Bitcoin e criptovalute in balia della speculazione. Chi si attendeva un’inversione di rotta dopo la rottura al ribasso dei 22mila dollari, sarà rimasto sicuramente deluso. Anche questa mattina, infatti, le quotazioni del BTC sono sulla graticola. Il valore della criptovaluta più importante è appena sopra i 20 mila dollari in un contesto generale caratterizzato dalla prosecuzione della fuga da tutti gli asset rischiosi.
La domanda che i crypto-investitori si stanno ponendo in queste ore non riguarda più le ragioni alla base del crollo del Bitcoin (su quelle si è parlato e detto tantissimo) ma le prospettive di breve e medio termine.
Quando finirà il crollo del Bitcoin? Cosa succederà al Bitcoin dopo essere crollato fino a 20mila dollari? In questo articolo proveremo a dare una risposta proprio ad interrogativi come questi. Anticipiamo già che in una situazione eccezionale come quella in atto, fornire risponde a domande come quelle evidenziate è complicatissimo. Teoricamente, infatti, con i prezzi precipitati ai minimi del 2020, comprare Bitcoin oggi dovrebbe essere molto vantaggioso. In effetti si può pensare di sfruttare i prezzi bassissimi, per acquistare a sconto. Chi volesse provare una simile strategia può farlo subito aprendo un conto con il broker eToro. Sul nostro sito suggeriamo spesso questa piattaforma perchè essa consente di fare trading sulle criptovalute in modo completo. Inoltre, scegliendo i CFD per speculare, è anche possibile avere subito la demo gratuita da 100 mila euro per fare pratica senza rischi (clicca qui per andare sul sito ufficiale).
Capitalizzazione criptovalute in caduta libera
Il crollo del prezzo del Bitcoin (oltre il 60 per cento in meno rispetto ai massimi di novembre 2021) sta impattando tantissimo sull’industria delle criptovalute nel suo complesso. La capitalizzazione di mercato del settore è oggi pari a 1000 miliardi di dollari, appena un terzo rispetto al valore di novembre.
In pratica tutte le criptovalute hanno spazzato via i guadagni messi a segno nel 2020 e poi proseguiti nel 2021. Al di là delle singole vicende, spesso citate a giustificazione del vero e proprio disastro del settore, è il sentiment sul comparto ad essere in crisi. L’ultimo violento sell-off, quello ancora in corso, è scattato in scia alla pubblicazione degli ultimi dati sull’andamento dell’inflazione in Usa. Una lettura superiore a quelle che erano aspettative già negative e il crollo ai minimi dell’indice sulla fiducia dei consumatori calcolata dall’Università del Michigan, hanno gettato nel panico le borse e di conseguenza anche le criptovalute.
In effetti se c’è un dato che sta emergendo con crescente chiarezza questo è proprio il legame tra andamento della borsa e trend delle criptovalute. Negli ultimi mesi è stata evidentissima la correlazione tra il paniere dei titoli tech Usa (Nasdaq) e tutti gli asset digitali a partire da Bitcoin.
Rispondendo quindi alla domanda iniziale, si può ipotizzare che il crollo del Bitcoin possa proseguire almeno fino a quando sui mercati azionari non ci sarà una chiara inversione di tendenza.
Solo se le borse inizieranno ad arginare le perdite, le criptovalute potranno risalire. Monitorare oggi l’andamento dei mercati (a partire dal Nasdaq) è fondamentale per capire quando tornare a comprare Bitcoin. In questo contesto le decisioni di politica monetaria della FED attese per questa settimana, potrebbero condizionare il settore.
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Binance e Celsius: preoccupante la sospensione dei prelievi
Neppure 48 ore fa, in scia al tracollo del prezzo del Bitcoin e al violento ribasso della market cap del settore, Binance e Celsius Network, annunciavano la sospensione dei prelievi. Il provvedimento non è durato tanto e la situazione, in entrambi i casi, si è poi normalizzata.
Tutto in ordine, quindi? Niente affatto perchè il fatto che il più grande exchange al mondo e una delle migliori società di prestiti in criptovalute a livello globale, abbiano deciso di adottare un provvedimento simile proprio mentre il comparto faceva i conti con il panic selling, rappresentano un precedente di cui tenere conto. Le due società hanno spiegato di essere intervenute a causa di transazioni bloccate che hanno creato interruzioni al normale flusso.
Al di là di queste spiegazioni tecniche, però, lo stop è stato ed è un problema soprattutto per quello che riguarda il morale degli investitori. Del resto, nel mondo degli investimenti, quando tutto va male, è difficile trovare qualcosa a cui aggrapparsi. E così, a peggiorare ancora di più un sentiment già provato da crollo-previsioni negative e decisione di Binance e Celsius, ci ha pensato la decisione di Ethereum di rinviare, ancora una volta, il passaggio alla tanto attesa versione 2.0.
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