Non è stato un buon inizio di settimana per il Bitcoin. La crypto a maggiore capitalizzazione ha da giorni messo la retromarcia tanto da registrare nelle ultime 5 sedute un flessione di circa 9 punti percentuali. Il valore della criptovaluta ha toccato il minimo relativo sabato quando è scesa fino a 61.700 dollari circa. Successivamente è iniziata a una leggera ripartenza che vede questa mattina le quotazioni attestarsi in area 63.000 dollari.
Il trend in vista dell’oramai imminente halving di BTC è molto chiaro con i prezzi sicuramente più deboli rispetto a quelli delle scorse settimane. Tuttavia la situazione è in dinamica evoluzione e quindi sono possibili tutti gli scenari.
Lato tecnico, una domanda da porsi non può non riguardare la tenuta di quota 60.000 dollari. I tori sono in grado di proteggere questo livello oppure alla prossima notizia potenzialmente negativa i prezzi della criptovaluta sono destinati a scivolare sotto questa importante soglia psicologica?
Vediamo quale è la lezione che si può dedurre dagli ultimi eventi.
Tanto per iniziare la discesa avvenuta negli ultimi 5 giorni è iniziata dopo che la criptovaluta non è riuscita nel suo tentativo di superare quota 67.000 dollari. A causa del mancato superamento di questo livello, i prezzi sono scesi sotto la media mobile semplice su 100 ore. Graficamente si è quindi verificata una rottura sotto il canale ascendente con supporto a 64.900 dollari. I prezzi si sono così portati ai minimi di sabato per poi rimbalzare. Il punto è che non ci sarà un superamento della resistenza a quota 65.000 dollari, BTC/USD, alla prima occasione utile, potrebbe di nuovo imboccare la strada del ribasso.
In poche parole, allo stato attuale dei fatti, il recupero del Bitcoin sembra proprio essere entrato in una fase di stallo completo. Una situazione interessante dal punto di vista operativo poichè potrebbe occasioni per entrare a prezzi vantaggiosi.
Prezzi del Bitcoin in stallo in vista dell’halving
L’analisi tecnica sul Bitcoin ci dice tantissimo sull’attuale stallo dei prezzi. Le quotazioni della crypto hanno provato a recuperare portandosi anche sopra la citata zona di resistenza a quota 65.000 dollari. I prezzi sono addirittura saliti fino a 66.200 dollari ma gli orsi hanno poi impedito l’aggancio di quota 67.000 dollari. Il rimbalzo si è così fermato a 66.898 dollari e a quel punto c’è stata poi un’altra inversione di rotta anche a causa delle forti tensioni geopolitiche (attacco iraniano ad Israele e possibile escalation degli eventi).
In questo contesto il valore del BTC si è portato al sotto del livello di ritracciamento del Fib del 50% del movimento al rialzo dal minimo di 60.495 dollari al massimo di 66.898 dollari.
E’ così maturata la rottura al di sotto del canale ascendente con supporto a 64.900 dollari.
Cosa potrebbe accadere al prezzo del Bitcoin adesso?
Dal punto di vista tecnico, la resistenza più immediata è vicina al livello di 63.750 dollari, tuttavia la prima vera grande resistenza è a quota 64.700 dollari e quella successiva, ancora più importante anche da un punto di vista psicologico, a quota 65.000 dollari. Se ci dovesse essere un vero movimento sopra questa zona, il prezzo del BTC potrebbe continuare a salire. Primo obiettivo di una view bullish potrebbe essere quota 66.800 dollari con conseguente aggancio della media mobile semplice su 100 ore.
Se anche questi livelli dovessero essere superati, l’altra grande resistenza sarebbe a quota 67.200 dollari. In caso di ulteriore rialzo, i prezzi potrebbero infine essere spinti verso la resistenza a 70.000 dollari che, dal punto di vista psicologico, è ancora più importante.
Questo lo scenario tecnico in caso di evoluzione al rialzo. E per quello che riguarda invece la situazione opposta ossia in caso di un’evoluzione al ribasso?
Come detto in precedenza il livello da monitorare è quota 65.000 dollari. Se Bitcoin non dovesse riusciere ad andare oltre questa barriera, allora si potrebbe aprire la porta per un altro declino. In tal caso il supporto immediato sarebbe in area 63.000 dollari. Uno scivolamento sotto questo valore porterebbe i prezzi fino a 62.000 dollari. In caso di ulteriore ribasso si aprire poi la strada che conduce prima a 61.000 dollari e poi a 60.500 dollari. Questa sarebbe l’ultima zona di supporto prima di una discesa sotto quota 60.000 dollari. Visti i precedenti, c’è da giurarci sul fatto che i tori di Bitcoin scongiureranno in ogni modo possibile questo scenario.
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