Il Merge di Ethereum che dovrebbe portare la seconda crypto per capitalizzazione di mercato dalla Proof of Work (PoW) alla Proof of Stake (PoS) sta catalizzando non solo le attenzioni dei detentori di ETH, ma anche quelle di chi investe nelle varie altre crypto in circolazione.
Dopo continui ritardi che hanno fatto slittare la data del Merge di diversi mesi, sembra proprio che finalmente ci siamo, e l’evento precedentemente indicato come Ethereum 2.0, in cui la mainnet di Ethereum (ETH) si fonde con la catena di beacon proof-of-stake si completerà nella giornata di martedì 13 sttembre.
Il Merge riguarda tutti non solo gli investitori in Ethereum
Quel che succederà con il Merge di Ethereum è prima di tutto che la blockchain diventerà quasi immediatamente molto più veloce, con una scalabilità maggiore e il 99% più efficace sotto il profilo energetico.
In teoria dovrebbe essere un grande passo avanti per Ethereum (ETH), tanto per il network in sé che per il valore dell’asset. Nessuno può affermare con certezza se il prezzo di Ethereum inizierà a salire dopo il Merge, o se invece è già “integrato” e e non subirà variazioni importanti.
La parte più interessante che riguarda il Merge per è probabilmente il modo in cui andrà ad influenzare le altre criptovalute in circolazione. Il problema dell’energia è il primo che non possiamo fare a meno di considerare in questa equazione, infatti vedremo subito precipitare l’hash rate della rete Ethereum nel preciso momento in cui il mining proof of work su Ethereum terminerà.
Questo potrebbe esercitare ancora più pressione pubblica sul grande consumo di Bitcoin, come ammettono anche alcuni Bitcoiners come Dan Held, e la crypto numero uno per capitalizzazione di mercato potrebbe rimanere da sola a fronteggiare gli attacchi dei regolatori che prendono di mira blockchain su proof of work (PoW) ad elevato consumo energetico.
Anche la Casa Bianca elogia Ethereum per il passaggio alla PoS
Proprio la scorsa settimana persino la Casa Bianca ha elogiato Ethereum per il passaggio alla PoS che determinare una drastica riduzione del consumo energetico.
Nella stessa occasione arrivavano commenti apparentemente volti a puntare il dito contro Bitcoin. “Si stima che Bitcoin rappresenti dal 60 al 77% dell’utilizzo globale di elettricità nell’ambito del mercato delle criptovalute e si stima che Ethereum rappresenti approssimativamente dal 20 al 39%” spiegano dalla Casa Bianca “ci sono state crescenti richieste per le blockchain PoW di adottare meccanismi di consenso con un consumo energetico inferiore. La reazione più evidente è stata il lancio promesso da Ethereum di Ethereum 2.0 che utilizza un meccanismo di consenso PoS”.
I Bitcoiners però sostengono che il passaggio alla proof of stake determini un calo del livello di sicurezza del network, mentre un significativo numero di miners di Ethereum è decisamente scontento per l’ormai imminente Merge, dal momento che questo comporterà la fine del mining lasciando i minatori con macchine costose e, a quel punto, inutili. Spostarsi su Bitcoin potrebbe essere un’alternativa?
Cosa succederà dopo il Merge agli Ethereum killers
Se da una parte non possiamo fare a meno di domandarci quali saranno gli effetti del Merge sul Ethereum (prima di tutto) e Bitcoin, in quanto prima crypto per market cap, dall’altra dobbiamo considerare anche gli effetti del Merge sui cosiddetti Ethereum Killers, cioè Solana (SOL), Cardano (ADA), Avalanche (AVAX) e Polkadot (DOT).
Bisogna dire che con il Merge di Ethereum, ma già prima del Merge con tutte le dinamiche che hanno accompagnato i primi passaggi che hanno portato a questo evento, altre crypto su proof of stake hanno effettivamente brillato di luce riflessa, e hanno registrato interessanti incrementi di prezzo.
Tuttavia gli Ethereum killers puntavano molto sul fatto di essere le alternative ecologiche alla seconda crypto per market cap, e all’indomani del Merge avranno perso quest’arma.
Si tratta comunque di un discorso di immagine e di percezione sul grande pubblico, e ci sono i dati di fatto e i cambiamenti concreti che questo evento produrrà su Ethereum.
Intanto gli sviluppatori di ETH insistono sul fatto che non vi è alcun rischio che qualcosa vada storto con il Merge. “La confusione che circonda l’evento potrebbe aumentare i casi di truffatori che manipolano utenti non informati” ricordano però da uno dei maggiori portali di informazione sul mercato delle criptovalute, Decrypt.
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