Tutti pazzi per il Bitcoin e mentre i prezzi della criptovalute salgono ai massimi degli ultimi 18 mesi, si intensificano le notizie con impatto positivo sulle valutazioni. Il focus è ovviamente rivolto alle novità riguardanti il primo ETF su Bitcoin Spot ma ci sono anche altri catalizzatori che danno visibilità alla criptovaluta a più alta market cap. L’area tematica è sempre quella degli ETF Bitcoin ma questa volta le novità riguardano la conversione del GBTC di Grayscale (Grayscale Bitcoin Trust) in un ETF su Bitcoin spot.
La questione è vecchissima con il braccio di ferro nelle aule dei tribunali tra lo stesso Grayscale e la SEC che ha occupato la cronaca crypto per mesi. Ebbene proprio nello stesso periodo in cui è stato fatto un concreto passo in avanti per il primo ETF su Bitcoin Spot, anche la questione dell’ETF di Grayscale ha subito una favorevole e rapida evoluzione. Inutile dire che anche questa notizia ha galvanizzato gli investitori contribuendo a creare ancora più euforia attorno alle criptovalute.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono queste ulteriori news positive sugli ETF Bitcoin Spot che sono arrivate da Grayscale.
Grayscale VS SEC: le ultime new sulla causa
La Corte d’Appello del DC Circuit ha decretato la vittoria di Grayscale nella causa contro la SEC avente ad oggetto la richiesta di conversione del Grayscale Bitcoin Trust in un ETF su Bitcoin spot. Questa sentenza mette la parola fine ad una causa lunghissima. Il giudizio espresso dalla corte non può essere contestato e quindi il caso è chiuso.
Ma riavvolgiamo il nastro per coloro i quali non hanno seguito una vicenda non solo lunga anni ma che per tanto tempo ha monopolizzato tutto il tema degli ETF su Bitcoin Spot.
Grayscale è la società di investimento che detiene il maggior fondo al mondo su Bitcoin, noto come Grayscale Bitcoin Trust (GBTC), con un portafoglio che comprende più di 621.000 BTC. Di fatto Grayscale è il principale detentore di Bitcoin al mondo (se si esclude la quota in mano al creatore Satoshi Nakamoto). Alla spalle di Grayscale con 158.000 BTC detenuti troviamo la MicroStrategy.
Grayscale Bitcoin Trust c’è già di diversi anni ma non ha la natura di Exchange-Traded Fund (ETF). Tecnicamente può essere definito un fondo collateralizzato che replica l’andamento del prezzo del Bitcoin che fa da sottostante. La differenza più importante con gli ETF tradizionali è che GBTC è quotato solo over-the-counter (OTC) e non è quindi listato sui listini tradizionali (mentre gli lo sono proprio come le azioni).
Già in passato Grayscale aveva chiesto alla Securities and Exchange Commission (SEC) di dare il via libera all’approvazione della conversione del GBTC in un ETF basato sul Bitcoin spot. L’autorità di controllo Usa aveva però sempre respinto questa richiesta.
Dinanzi alla mancata autorizzazione, Grayscale aveva citato in giudizio la SEC ottenendo alla fine una vittoria. La Corte d’Appello ha sentenziato che la SEC non aveva fornito motivazioni sufficienti per respingere la richiesta di Grayscale. La sentenza non obbliga in modo esplicito la SEC ad approvare la richiesta di Grayscale e quindi l’esito più prevedibile di questo pronunciamento sarebbe stato il riconoscimento da parte della SEC dell’assenza di valide motivazioni per il rifiuto iniziale e quindi il via libera alla richiesta.
Il fatto che la stessa SEC non avesse presentato appello alla sentenza, era stato interpretato con chiaro segnale di non resistenza dell’autorità.
In questo contesto, esauriti i termini per l’appello, la sentenza è diventata definitiva. La legge ha quindi stabilito che Grayscale ha ragione e che la SEC ha invece torto.
L’autorità di controllo dovrà adesso annullare il rifiuto espresso alla richiesta di Grayscale ma non è comunque tenuta ad approvare il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC).
Sarà quindi la SEC che tornerà ad esprimersi su questo punto. In teoria non è da escludere che la SEC possa ancora respingere la domanda per il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) citando però altre motivazioni, tuttavia lo scenario più probabile, anche alla luce di quello che è l’attuale contesto, è che ci sia approvato.
Logicamente un via libera sarebbe un altro elemento di supporto per il rialzo del prezzo del Bitcoin.
Attenzione, però, perchè sul tavolo della SEC non c’è solo l’GBTC di Grayscale che attende ma anche tutta una serie di richieste simili da parte di altri gestori. A questo punto non è da escludere che la SEC possa optare per una approvazione in blocco per non dare la possibilità a nessuno di avvantaggiarsi sui concorrenti.
Per loro struttura gli ETF su Bitcoin spot hanno come collaterale proprio il BTC e ciò obbliga i gestori dei fondi a comprare criptovaluta sul mercato per coprire il valore degli ETF emessi. Ma se i gestori devono comprare, allora i prezzi del BTC non possono che salire. Ed è appunto questo il calcolo fatto da chi in questi giorni ha scelto di investire in criptovalute in modo massiccio.
Chi volesse operare sul mercato può scegliere una di queste strade: o la speculazione con i CFD oppure l’acquisto diretto su un exchange. Ecco due piattaforme che consentono di farlo in totale sicurezza:
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