Il Bitcoin torna a fare notizia. Dopo alcune settimane di assestamento, è arrivata una nuova fiammata che ha spinto le quotazioni della criptovaluta fino a 57.000 dollari. Si tratta di un livello che significa nuovi massimi da 2 anni e si traduce nella seria possibilità che, da qui ai prossimi mesi, possano essere messi nel mirino anche i massimi storici.
Come si può vedere dal grafico in basso, dal momento dell’approvazione degli ETF Bitcoin da parte della SEC il trend di crescita della criptovaluta è stato costante. Ciò avvenuto per un motivo molto semplice: l’aumento continuo degli afflussi di capitale su questi fondi da parte dei grandi investitori. In poche parole si sta verificando quello che alcuni analisti avevano previsto già mesi fa quando ancora il via libera della SEC ai nuovi strumenti non era scontato vale a dire la crescente tendenza a comprare criptovaluta da parte dei grandi players globali (a partire dai fondi).
Prezzo Bitcoin a +32% da inizio 2024: analisi dei catalizzatori
Sempre dal grafico in alto si può vedere chiaramente come il valore del Bitcoin sia salito del 32 per cento da inizio anno. Un apprezzamento di un terzo del valore in appena due mesi. Come è avvenuto anche in passato il rally del Bitcoin è causa del classico effetto domino. A salire, sfruttando la corsa della crypto a più alta market cap, non è solo la seconda criptovaluta per capitalizzazione ossia Ethereum ma anche i token oggettivamente più piccoli come il Dogecoin.
L’ultima fiammata che ha portato il BTC ai massimi da due anni (rialzo del 10 per cento in appena due sessioni) è stata la notizia della maxi operazione condotta dalla società di valute digitali MicroStrategy. Questo importante player ha reso noto di aver recentemente comprato quasi 3.000 Bitcoin sborsando circa 155 milioni di dollari. La Microstrategy non è nuova ad operazioni di questo tipo e anche in passato aveva acquistato ingenti quantitativi di criptovaluta. Oggi come allora il punto è che se una società decide di comprare Bitcoin è perchè crede nel potenziale di crescita dell’asset. Il messaggio è quindi chiaro e da qui il rally di BTCUSD fino ad oltre 57.000 dollari.
Ma ci sono anche altre ragioni alla base del boom della criptovaluta. Si tratta di motivi che riguardano proprio i nuovi ETF. In pratica, stando ai più recenti calcoli, qualcosa come 6,1 miliardi di dollari netti sono stati versati nei nuovi ETF Bitcoin che sono in quotazione a Wall Street dall’11 gennaio scorso. Il boom degli afflussi di capitali attesta l’allargamento della domanda di criptovalute anche oltre quello che è il tradizionale mercato di riferimento. In altre parole, come avevano previsto molti analisti, con l’arrivo degli ETF Bitcoin si sono avvicinati agli asset digitali anche tantissimi investitori che prima non lo avevano fatto ma che alle spalle avevano una lunga esperienza con i fondi a gestione passiva.
Secondo Justin d’Anethan, responsabile delle partnership in Asia presso Keyrock, un market maker di asset digitali, è evidente che la domanda sostenuta dagli ETF Bitcoin sia implacabile. Proprio questo boom ha permesso alla criptovaluta di aggiornare i suoi massimi a due anni. Se a ciò si aggiunge il clima di attesa per il prossimo halving di Bitcoin, altro grande catalizzatore rialzista, si può comprendere il perchè di questa prolungata euforia sulla criptovaluta.
Il rally del BTC è una grande notizia ma non stupisce più di tanto. Come abbiamo avuto modo di vedere mesi fa, infatti, le previsioni Bitcoin 2024 sono tutte bullish.
Bitcoin meglio di oro e azioni nel 2024
E’ vero che l’anno è appena iniziato, tuttavia si possono già fare delle comparazioni tra andamento del prezzo del Bitcoin e prestazione dei mercati più tradizionali come l’oro o le azioni. Come detto in precedenza da inizio anno ad oggi grazie al forte afflusso di capitali sugli ETF e alle manovre dei grandi compratori il prezzo della criptovaluta è salito del 32 per cento. Un ritmo inarrivabile sia per la quotazione oro che per le borse. Addirittura il rapporto tra il prezzo di BTC e quello del gold è salito al livello più alto da oltre due anni. Questo la dice lunga sulla forte attrattività della crypto. Del resto, come messo in evidenza da CoinGecko, il controvalore di tutti gli asset digitali è ora pari a 2,2 trilioni di dollari contro gli appena 820 miliardi di dollari del 2022. Il boom è evidentissimo.
Per quello che invece riguarda la performance nettamente migliore di Bitcoin rispetto ad oro e azioni è palese che un ruolo non di poco conto sia svolto dalla fiducia verso un imminente ribasso del costo del denaro da parte della FED.
Per sfruttare il potenziale delle criptovalute non è per forza necessario comprare asset reali. Si può anche fare trading attraverso strumenti derivati come i CFD. In questo caso il vantaggio è di poter operare a leva amplificando la portata dell’investimento (ma sale anche il livello di rischio). Con i CFD su BTCUSD, inoltre, si può speculare sia al rialzo che al ribasso. In questo secondo caso si può trarre profitto da un deprezzamento dell’asset.
Due broker che permettono di investire con i CFD sulle criptovalute sono:
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