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Helium, la piattaforma blockchain che si serve degli incentivi dei token crypto per alimentare le reti wireless decentralizzate si avvia verso una importante fase di cambiamento. La decisione che gli sviluppatori si apprestano a prendere è molto importante per il futuro di Helium anche se si tratta di un cambiamento che è stato definito solo “momentano”.

L’idea è quella di trasformare Helium in modo significativo in quanto passerebbe dalla propria blockchain a quella di Solana (SOL), con il risultato di garantire maggior velocità, stabilità e una migliore scalabilità, ma non è detto che alla fine sarà questa la strada che si deciderà di imboccare.

Cosa prevede la proposta HIP 70 per la piattaforma Helium

La proposta HIP 70, che è stata pubblicata nella giornata di oggi stesso, spiega in modo dettagliato per quale ragione gli sviluppatori principali di Helium intendono spostare il network dalla propria catena realizzata su misura su Solana (SOL), una piattaforma leader nel settore degli smart contract che viene utilizzata per app decentralizzate (dapps), NFT e protocolli di finanza decentralizzata (DeFi).

Secondo gli sviluppatori questo passaggio permetterà non solo di migliorare la velocità e la stabilità di Helium, ma accrescerà la sua capacità di servire un maggior numero di utenti.

In un post pubblicato da The Helium Foundation si legge a tal proposito: “Solana offre vantaggi significativi a Helium che includono, tra le altre cose, scalabilità, community e componibilità. Questo cambiamento avrà un’importanza fondamentale in termini di portata, impatto e beneficio per la rete Helium e i suoi utenti”.

La proposta prevede che tutti i token del network Helium, come HNT, IOT, MOBILE e DC (Data Credits), vengano spostati dalla propria blockchain a quella di Solana.

“La community di Helium si ritroverà con un fiorente ecosistema formato da migliaia di sviluppatori in tutto il mondo che lavorano su applicazioni che possono funzionare solo su Solana per via della sua maggior velocità e delle transazioni più economiche” viene spiegato nella proposta.

Quanto ad Helium, si tratta di un network wireless diffuso che offre agli utenti token crypto per aver condiviso il proprio servizio internet di casa con una comunità più estesa. Ad esempio un utente può eseguire un nodo Helium (o hotspot) collegato al proprio modem o router, quindi guadagnare token crypto proteggendo la rete e consentendo ai dispositivi vicini di condividere la propria connessione.

Quando parliamo di Helium parliamo di una piattaforma che è stata lanciata per la prima volta con una rete progettata per dispositivi internet of things (IoT), quello che noi chiamiamo appunto l’internet delle cose. In altre parole una rete dotata di traker e sensori e finora ha attirato oltre 935 mila operatori di nodi attivi, stando ai dati attuali.

Più di recente Helium ha lanciato una rete 5G creata per telefoni mobili, tablet e altri dispositivi, che ha attualmente circa 3.300 nodi online.

Il progetto di Helium Foundation e Nova Labs

Inoltre la Helium Foundation e Nova Labs, una startup composta dai fondatori delal rete e da alcuni dei principali sviluppatori, hanno recentemente annunciato l’intenzione di mettere in cantiere un progetto per la realizzazione di una sorta di “rete di reti” espandendosi ben oltre il token di ricompensa (reward token) HNT originale. Con IoT, MOBILE e altri token futuri, Helium punta a incorporare una gamma più ampia di protocolli wireless decentralizzati.

In quel post in cui la società annunciava ufficialmente la proposta di migrazione su Solana, gli sviluppatori di Helium hanno spiegato che quando hanno lanciato la rete per la prima volta c’erano poche poattaforme blockchain di livello 1 e aveva più senso costruirne una propria. Una realtà questa che ora si presenta profonfdamente cambiata.

Il network infatti nel frattempo è cresciuto notevolmente, e questo ha reso sensato il progetto di andare verso una piattaforma open-source come Solana, che è stata progettata proprio per gestire un gran numero di transazioni.

Nello stesso post si legge ancora: “con l’enorme maturità che Helium ha visto, anche l’ecosistema blockchain e crypto è maturato con esso. Ora esiste una miriade di opzioni L1 su cui basarsi. Invece di dedicare tempo e sforzi per migliorare l’L1 di Helium, è diventato chiaro che la community di Helium potrebbe trarre vantaggio dagli sviluppi e dalle risorse condivise del settore più ampio”.

E ancora, sempre stando a quanto si legge nella proposta, una quoa maggiore di reward token HNT affluirà agli operatori di nodi, o miners, in seguito al passaggio a Solana, con un incremento stimato intorno al 6,85% rispetto all’attuale modello.

La proposta prevede che la ridistribuzione spingerà oltre 2 milioni di HNT aggiuntivi ai minatori nei primi due anni, ovvero più di 11,1 milioni di dollari al prezzo attuale.

È inoltre stata fissata una votazione della community della Helium Foundation che avrà modo così di valutare la proposta a partire dal 12 settembre, con fine delle operazioni di voto fissata al 18 settembre. Qualora la votazione dovesse passare, non è stata annunciata alcuna timeline per la migrazione programmata.

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