
L’anno 2025 si è aperto con una crescente attenzione verso le criptovalute, in particolare la madre di tutte, Bitcoin, dopo che ha registrato una forte crescita sfiorando i massimi storici. Dopo le elezioni presidenziali del novembre 2024, l’insediamento della nuova amministrazione Trump a gennaio, come da promesse elettorali, ha iniziato a delineare un approccio più netto verso il mondo delle monete virtuali. Per gli investitori è quindi essenziale comprendere in che modo i cambiamenti politici influenzeranno la traiettoria dei mercati digitali.
L’orientamento presidenziale
Nel corso del 2024, Bitcoin ha avuto un rialzo del 59% su base annua, spinto da un contesto macroeconomico favorevole e da un fiorente interesse normativo e politico. In vista delle nuove elezioni presidenziali statunitensi, il prezzo di Bitcoin ha mostrato una forte volatilità, con un picco trimestrale che ha toccato la soglia dei 100.000 dollari. Una dinamica influenzata dalle aspettative degli investitori sulle future politiche nei confronti delle criptovalute. La rinomina di Donald Trump ha impattato immediatamente i mercati finanziari. Le criptovalute, per loro natura decentralizzate, sono estremamente sensibili ai segnali regolatori. In particolare, il Bitcoin (BTC), in quanto asset rifugio e riserva di valore alternativa, tende a reagire in maniera significativa ai mutamenti del contesto normativo.
L’attuale amministrazione statunitense ha mostrato sin dai primi giorni un posizionamento più aperto verso l’ecosistema crypto. Diversi membri del nuovo esecutivo provengono da ambienti vicini alla tecnologia blockchain, o hanno manifestato in passato posizioni favorevoli alla “crypto innovation” come leva per la competitività economica degli Stati Uniti. Trump ha proposto idee ambiziose come la creazione di una riserva strategica di Bitcoin e l’istituzione di un Consiglio consultivo presidenziale sulle criptovalute, oltre a voler vietare alla Federal Reserve di emettere una valuta digitale. Una linea diametralmente opposta al precedente mandato di Biden e della sua candidata alle presidenziali Kamala Harris, mossi da un atteggiamento sicuramente più cauto, a volte anche accusatorio, che ha generato incertezza e volatilità nei mercati.
Di conseguenza, c’è stato un aumento del flusso di capitali istituzionali verso ETF spot su Bitcoin e prodotti derivati regolamentati. Questo a riprova di come l’orientamento di un’amministrazione è importante perché influenza anche il modo in cui le agenzie federali applicano le norme esistenti.
La leadership della SEC per una maggiore chiarezza normativa

Un altro elemento critico è la composizione della SEC, e in particolare la figura del suo Presidente. Dopo anni di enforcement aggressivo, culminati nei casi contro exchange come Binance e Coinbase, l’anno 2025 potrebbe segnare un cambio di passo. Con la recente nomina di Paul Atkins al comando, si apre una nuova fase per il settore. Atkins è stato ben accolto dalla comunità crypto in quanto si è dimostrato una figura aperta al cambiamento, alla trasparenza e alla chiarezza delle regole, oltre che all’innovazione. Anche in questo caso, con una differenza di approccio netta rispetto al predecessore Gary Gensler considerato troppo repressivo.
Un cambio di leadership che sicuramente ridefinirà l’intera postura normativa degli Stati Uniti, portando ad una maggiore chiarezza giuridica, finora lasciata in ombra rendendo incerto l’intero settore, facilitare ulteriori innovazioni e semplificare l’accesso agli investimenti crypto.
Il primo segnale è stato l’approvazione degli ETF spot su Bitcoin, la cui domanda è in aumento. L’eventuale via libera a nuovi strumenti finanziari crypto-friendly da parte della SEC potrebbe rappresentare un catalizzatore per una nuova corsa al rialzo di Bitcoin e per la legittimazione definitiva delle criptovalute come asset class.
Lo spinoso tema sulle stablecoin
La regolamentazione delle stablecoin è un punto di battaglia fondamentale per vedere finalmente l’adozione di un quadro normativo organico, avere una maggiore stabilità e prevenire i rischi. Le stablecoin rappresentano infatti il punto di contatto più diretto tra finanza decentralizzata (DeFi) e finanza tradizionale (TradFi), ed è proprio per questo che sono sotto la lente delle autorità monetarie.
Infatti, a marzo è stato approvato dalla Commissione Bancaria del Senato il GENIUS Act (Guiding and Establishing National Innovation in U.S. Stablecoins) che definisce le normative statunitensi sulle stablecoin con l’obiettivo di stabilire leggi chiare e di buon senso, che proteggano i consumatori e permettano nello stesso tempo una crescita degli asset digitali. Il Presidente dovrebbe appoggiare la proposta e apporre la sua firma entro l’estate. Chiare e trasparenti normative per le stablecoin dovrebbero favorire la loro adozione come strumenti di pagamento e riserva di valore, rafforzando l’ecosistema crypto.
Prospettive per il mercato crypto nel 2025 e le strategie per gli investitori
Francesco Bergamini, Responsabile dell’Ufficio di Rappresentanza di Freedom24 in Italia, afferma: “È probabile che Bitcoin si muova con una maggiore volatilità per il resto dell’anno, ma ha ancora la possibilità di raggiungere nuovi massimi. Fattori come l’halving, il crescente interesse degli investitori istituzionali tramite ETF spot approvati, il sostegno agli asset crittografici da parte dell’amministrazione statunitense e il rafforzamento della narrativa del “bitcoin come protezione contro i rischi legati al cambio fiat in un contesto di instabilità geopolitica ed economica contribuiscono tutti a favorire la crescita.
Tuttavia, un deterrente potrebbe essere un generale deterioramento della propensione al rischio, soprattutto se i mercati azionari continuano a correggere e la politica monetaria rimane restrittiva. In questo caso, è possibile uno scenario di stagnazione temporanea nell’intervallo tra 55.000 e 70.000 dollari, finché il quadro macroeconomico non diventerà più chiaro.“
Il 2025 si apre con un panorama politico incerto ma ricco di opportunità per il mercato delle criptovalute. Se le leadership amministrative e della SEC adotteranno un approccio benevolo, Bitcoin potrebbe consolidare il suo ruolo di asset digitale di riferimento, con potenziali nuovi massimi di prezzo e una maggiore integrazione nei sistemi finanziari tradizionali. Tuttavia, la volatilità rimarrà elevata, soprattutto in un contesto di instabilità politica e di possibili evoluzioni legislative. Gli investitori dovranno monitorare attentamente questi cambiamenti, valutando rischi e convenienze con attenzione.
Fondamentale sarà poi affidarsi a broker che non solo sia assolutamente affidabili ma che consentano anche di investire in criptovalute con strumenti operativi avanzati.
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