Bitcoin VS Dollaro ovvero la sfida eterna che, in un contesto come quello attuale fortemente condizionato dalla crisi del settore bancario americano, non può che tornare ad essere di attualità. E allora vediamo di capire quale asset-class il mercato sembra preferire in questa fase.
Tanto per iniziare c’è il Dollaro Usa che in questi ultimi giorni sembra aver rialzato la testa come si può vedere dal cambio Euro Dollaro. Attualmente il Dollar Index si muove in area 104 punti vale a dire lo stesso livello di gennaio. Se il Dollaro si è rafforzato, il Bitcoin non è rimasto a guardare. Come si può vedere dal grafico in basso, infatti, il prezzo del BTC oggi è superiore al 26mila dollari, 9mila dollari in più rispetto ai valori di gennaio (allora la quotazione del Bitcoin era attestata in area 17mila).
Segmentando tutto l’arco temporale compreso tra gennaio e oggi, si può notare come è proprio nell’ultimo mese che si sta verificando la situazione più anomala.
Nei primi 10 giorni di marzo, infatti, il Dollar Index ha messo a segno una ulteriore progressione attestandosi a quota 105,8 punti mentre il prezzo del Bitcoin registrata un calo sotto i 20mila dollari. Se si guarda agli eventi di quel frangente, è facile rendersi conto come il periodo in questione coincida con la crisi delle banche americane provocata dal fallimento della Silicon Valley Bank.
Proprio nel momento più difficile, però, ecco che è arrivata la reazione del Bitcoin (per la verità da molti inattesa). Il prezzo del BTC ha reagito e in pochissimi giorni di è portato da 20mila dollari a 25mila dollari attestandosi poi attorno a questo livello nelle fasi successive. Contemporaneamente la quotazione del dollaro ha prima leggermente ritracciato per poi ritornare in area 105 dollari.
Mentre il biglietto verde si muoveva in questa direzione, ecco che il Bitcoin ha lasciato tutti stupiti: contrariamente alle attese, BTC non è sceso ma si è semplicemente assestato. Per chi studia i rapporti di correlazione tra Dollaro e Bitcoin, quanto è avvenuto è decisamente anomalo. Ovviamente c’è una spiegazione a tutto questo.
Ripercorriamo insieme i fatti per cercare di comprendere quale sia stata la ratio degli eventi. Non appena si è diffusa la notizia del fallimento della Silicon Valley Bank (SVB), tanti correntisti hanno iniziato a chiedersi se i soldi da loro depositati presso le banche siano al sicuro o meno.
Ovviamente la risposta non può che essere negativa non solo perchè la crisi della SVB ha dimostrato che senza intervento dello Stato, il fallimento di una banca porta dritto alla perdita almeno di una parte dei depositi, ma anche perchè vale sempre la regola per cui se tutti prelevassero i loro soldi, anche la banca più solida fallirebbe subito.
In questo contesto ecco che l’eterna sfida tra BTC e USD ha scritto un’altra pagina. Proprio durante il week end più lungo delle banche Usa (almeno dai tempi del crack della Lehman Broters), tantissimi investitori scettici nei confronti delle banche, hanno iniziato a prendere in considerazione la possibilità di cercare alternative ai depositi sui conti correnti. Ed ecco che è spuntata la carta Bitcoin. Proprio durante il fine settimana sono stati creati oltre mezzo milioni di nuovi indirizzi Bitcoin. I titolari di questi indirizzi, almeno in parte, sono proprio correntisti spaventati per lo scoppio di una possibile crisi sistemica delle banche.
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Vien da sè che la creazione di nuovi indirizzi abbia determinato un rialzo del prezzo del Bitcoin. Proprio questo meccanismo ha consentito alla criptovaluta più importante non solo di reggere alla nuova crisi in atto ma anche di apprezzarsi ancora di più.
Si tratta di una tendenza che può essere sfruttata sia nell’intraday (con approccio puramente speculativo) che in ottica investimento. In entrambi i casi il consiglio è quello di operare solo con exchange affidabili come ad esempio Binance. Tra l’altro registrandoti gratis su questa piattaforma è possibile usare tantissimi strumenti accessori e accedere a condizioni vantaggiose.
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Bitcoin VS Dollaro: il verdetto del mercato
Dinanzi alla crisi bancaria, il Bitcoin si sta comportando molto bene mentre il Dollaro sta giocando sulla difensiva. Ciò significa che il mercato preferisce la criptovaluta? Assolutamente no anche perchè giudizi di questo tipo si possono formulare solo dopo un lungo periodo di osservazione. Ma a prescindere dal frame non si può parlare di preferenza verso il Bitcoin perchè comunque l’indice del dollaro resta molto alto.
E allora la morale che possiamo ricavare da questo raffronto è che pur in un contesto caratterizzato dal primato del biglietto verde, Bitcoin sta performando meglio rispetto a quello che ci si poteva attendere.
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