Rally per il prezzo di Ethereum in scia a novità su ETF? - Borsainside

Dopo la fiammata di gennaio, contestuale all’approvazione da parte della SEC degli ETF su Bitcoin Spot, a febbraio dell’ipotesi via libera anche ai fondi a gestione passiva su Ethereum spot si è parlato molto poco anche perchè non ci sono state novità in merito. Inoltre il rally messo a segno dal Bitcoin e sostenuto anche dai forti afflussi sui nuovi ETF ha messo in ombra tutto il resto. Marzo, però, potrebbe essere il mee delle grandi novità per nuovi ETF Ethereum.

Nelle prossime settimane, infatti, è previsto un incontro tra gli emittenti degli ETF Spot su Ethereum e alcuni rappresentanti della SEC. Il fatto che gli emittenti si siedano allo stesso tavolo della Security Exchange Commissioni per parlare dei nuovi ETF Ethereum ricorda quando, oltre un anno fa, erano gli emittenti degli ETF su Bitcoin Spot a prendere parte a questo genere di incontri che poi hanno come obiettivo quello di definire le caratteristiche dei nuovi strumenti per essere in linea con le disposizioni della SEC. Visto come due mesi fa è andata a finire con gli ETF Bitcoin, non si può non guardare con ottimismo a questa serie di rendez-vous tra regolatori Usa e emittenti dei nuovi ETF.

Il fatto stesso che siano previsti questi appuntamenti (al di là di quello che sarà il loro esito) è una notizia potenzialmente positiva per Ether come all’epoca lo fu per Bitcoin. Il prezzo di Ether, già condizionato in positivo dall’effetto domino creato dal rally del BTC, potrebbe quindi trovare un valido catalizzatore in questi round di incontri con la SEC. Una buona notizia non solo per chi ha Ether in portafoglio (wallet) ma anche per chi è solito fare trading su ETHUSD usando i CFD (a dare questa opzione è ad esempio il broker eToro che permette anche di copiare i traders migliori sulle crypto).

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Incontro tra emittenti e SEC sugli ETF Ethereum Spot: ci saranno novità?

Partiamo con una notizia negativa. A fine febbraio il registro pubblico della SEC non fa riferimento ad alcun incontro con gli emittenti degli ETF spot Ethereum. Eppure dovrebbe esserci una data dell’incontro anche perchè stiamo a fine febbraio e il nuovo mese è alle porte. In realtà l’assenza di ufficializzazione del rendez vous potrebbe non significare nulla visto che ci sono ben due fonti qualificate entrambe citate dalla Reuters che affermano che nelle prossime settimane alcuni richiedenti dell’ETF spot su Ethereum di incontreranno con membri della SEC per discutere sui veicoli di investimento basati su Ether.

E’ quindi molto probabile che, nonostante l’assenza di ufficializzazione, questo incontro possa esserci davvero anche perchè, come giustamente hanno messo in evidenza alcuni analisti, ci sono molti emittenti in attesa della delibera della SEC e fino ad ora dall’autorità di controllo dei mercati non è arrivato alcun segnale. E’ ovvio che l’attesa, già lunga, non può diventare infinita e quindi è altamente probabile che finalmente possano esserci delle novità.

E’ anche una questione di scadenze visto che maggio è il termine ultimo entro cui la SEC dovrà decidere sull’ETF presentato da VanEck ed è quindi logico pensare che, in vista di questo appuntamento, sia arrivato il momento dell’analisi e del confronto con le parti. Oltre a VanEck ci sono anche altri emittenti di primo piano come BlackRock, Franklin Templeton Grayscale e Invesco Galaxy che attendono una risposta.

Proposte ETF Ethereum Spot: il punto della situazione

Negli ultimi mesi l’interesse per gli Exchange-Traded Fund basati su Ethereum Spot è esploso, in seguito all’approvazione degli ETF Bitcoin. I due veicoli di investimento sono legati tra loro fin dalle origini. Infatti le richieste per gli ETF spot su ETH sono state presentate poco dopo quelle per i prodotti Bitcoin.

La storia di questi ultimi è nota. Dopo oltre un decennio di respingimenti da parte della SEC, dovuti principalmente a preoccupazioni riguardanti la manipolazione del mercato, l’autorità di regolamentazione ha finalmente dato il via libera agli ETF su Bitcoin. L’11 gennaio 2024, quasi una dozzina di fondi hanno iniziato a essere negoziati a Wall Street segnando un momento significativo nell’evoluzione delle criptovalute come asset class del tutto legittimata.

La decisione della SEC è stata preceduta da una sentenza importante riguardante la causa intentata da Grayscale contro l’autorità di vigilanza. Una giuria di tre giudici, tra cui il giudice Neomi Rao, ha definito “arbitraria e capricciosa” la decisione della SEC di approvare solo gli ETF crittografici basati sui futures, aprendo la strada all’approvazione degli ETF spot su BTC. Proprio la modalità con cui si è giunti al via libera agli ETF Bitcoin, teoricamente, spalancherebbe la porta alla possibilità che anche quelli su Ethereum Spot possano presto essere quotati.

Usiamo il condizionale perchè, nella pratica, non è da escludere che si arrivi ad una decisione diversa. La SEC, infatti, ha una percezione diversa nei confronti dei due prodotti. Non solo ma òle due blockchain operano su modelli tecnologici differenti. Bitcoin utilizza la proof of work mentre Ethereum ha adottato la proof of stake già nel 2022. Questo modello consente ai detentori di ETH di bloccare asset in cambio di un rendimento, un processo che è stato oggetto di attenta analisi da parte della SEC e utilizzato come argomento da parte del regolatore per sostenere che le politiche finanziarie esistenti sono adeguate per la supervisione delle criptovalute.

Da evidenziare anche che la SEC, fino ad ora, non ha intrapreso un dialogo con gli emittenti come ha fatto in precedenza prima di approvare gli ETF su Bitcoin. Gensler ha dichiarato che tutti e cinque i commissari voteranno sulle proposte, ma ha sottolineato che le decisioni passate non indicano un ampio sostegno alle criptovalute.

Il commissario Hester Peirce ha osservato che la SEC non dovrebbe attendere di essere portata in tribunale per prendere decisioni, mentre il CEO di Grayscale, Michael Sonneshein, ha dichiarato che è ancora presto per dire se la società di investimento in criptovalute dovrà citare nuovamente in giudizio la SEC.

I player più importanti delle criptovalute, come Coinbase, hanno esortato la SEC ad approvare l’applicazione per l’ETF su ETH di Grayscale, che mira a convertire un trust del valore di 7 miliardi di dollari in un fondo quotato in borsa. Tra l’altro lo stesso exchange di criptovalute ha anche presentato una petizione alla SEC per norme più trasparenti nel settore crittografico.

Insomma la situazione è molto fluida e se davvero a marzo ci dovesse essere un incontro tra gli emittenti e membri SEC è scontato che ci sarà ancora maggiore visibilità per la crypto con la seconda market cap del settore. Negli ultimi 30 giorni il prezzo di Ethereum è salito di ben il 42 per cento grazie all’effetto domino innescato da Bitcoin. Facile pensare cosa potrebbe accadere se l’argomento ETF Ethereum dovesse iniziare ad avere forte visibilità.

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