Bitcoin prezzi

L’evento clou della settimana è rappresentato dal meeting FED che si sta tenendo proprio oggi e che culminerà con la pubblicazione delle decisioni di politica monetaria in serata. Ad attendere l’esito della riunione è soprattutto il Bitcoin ossia uno degli asset che ha meglio performato dall’inizio della crisi delle banche.

L’attesa dei trader ha una motivazione ben precisa: se i prezzi del Bitcoin hanno registrato una crescita così forte come quella avvenuta negli ultimi 10 giorni (le quotazioni sono passate da 19700 dollari a 28000 dollari) è perchè il mercato è sempre più convinto che la FED non possa aumentare i tassi in modo duro così come ha fatto fino ad oggi.

Quindi il prezzo del Bitcoin ha beneficiato di una prospettiva ben precisa: l’ipotesi che nel board di marzo la Federal Reserve possa lasciare i tassi invariati (migliore scenario per i prezzi) o al massimo li possa aumentare di 25 punti base (annunciando comunque una svolta a partire dal prossimo meeting). Sono questi scenari ad aver dato forte visibilità alla criptovaluta a più alta market cap.

Premesso questo, come investire con i Bitcoin in attesa che siano note le decisioni della FED? Cosa è meglio fare?

Tanto per iniziare è interessante notare che proprio il giorno in cui la Federal Reserve farà chiarezza sui tassi, il prezzo del Bitcoin sembra essersi preso una pausa di riflessione. Questa mattina, infatti, le quotazioni sono scese a 28150 dollari dopo essersi spinte fino a 28350 dollari. L’impressione è che gli investitori si stiano prendendo una sorta di pausa di riflessione in vista proprio dell’ufficializzazione delle decisioni FED di questa sera.

Ad ogni modo, nonostante il ritracciamento, i numeri parlano chiaro. Da inizio anno ad oggi, infatti, il prezzo del Bitcoin è cresciuto di ben il 70 per cento. Soltanto negli ultimi 6 giorni c’è stata una progressione del 45 per cento. E ora, cosa succederà in attesa della FED?

Prima di scendere nel dettaglio, ricordiamo ai lettori interessati a comprare Bitcoin che ci sono molte strade a loro disposizione e non tutte implicano l’acquisto fisico dell’asset (che, ovviamente, solleverebbe la questione della custodia nel wallet). Chi volesse solo speculare sull’andamento dei prezzi in attesa delle decisioni FED, può operare con uno strumento derivato come i CFD grazie al quale è possibile investire al rialzo (long trading) e al ribasso (short trading).

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Perchè la riunione FED è fondamentale per Bitcoin?

Il giorno dopo lo scoppio del caso Silicon Valley Bank si è iniziato subito a parlare delle responsabilità della Federal Reserve. La banca centrale americana è immediatamente finita sul banco degli imputati con la sua politica monetaria ultra rigorosa. E’ in questo contesto che si è iniziato a parlare di uno stop del rialzo dei tassi e soprattutto di un maxi piano di salvataggio delle banche attraverso un’iniezione di liquidità fino a 2 trilioni di dollari. Stando alle indiscrezioni, infatti, la FED punterebbe a mettere in sicurezza preventiva l’intero settore prima che possa davvero esserci un contagio esteso della crisi anche ad altri istituti.

Secondo alcune fonti vicine a JP Morgan, proprio per evitare che possa esplodere una crisi come quella del 2008, la FED, nell’ambito del Bank Term Funding Program, potrebbe pompare ben 2 trilioni di dollari di nuova liquidità nel sistema. Ovviamente i tempi di questa operazione non sarebbero brevi e richiederebbero un cambio dell’approccio monetario in quando non avrebbero senso tassi sempre in rialzo e una iniezione di liquidità di portata storica.

Cosa centra tutto questo con il Bitcoin?

La spiegazione è semplice. Storicamente l’incremento della liquidità ha sempre causato un accesso molto più facile sia al credito che all’investimento con conseguente forte aumento della domanda di attività finanziarie. E’ plausibile che la Federal Reserve possa aver deciso di varare un piano come il Bank Term Funding Program per cercare di contrastare il rischio di una recessione economica e avere contemporaneamente il tempo necessario per completare la sua politica di inasprimento monetario (anche se, lo ripetiamo, prosecuzione del rialzo dei tassi e maxi iniezione di liquidità sono dure a convivere assieme).

Comunque se la FED dovesse davvero varare un piano di portata simile (2 trilioni di dollari è la cifra teorizzata), il Bitcoin (ma come pure le azioni) avrebbe grande visibilità.

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Cosa fare quindi con il Bitcoin?

E veniamo alle conclusioni: cosa conviene fare con il Bitcoin in questa fase? Dal punto di vista dell’analisi fondamentale l’attesa per l’esito della riunione FED di oggi è un grande catalizzatore. Lato tecnico, si può ipotizzare che Bitcoin, avendo travolto la resistenza critica a 25.200 dollari ed essendo arrivato fino a ridotto dei 28.500 dollari, abbia la forza per poter salire fino a 30.000.

Se nei prossimi giorni (quindi a seguito del meeting FED) il prezzo del BTC dovesse restare sempre oltre 25.200 dollari, allora si potrebbero fissare target avanzati prima a 32.500/33.000 dollari e poi addirittura a 34mila dollari.

L’ipotesi opposta è che il prezzo del Bitcoin faccia ritorno sotto ai 25.000 dollari. In questo caso non ci sarebbe alcun segnale rialzista ma, al contrario, si aprirebbe la strada per un ribasso verso i primi supporti che sono da collocare a quota 23.800. Se le vendite dovesse imporsi ancora di più non è da escludere una discesa fino a 22.500 dollari.

La direzione dipenderà proprio da quello che la FED dirà e farà prossimamente. Se davvero il maxi piano di liquidità dovesse andare in porto (ed è molto probabile che ciò avvenga visto che in ballo c’è la salvezza delle banche americane), i prezzi del BTC avrebbero campo aperto. Non parliamo poi se davvero dovesse esserci uno stop al rialzo aggressivo dei tassi di riferimento.

Per investire sul Bitcoin in entrambe le direzioni, molto utile è usare uno strumento derivato come i CFD. I Contratti per Differenza consentono infatti di sfruttare la forte volatilità dei prezzi delle criptovalute. Con il broker eToro si può avere subito la demo gratuita da 100 mila euro virtuali per imparare a fare pratica senza rischi.

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