In queste ultime settimane si parla tantissimo della questione ETF su Bitcoin Spot. A tenere alta l’attenzione verso l’argomento sono le novità in arrivo dagli Stati Uniti in merito alle tempistiche del pronunciamento FED su questo nuovo strumento di esposizione ad Bitcoin e il fatto che in Europa sia stato approvato il primo ETF su Bitcoin Spot che ora verrà quotato sulla borsa di Amsterdam.
In tutto questo gran parlare non si è però data una risposta a quella che, lato crypto-investitori, potrebbe essere la domanda più importante: cosa succederà al prezzo del Bitcoin nel momento in cui la SEC dovesse dare il suo via libera alla quotazione di un ETF su Bitcoin Spot? E cosa invece potrebbe accadere ai prezzi del BTC nella situazione opposta ossia se l’autorità di controllo dei mercati Usa non dovesse dare il suo via libera allo strumento?
Secondo Fundstrat, una famosa società di ricerca di investimenti, il prezzo di Bitcoin potrebbe raggiungere una cifra straordinaria di oltre 150.000 dollari entro la fine del 2024, a condizione che venga approvata la serie attuale di fondi negoziati in borsa (ETF) legati a Bitcoin spot negli Stati Uniti.
Tom Lee, Managing Partner e Responsabile della Ricerca di Fundstrat, ha condiviso queste previsioni durante un’intervista con Squawk Box di CNBC il 16 agosto. Lee ha sottolineato che il successo delle richieste di ETF spot su Bitcoin potrebbe portare a un significativo apprezzamento del valore, trasformando la dinamica di domanda e offerta di Bitcoin.
Effetti sul prezzo del Bitcoin con ok SEC a ETF su Bitcoin Spot
Rispondendo a una domanda sul potenziale prezzo di Bitcoin entro la fine del prossimo anno, Lee ha dichiarato: “Se l’ETF Spot di Bitcoin verrà approvato, credo che la domanda supererà l’offerta giornaliera di Bitcoin, portando il prezzo a superare 150.000 dollari, ma potrebbe persino raggiungere i 180.000 dollari“. Questo scenario ipotetico è basato sull’idea che l’ETF di Bitcoin spot sia approvato negli Stati Uniti, dato che già esistono ETF di Bitcoin spot in Europa.
A fare da sponda alla tesi di Lee c’è Eric Balchunas, analista senior di Bloomberg, che ha ricordato come gli Stati Uniti oggi rappresentano il 97,7 per cento del volume globale di trading degli ETF legati alle criptovalute. Se gli ETF spot su Bitcoin dovessero avere l’l’approvazione, questa percentuale potrebbe crescere fino al 99,5 per cento.
Ovviamente c’è la possibilità che l’ETF su Bitcoin Spot non venga approvato, tuttavia Lee, anche nel caso in cui si dovesse verificare questo scenario, ha affermato che ci potrebbe comunque essere un significativo aumento dei prezzi grazie al prossimo evento di halving di Bitcoin, programmato per aprile 2024.
A giugno, importanti players di Wall Street come Fidelity, Invesco, Wisdom Tree e Valkyrie avevano presentato domanda presso la SEC per un ETF spot su Bitcoin, seguendo l’esempio del più grande gestore patrimoniale al mondo, BlackRock.
Effetti dell’ETF su Bitcoin Spot su BTCUSD: altre opinioni
L’esito delle richieste di ETF spot su Bitcoin, inclusa quella di Grayscale per convertire il suo prodotto fiduciario GBTC in un ETF spot su Bitcoin, potrebbe arrivare prima del previsto. Gli analisti di Bloomberg ETF, Eric Balchunas e James Seyffart, hanno recentemente stimato una probabilità del 65 per cento di approvazione da parte dell’autorità di regolamentazione dei titoli, evidenziando un aumento significativo rispetto alla situazione precedente alla richiesta di BlackRock.
Tuttavia, non tutte le opinioni vanno nella stessa direzione. Jesse Myer, cofondatore della società di investimenti in Bitcoin Onramp, ha affermato che il mercato potrebbe mettere a fuoco la situazione solo 12-18 mesi dopo l’halving. Di conseguenza non ci sarebbe alcuna rapida accelerazione dei prezzi.
Il fatto che non ci sia convergenza di prospettive tra i vari analisti, apre la porta alla possibilità che il prezzo del Bitcoin possa restare molto volatile. E chi è solito investire in criptovalute sa bene che quando c’è volatilità aumentano anche le occasioni per operare.
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