Coinbase, uno dei maggiori exchange di criptovalute su scala mondiale, ha deciso di diventare il principale fornitore di servizi di staking, e già considera questo obiettivo come una “vincita anticipata”.
Mentre il mercato delle criptovalute stenta a riprendersi, e i prezzi delle maggiori crypto sono ancora lontani dai picchi massimi registrati alla fine del 2021, Coinbase è interamente proiettato verso il futuro e verso il Merge di Ethereum.
Con il crollo dei prezzi delle criptovalute, e con il calo delle entrate derivanti dalle transazioni effettuate dagli utenti dall’altra, per gli exchange di crypto non sono certo tempi facili. Ma per quel che riguarda il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, ci sono importanti obiettivi da raggiungere e sono a portata di mano.
Il CEO di Coinbase ha infatti affermato che la società non è focalizzata sulla realizzazione di un utile, ma è focalizzata sullo staking. “In un dato trimestre potrebbe essere al rialzo o al ribasso” ha spiegato Armstrong “è importante distinguere tra ciò che è sotto il nostro controllo da ciò che è fuori dal nostro controllo”.
Si continua a parlare di un inverno delle crypto che ha raffreddato l’interesse per il trading di asset digitali sia da parte degli investitori retail che da parte degli investitori istituzionali. Il volume degli scambi su Coinbase è calato di oltre il 50% rispetto allo stesso trimestre del 2021, scendendo a 217 miliardi di dollari dai 462 miliardi dell’anno scorso.
Il CFO di Coinbase, Alesia Haas, ha ammesso che di fronte a venti contrari “gli investitori tendono a passare da trader a hodler”, ma il numero degli utenti che effettuano transazioni mensilmente è ancora in aumento di 200 mila nell’ultimo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ha tenuto a precisare Haas.
Gli utenti di Coinbase si spostano su attività di staking
Coinbase si è rivolto direttamente ai suoi azionisti con una lettera in cui ha sottolineato che sta mantenendo gli utenti nel giro offrendo loro la possibilità di fare staking con le criptovalute.
Nella lettere agli investitori leggiamo infatti: “come risultato tra il nostro principale cliente retail che fa meno trading, e il nostro utente che effettua transazioni mensili, abbiamo un mix con una tendenza sempre più accentuata verso la non-attività di investimento, in altre parole lo staking“.
Lo staking è quel processo attraverso il quale gli investitori guadagnano interessi sulle criptovalute prestandole per convalidare le transazioni sul protocollo di un newtwork. Consente ai validatori su reti proof-of-stake di operare, proteggere la rete ed elaborare transazioni”.
Stando a quanto leggiamo nella lettera inviata da Coinbase agli investitori, il noto exchange considera il suo progetto di staking come una “vincita anticipata” per la compagnia. L’exchange fa un accenno inoltre al fatto che lo staking è uno dei prodotti più importanti di Coinbase, e che la società si prefigge l’obiettivo di diventare nel lungo termine fornitore di staking numero uno tra le società di criptovalute coinvolte.
Cresce la tendenza allo staking su Coinbase
Il noto exchange offre inoltre alcune ricompense di staking per token come quelli di Ethereum, Algorand, Cosmos e Tezos. Ha inoltre aggiunto anche Cardano all’elenco nel mese di marzo, a cui si è poi aggiunto anche Solana nel mese di giugno.
Nel secondo trimestre fiscale del 2022 Coinbase ha affermato che il 67% circa dei suoi utenti di transazioni mensili si è impegnato con prodotti non di investimento offerti dalla società, e tra questi compare appunto lo staking.
Non è stato tuttavia specificato quanti sono gi utenti di Coinbase che stavano puntando le criptovalute, e a tal proposito dalla società hanno fatto sapere: “tra tutte le risorse che supportiamo, Coinbase ha visto unità native più alte in staking nel secondo trimestre rispetto al primo trimestre”.
Dalla società continuano a spingere lo staking come parte del modello di business di Coinbase in considerazione dell’Ethereum Merge ormai imminente. Parliamo infatti della seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato e della sua tanto attesa transizione da un sistema fondato sulla proof of work (PoW), ad un sistema basato sulla Proof of Stake (PoS).
“All’inizio di agosto abbiamo iniziato ad offrire per la prima volta lo staking di Ethereum per i clienti istituzionali” si legge infine sulla lettera di Coinbase ai suoi azionisti “continueremo ad aggiungere più risorse per lo staking per i nostri clienti retail che per i clienti istituzionali in futuro”.
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