Contrariamente a quello che si ipotizzava ieri sera su alcuni gruppui Facebook a tema criptovalute, il giorno del riscatto di Terra e Luna non è ancora arrivato (e, francamente, non sta scritto da nessuna parte che sia destinato ad esserci). Anche oggi sia la stablecoin TerraUST che la criptovaluta collegata Luna sono in fortissima difficoltà segno che le promesse fatte, neppure 24 ore fa, dallo sviluppatore Do Kwon su un piano di salvataggio che avrebbe richiesto l’impegno di tutti, non hanno poi rassicurato più di tanto i membri della comunità. 

E del resto, come si poterebbe avere fiducia in queste promesse, ovviamente rese note tramite il profilo Twitter di Do Kwon, quando questa mattina, nel giro di pochissime ore, le transazioni sulla blockchain che supporta la stablecoin Terra UST e la criptovaluta collegata Luna sono state stoppate per ben due volte? Non è necessario essere degli esperti in criptovalute per capire che questo è un segnale certamente non positivo. 

A rendere nota l’interruzione delle transazioni, sempre attraverso un tweet, è stata la Terraform Labs, la quale si è semplicemente limitata a comunicare che i validatori, ossia i responsabili della verifica circa la natura delle transazioni avvenute sulla blockchain, hanno deciso di bloccare le operazioni al fine di elaborare un piano per ricostituire tutta la rete Terra. 

Lo stop alle transazioni avvenuto questo mattina (doppio) si va ad affiancare a quello già registrato nel pomeriggio di ieri quando, per la prima volta, i validatori avevano reso noto, sempre tramite Twitter, di aver deciso di bloccare tutto al fine di prevenire gli attacchi alla governance resi più agevoli dall’ “inflazione di Luna e da un costo di attacco significativamente ridotto“. Un modo abbastanza contorto per ammettere che la blockchain era ormai diventata così debole da poter essere assalita con uno sforzo ridotto. 

La situazione attuale di TerraUST

Il contesto di fondo, lascia intendere che quello di oggi sarà un nuovo giorno nero per TerraUST. Oggi i prezzi sono crollati a 0,16 dollari, evidenziando un ribasso del 74 per cento che si è tradotto in un ulteruore allontamento dal rapporto 1:1 sul dollaro.

L’ancoraggio alla divisa Usa, fino a pochi giorni fa il tratto distintivo della blockchain UST, sta diventando sempre più un miraggio. Ovviamente il nuovo collasso di TerraUST significa ennessimo tracollo per Terra che, dall’inizio della crisi, ha perso il 99,98 per cento del suo valore. Senza perdere tempo con i millesimi, anche i numeri di oggi sembrano suggerire che Terra e Luna si stanno quasi annullando

L’aspetto che più fa riflettere di tutta questa vicenda è che è la repentinità degli eventi. In fine dei conti, infatti, il collasso dell’ecosistema Terra ha avuto inizio nel momento in cui la stablecoin si è staccata dal PEG andando ad alimentare un panic selling che ha subito travolto (e quasi cancellato Terra) per poi impattare negativamente anche sulle criptovalute a più alta market cap come Bitcoin e Ethereum. Tutto ciò si è svolto in un pugno di giorni.

Vero è che oggi i crypto-asset più importanti sembrano provare a risalire (Bitcoin, ad esempio, si è portato sopra i 30mila dollari) ma il sentiment sul settore resta profondamente negativo. 

Ad ogni modo, il tentativo di rilancio delle criptovalute più importanti può essere cavalcato per fare trading su asset come Bitcoin o Ether. Vista anche la difficoltà del periodo, consigliamo però di usare solo broker autorizzati per operare. Un esempio è eToro, il broker multifunzionale che consente di speculare sui crypto-asset in vari modi. Scegliendo ad esempio il CFD Trading è anche possibile avere la demo gratuita da 100 mila euro per fare pratica senza rischi. 

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Perchè la promessa di salvataggio di TerraUST non convince

Come abbiamo accennato nei primi righi di questo post, la speranza di molti investitori era che l’impegno assunto ieri dal fondatore di Terra potesse bastare per far risalire UST. Così non è stato. Eppure ieri Do Kwon, presentando quello che è destinato a diventare un vero e proprio recovery plan dell’ecosistema Terrta, aveva affermato che il piano di salvataggio dell’intera blockchain avrebbe richiesto un costo elevato per i detentori di UST e LUNA.

Un richiamo alla responsabilità di tutti che, evidentemente, non è piaciuto. E’ evidente che la fiducia stia iniziando a scricchiolare. 

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