gettone Bitcoin su grafico dell'andamento dei prezzi

Ad indicare una luce in fondo al tunnel è Bank of America (BAC), che in un recente rapporto ha identificato diverse tendenze rialziste nel mercato delle criptovalute, e questo potrebbe già innescare un cambio del sentiment degli investitori, in attesa da un momento all’altro di una ripresa del settore.

Secondo le conclusioni che ha tratto la Bank of America il recente aumento dei deflussi di criptovalute dagli exchange e un aumento degli afflussi netti di stablecoin segnalano che si sta innescando una spinta rialzista dell’intero mercato crypto.

Nell’edizione di luglio del suo rapporto Global Cryptocurrencies and Digital Assets, la Bank of America si è spinta fino ad affermare che la “pressione di vendita in calo” si è ora trasformata in “acquisti”.

Si tratta di un cambiamento nel sentiment che si potrebbe essersi mostrato anche nell’aumento del +11% nel mercato degli asset digitali registrato tra il 29 giugno ed il 26 luglio, anche se dall’inizio dell’anno ha registrato una complessiva tendenza al ribasso intorno al 56%.

Nel nuovo rapporto la Bank of America (BAC) ha spiegato che “gli investitori si stanno allontanando dai mergini mentre le attività di rischio si stanno riprendendo. La scarsa offerta e i continui deflussi netti dagli exchange indicano che gli investitori continuano a HODL (‘holdare’, ossia detenere).

Uno dei particolari che maggiormente colpiscono è il fatto che la recente azione positiva sui prezzi arrivi sulla scia di numeri CPI eccezionalmente alti e della decisione della Federal Reserve di dar forma al suo più grande aumento dei tassi in 20 anni.

Nonostante tutto ciò la Bank of America suggerisce che gli investitori si sono abituati ormai all’attuale turbolenza macroeconomica e sono pronti ad avventurarsi nuovamente in questo territorio a rischio.

Segnali rialzisti da Bitcoin ed Ethereum

Cosa sta succedendo quindi nel mercato delle criptovalute, e quale andamento dei prezzi possiamo aspettarci nel breve termine? Se fare previsioni sull’andamento di Bitcoin, Ethereum e altre crypto non è mai stati facile, di rado probabilmente è stato così difficile.

Partiamo dal fatto che secondo le considerazioni degli esperti della Bank of America Bitcoin, Ethereum e il token nativo FTT di FTX hanno tutti sperimentato ingenti afflussi verso i portafogli e lontano dagli exchange crypto.

Si tratta di un dato che è spesso inteso come un segnale rialzista, in quanto gli investitori generalmente spostano le attività fuori dagli exchange quando sono semplicemente interessati a detenere i propri asset e non a vendere.

Se prendiamo il caso di Bitcoin (BTC), che è la maggiore criptovaluta per capitalizzazione di mercato, vediamo che ha registrato qualcosa come 508 milioni di dollari di deflussi dagli exchange nell’ultimo mese. Nello stesso periodo ha anche registrato un incremento di prezzo del 19% che lo ha portato dai 19.300 dollari del 2 luglio ai 23.160 dollari del 1° agosto.

Ad Ethereum (ETH) sta succedendo qualcosa di simile, in quanto la seconda crypto per capitalizzazione di mercato ha beneficiato di afflussi netti di 381 milioni di dollari che hanno coinciso con un aumento di prezzo superiore al 56% stando ai dati di CoinMarket Cap.

Come stanno andano le stablecoin

Le prime quattro stablecoin per capitalizzazione di mercato (USDT, USDC, BUSD e DAI) hanno mostrato tre settimane consecutive di afflussi netti per un totale di 1,4 miliardi di dollari.

In questo caso, a differenza di quanto accade nel caso delle criptovalute volatili, un dato come questo è da intendersi come un segnale rialzista. Infatti al contrario di quanto accade nel caso di afflussi verso gli exchange da criptovalute come Bitcoin o Ethereum, nel caso di afflusso verso exchange dalle stablecoin può essere inteso come un segnale rialzista.

Il motivo è legato al fatto che gli asset stabili e ancorati al dollari che arrivano su una Borsa indicano che gli investitori stanno entrando nel mercato cercando di acquistare. Nelle ultime nove settimane gli afflussi e i deflussi di stablecoin si sono alternati, con l’ultimo importante incremento dei deflussi per 437 milioni di dollari che si è verificato tra la fine di giugno e l’inizio di luglio.

I deflussi di stablecoin verso i portafogli personali dagli exchange si verificano nel momento in cui gli investitori tentano di proteggere il valore in dollari dei loro asset. E si tratta di qualcosa che generalmente avviene in concomitanza di trend ribassisti nel mercato delle criptovalute.

Comunque nel momento in cui gli investitori sono interessati ad espandere la propria propensione al rischio, di solito cercano di spendere le stablecoin che detengono per reinvestire in asset che possono offrire un maggior rendimento.

Da una rapida analisi dei dati on-chain di Glassnode si evince che i detentori a lungo termine ma anche i detentori a breve termine hanno iniziato ad acquistare attivamente Bitcoin (BTC). E restringendo il quadro alle ultime due settimane soltanto notiamo che soprattutto i detentori a breve termine hanno iniziato ad interessarsi all’acquisto di BTC, il che potrebbe però significare che lo slancio rialzista cui stiamo assistendo potrebbe essere un fuoco di paglia.

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