dell’inverno delle criptovalute: oggi la capitalizzazione di mercato dell’intero settore degli asset digitali è pari a 880 miliardi di dollari, lontanissimo dai 2.900 miliardi che furono raggiunti lo scorso novembre.
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