Sono ore convulse per il mercato delle criptovalute. Le quotazioni di tutte le crypto più importanti sono in caduta libera oramai da ore. Il prezzo del Bitcoin è precipitato fino sotto i 17300 dollari per poi attestarsi in area 17700 dollari. Sui minimi anche la quotazione di Ethereum che è caduta fin sotto i 1150 dollari per poi recuperare leggermente fino a 1170 dollari. Ovviamente ai crolli sono corrisposti forti ridimensionamenti della market cap complessiva del settore.
Dinanzi a numeri simili, viene spontaneo chiedersi cosa stia succedendo alle criptovalute e quindi quali siano i motivi alla base di una flessione così ampia. A differenza di quello che è avvenuto anche recentemente, questa volta l’andamento negativo della borsa di Wall Street non centra nulla. Ieri la borsa americana ha chiuso positivamente eppure questa notte gli asset digitali sono andati a picco. Come mai?
Il fattore che ha scatenato le vendite sulle criptovalute, è la crisi dell’exchange FTX. Tutto è iniziato con la comunicazione rilasciata dal CEO di Binance Changpeng Zhao in merito alla richiesta di aiuto arrivata direttamente da FTX e riguardante una forte crisi di liquidità.
La comunicazione del numero uno di Binance ha mandato a picco il valore di FTT, il token di FTX. Impressionante notare come la quotazione del token sia crollata da 22 dollari ad appena 15 dollari in un arco di tempo di appena 4 ore. Successivamente la pausa è apparsa in ridimensionamento e infatti FTT è risalito fino a 19 dollari. Il recupero, però, è durato pochissimo. La notizia secondo cui FTX avrebbe addirittura sospeso i prelievi dei clienti ha mandato sul lastrico il token che è precipitato ad appena 4 dollari. Le dimensioni del crollo sono da bagno di sangue: in appena 24 ore, oltre l’85 per cento del valore del fondo è evaporato.
Proprio il disastro del token FTT e la crisi di liquidità di FTX hanno determinato il pauroso scivolone di tutto il settore degli asset digitali. Come sempre avviene in casi simili, alla paura si è poi aggiunta la speculazione.
Ma perchè Bitcoin e Ethereum, ossia le due criptovalute a maggiore capitalizzazione di mercato, sono state travolte fino al punto di raggiungere i minimi?
L’interpretazione di quanto avvenuto è stata fornita da Stefano Bargiacchi di Directa. Secondo l’analista è fondamentale tenere conto che Bitcoin e Ethereum vengono considerate come delle riserve di valore del settore. I BTC e gli ETH sono venduti dagli operatori in quelle fasi in cui è necessario fare cassa e trovare liquidità. Una situazione che si è puntualmente verificata con la crisi di FTX. Molti fondi, infatti, avendo esposizione su FTT sono stati costretti a liquidare determinando l’effetto contagio che ha zavorrato le criptovalute. Secondo Bargiacchi sono proprio situazioni simili a caratterizzare sempre più spesso il comparto degli asset digitali.
A prescindere dalle interpretazioni, ciò che conta evidenziare è che la crisi di liquidità di FTX potrebbe ricreare una situazione come quella che è verificata a suo tempo con Celsius.
Investire in questa situazione non è semplice anche perchè il settore potrebbe essere esposto ad una forte volatilità. Chi volesse operare in questo contesto può considerare la possibilità di operare con lo stesso exchange Binance che ad oggi resta uno dei più affidabili in assoluto. Su Binance, inoltre, sono disponibili tanti strumenti di analisi.
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