Una delle domande più ricorrenti tra chi è intenzionato ad investire in criptovalute, riguarda il margine di guadagno che è possibile avere investendo 100 euro in Bitcoin. Non è un caso che l’ipotizzato capitale a disposizione sia proprio questo e non, ad esempio, 500 o anche 1.000 euro. 100 euro è infatti una cifra contenuta che più o meno tutti si possono permettere di indirizzare all’investimento in Bitcoin senza subire contraccolpi drammatici nel caso in cui l’operazione non dovesse avere successo.
Ma al tempo stesso 100 euro è anche una cifra sufficiente per poter avere, in caso di investimento favorevole, un certo guadagno. Tra l’altro, come vedremo dopo, oramai ci son broker come ad esempio eToro che consentono di investire in criptovalute (e tanti altri asset) a partire da un deposito minimo di soli 100 euro (verifica sul sito ufficiale).
Premesso questo, rispondere alla domanda quanto si guadagna investendo in Bitcoin 100 euro significa essenzialmente fare riferimento ai dati storici. Chi afferma di poter dire oggi con certezza quanto si può guadagnare con 100 euro investiti in Bitcoin o è in malafede oppure non conosce le basi delle crypto. Gli asset digitali, infatti, sono per loro natura molto volatili e quindi già non è possibile elaborare delle previsioni attendibili, figuriamoci se si può sapere quale è il guadagno con un investimento di 100 euro. Guardando allo storico, invece, si possono fare delle considerazioni che possono tornare molto utili nel presente e nel futuro, fermo restano che le performance passate non sono mai garanzia di quelle futuro e quindi, anche in questo caso, va tutto preso con le pinze.
Esaminiamo quindi il passato per poter tracciare un potenziale futuro degli investimenti in Bitcoin.
Quanto si guadagna investendo 100 euro in Bitcoin: cosa dice lo storico
Gli investimenti in Bitcoin, per loro natura, possono portare a notevoli guadagni, ma anche a perdite significative. E’ innegabile che il mercato abbia subito crescita straordinaria pur in un contesto caratterizzato da alta volatilità e da fluttuazioni spesso molto forti dei prezzi.
Una cosa è certa: nessuno avrebbe potuto prevedere il successo del Bitcoin nel momento in cui è stato creato da Satoshi Nakamoto. Era il lontano 2010 e allora un singolo Bitcoin valeva solo pochi centesimi. Come si può vedere dal grafico in alto, attualmente il prezzo della crypto è pari ad oltre 27.000 dollari. Ci sono casi di investitori che hanno scelto di comprare Bitcoin in passato, quando i prezzi erano bassi, riuscendo così a genere notevoli guadagni grazie ad una vendita a valori più alti. Ovviamente ci sono stati anche dei momenti in cui il prezzo del BTC è calato o addirittura è crollato.
Un investimento di 100 euro in Bitcoin nel 2009 si è trasformato in un incredibile guadagno. Da allora, fino al 2023, si è assistito a un rendimento straordinario, con un aumento del valore del 3.465.394.637%. Questo significa che l’investimento originale ha moltiplicato il suo valore oltre tre miliardi di volte.
Anche chi avesse investito 100 euro a marzo 2020 avrebbe beneficiato di un rally esplosivo. Il prezzo di Bitcoin è salito da circa 6.500 dollari (6.000 euro) a 27.611 dollari (26.337 euro) al momento. Chi aveva investito 100 euro in quell’anno avrebbe oggi circa 405 euro, con un rendimento superiore al 300 per cento.
Questi esempi dimostrano quanto il mercato delle criptovalute possa essere redditizio per coloro che hanno avuto l’ardire di investire in Bitcoin. Tuttavia, è fondamentale ricordare che questa crescita esponenziale è stata accompagnata da notevoli fluttuazioni. Proprio le fluttuazioni sono state spesso usate per entrare sul mercato da una posizione favorevole. Non c’è nulla di trascendentale in tutto questo perchè quella di comprare a sconto per poi rivendere quando i prezzi sono più alti è una strategia trading vecchia come il mondo. Del resto non è un mistero che le migliori occasioni si vengono a creare quando tutto sembra andare male. Tuttavia serve una certa dose di sangue freddo per cavalcare queste situazioni.
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Quanto ha guadagnato chi ha venduto quando Bitcoin era ai massimi
Nel precedente paragrafo abbiamo evidenziato che a realizzare i guadagni più alti investendo solo 100 euro in Bitcoin, è stato chi ha comprato quando i prezzi erano a sconto. In realtà, volendo fare i pignoli, a festeggiare è soprattutto chi ha comprato a sconto e poi venduto ai massimi prima di un crollo.
Sempre guardando alla storia, calcoliamo quanto ha guadagnato chi ha comprato Bitcoin nel 2019 e poi ha venduto ai massimi nel 2021. Per effettuare questa operazione sono necessari tre dati:
- il prezzo di acquisto
- il prezzo di vendita
- le spese di transazione (variano a seconda dell’exchange che viene usato per la transazione)
A metà del 2019, il prezzo del Bitcoin era pari a circa 6.750 euro. L’ipotesi di studio è di un acquisto su quei valori e una vendita a novembre 2021 quando la criptovaluta a più alta market cap raggiunse i massimi storici a 65mila euro.
Ai fini del calcolo della quantità di Bitcoin che si sarebbe comprati nel 2019, la formula da usare è la seguenet:
Importo investito / Prezzo di acquisto di Bitcoin = Quantità di Bitcoin acquistati
Nel caso della nostra ipotesi abbiamo: 100€ / 6.750€ = 0,0148 BTC.
ED ecco quindi il calcolo del guadagno che ha avuto chi investì 100 euro in Bitcoin nel 2019 vedendo quando i valori erano sui massimi (2021).
- Prezzo di acquisto di Bitcoin nel 2019: 6.750€
- Prezzo di vendita di Bitcoin nel 2021: 57.784€
- Plusvalenza: 0,0148 BTC x 57.784€ = 856,06
- Guadagno lordo: 856,06€ – 100€ = 756,06 euro
Il ROI (Return on Investment) dell’investimento in Bitcoin sarebbe stato pari a 7,56x o al 756 per cento. Il ROI è un indicatore che consente di valutare la performance di un investimento, determinando il rendimento alla luce di quello che è il capitale investito (100 euro nel nostro esempio).
C’è un dato che non abbiamo ancora utilizzato nell’operazione di calcolo: le spese di transazione (punto terzo dell’elenco).
Esse ovviamente portano ad una riduzione del guadagno da lordo al netto. Si tratta di un dato variabile che è legato all’exchange che viene usato. Ovviamente exchange poco conosciuti applicano costi più alti mentre exchange diffusi in tutto il mondo come Binance, applicano spese di transazione più basse.
Il calcolo che abbiamo effettuato si basa su dati passati e non tiene conto delle fluttuazioni future dei prezzi.
Quando si guadagna investendo 100 euro in Bitcoin: le previsioni
Fino ad ora abbiamo parlato del passato ossia di quanto ha guadagnato chi ha investito 100 euro in Bitcoin in momento favorevoli. Ora diamo una sguardo al futuro. Il discorso che andiamo a fare non è più quindi basato su dati reali ma solo su ipotesi.
Per non cedere alle sirene delle previsioni strampalate spesso presenti sul web, legheremo le ipotesi a driver reali ossia a quegli eventi che potrebbero impattare sulla direzione dei prezzi del BTC.
Il prezzo del Bitcoin è attualmente influenzato in gran parte dagli alti tassi di interesse stabiliti dalle banche centrali (FED e BCE), tuttavia, guardando al futuro, diversi fattori chiave potrebbero innescare un nuovo rally nella valuta digitale. Esaminiamo queste prospettive a lungo termine.
- Ribasso dei tassi di interesse: Attualmente, le banche centrali in tutto il mondo hanno aumentato i tassi di interesse per combattere l’inflazione, il che ha reso meno allettante l’investimento in Bitcoin, notoriamente volatile e rischioso. Tuttavia, un eventuale ribasso dei tassi di interesse potrebbe fornire nuovo slancio alle criptovalute. Gli investitori potrebbero rivolgersi a Bitcoin in cerca di rendimenti migliori in un contesto di tassi di interesse più bassi.
- Halving Bitcoin: Nel 2024, l’attenzione globale sarà focalizzata sull’halving di Bitcoin, un evento programmato che riduce le ricompense per i miner. Questo processo contribuisce a mantenere la scarsità di Bitcoin in circolazione. Gli halving precedenti hanno portato a notevoli incrementi di valore. Ad esempio, nel 2012, si è verificato un aumento del 12.000 per cento, e nel 2020, un aumento di circa il 300 per cento. Vero è che l’halving non è il solo fattore che influisce sul prezzo del Bitcoin, tuttavia le tendenze passate suggeriscono un possibile aumento di valore in questo contesto.
- Approvazione primo ETF Spot su Bitcoin: più breve termine, uno degli elementi cruciali per l’afflusso di capitali verso Bitcoin è rappresentato dagli ETF Spot. I giganti finanziari come BlackRock, Fidelity, Franklin Templeton e Invesco stanno lavorando alla creazione di ETF legati a Bitcoin. Se la Securities and Exchange Commission (SEC) approverà tali ETF, potrebbe scatenare un flusso di capitale significativo verso il settore delle criptovalute, con conseguente impatto sul prezzo di Bitcoin.
- Ruolo delle Central Bank Digital Currency (CBDC): L’analista Robert Kiyosaki suggerisce che il lancio delle Central Bank Digital Currency (CBDC), le valute digitali delle banche centrali, potrebbe avere un impatto significativo sul valore del Bitcoin. Kiyosaki ritiene che con l’avvento delle valute digitali delle banche centrali, sempre più investitori andranno alla ricerca di alternative come il Bitcoin.
Insomma i catalizzatori ci sono e forse è meglio non farsi trovare impreparati ad un eventuale rialzo, scegliendo già ora la giusta piattaforma per investire in Bitcoin. Noi ne suggeriamo due diverse che hanno una natura differente: un broker come eToro e un exchange che permette di comprare crypto reali come Binance:
- eToro: consente di fare trading sulle crypto attraverso i CFD operando sia al rialzo (long trading) che al ribasso (short trading). I contratti per differenza non implicano il possesso del sottostante e si basano sul meccanismo della leva che amplifica la portata dell’investimento (ma salgono anche i rischi). Punto di forza di eToro è il social trading grazie al quale i clienti si possono connettere con oltre 20 milioni di utenti in tutto il mondo e trovare i migliori trader di criptovalute da copiare.
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