Il prezzo del Bitcoin questa mattina si muove in area 22mila dollari, in leggero rialzo rispetto alla performance di ieri come si può anche vedere dal grafico in basso. Nonostante il recupero, la tensione su tutto il settore delle criptovalute continua a restare molto alta. Voci di ogni tipo si rincorrono nelle comunità dei crypto-investitori.

Da un lato c’è chi afferma che il peggio sia oramai alle spalle e che il valore del Bitcoin è destinato a risalire rapidamente mentre dall’altro c’è chi ritiene che sia esplosa una vera e propria bolla sul settore degli asset digitali. Stabilire quale sia l’interpretazione corretta da dare agli eventi e alle prospettive di breve e medio termine non è affatto semplice.

Dal nostro punto di vista, una delle poche sicurezze che in questa situazione si possono avere riguarda la crescente correlazione tra Bitcoin e indice Nasdaq. Se nei giorni scorsi i prezzo del Bitcoin è crollato è stato a causa del disastro della borsa di Wall Street.

Parallelamente la ripresa avvenuta ieri, può essere considerata un riflesso del recupero del Nasdaq. Lo stretto legame tra il BTC e il Nasdaq è un elemento di cui tenere conto nella definizione della strategia trading da seguire sui due asset. A proposito: lo sapevi che oggi puoi fare trading su BTC/USD e Nasdaq da una sola piattaforma? Tutto questo è possibile grazie a broker come eToro (qui trovi le recensioni aggiornate al 2022) che offre anche la demo gratuita da 100 mila euro virtuali per fare pratica senza rischi.

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Bolla Bitcoin è davvero scoppiata?

Togliamo tutti dall’imbarazzo e affrontiamo subito la questione che più sta a cuore ai crypto-traders. Il crollo del Bitcoin ha davvero aperto la porta allo scoppio di una bolla? Secondo un articolo pubblicato nell’edizione di oggi de Il Sole 24 Ore e firmato da Vito Lops, in realtà non è scoppiata una sola bolla…ma ben due!

Come mai questa affermazione così forte? Per il quotidiano di Confindustria, la prima bolla ha travolto i titoli tech della finanza tradizionale (il Nasdaq di Wall Street) mentre la seconda sta colpendo gli asset della finanza decentralizzata (defi) e quindi anche le criptovalute. Al di là del giudizio che si può dare ad una affermazione simile, essa conferma la nostra valutazione sull’esistenza comprovata di una forte correlazione tra Nasdaq (titoli tech) e Bitcoin.

Bolla Bitcoin: scatta l’effetto domino sui fondi hedge

Una delle caratteristiche peculiari dello scoppio di una bolla, è l’effetto domino che scaturisce dalla stessa esplosione. Ebbene, nel caso della “presunta” bolla del Bitcoin questo effetto domino c’è e non riguarda le altre criptovalute (anche esse stanno ovviamente crollando) ma i fondi hedge che sono specializzati in crypto. Su questo punto si sta aprendo un nuovo fronte di crisi che potrebbe avere degli esiti imprevedibili.

Vediamo i fatti. Sempre secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, Zhu Su, fondatore di Three arrows capital (3ac), ha detto chiaramente di aver avviato dei contatti con le parti interessate per cercare di risolvere pienamente la situazione. Secondo il quotidiano di Confindustria, le dichiarazioni del celebre hedge fund specializzato in crypto, risultano essere una ammissione dell’esistenza di forti difficoltà. Non è da escludere, ha poi concluso il quotidiano, che il recente ribasso del Bitcoin sia stato causato anche da queste parole. E cosa sarebbe tutto questo se non un effetto domino?

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