Il prezzo del Bitcoin è sugli scudi. Grazie ad un rialzo iniziato alla fine della scorsa settimana e proseguito per tutto il weekend, il valore del Bitcoin si è portato sopra i 47mila dollari. Certo siamo lontanissimi da quelli che sono i massimi storici della regina delle criptovalute tuttavia, il raggiungimento di quota 47mila dollari rappresenta il nuovo massimo degli ultimi tre mesi.
Grazie alla progressione (ben visibile visionando il grafico in basso), il Bitcoin ha praticamente annullato le perdite messe a segno nel primo trimestre 2022.
Il rialzo, inoltre, ha permesso alla criptovaluta a più alta capitalizzazione, di registrare un apprezzamento su base settimanale del 15 per cento. La performance (sei giorni consecutivi tinti di verde) ha premiato gli investitori che avevano aperto posizioni rialziste magari comprando BTC nelle fasi in cui i prezzi erano più bassi.
Quella di andare lunghi sui prezzi dei Bitcoin durante le fasi di calo per poi sfruttare i successi rialzi, è una strategia che, grazie a broker affidabile come ad esempio eToro (qui la nostra recensione completa) anche chi è alle prime armi può provare. Ricordiamo che eToro consente di comprare Bitcoin attraverso eToroX ma anche di fare trading con i Contratti per Differenza. In questo secondo caso è possibile usare la demo gratuita da 100 mila euro virtuali per fare pratica.
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Perchè prezzo Bitcoin è in rialzo?
Ci sono tutta una serie di drivers che stanno guidando il rialzo del prezzo di Bitcoin. Alcuni sono concreti mentre altri sembrano essere solo frutto di voci infondate. A fare la differenza, comunque, è un recente report del fondo americano BlackRock secondo il quale le criptovalute, complice anche la guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia, sarebbero arrivate ad uno snodo cruciale della loro stessa esistenza.
Per BlackRock, infatti, va preso atto che oramai da un lato c’è il governo ucraino che continua a finanziare almeno una parte delle operazioni proprio attraverso gli asset digitali mentre dall’altro c’è il governo russo che, per aggirare le sanzioni, starebbe prendendo in considerazione la possibilità di usare Bitcoin per farsi pagare il gas.
Inutile dire che se la prospettiva di BlackRock dovesse concretizzarsi e quindi se il governo di Mosca dovesse davvero decidere di ricevere pagamenti in Bitcoin per il gas commercializzato, allora sarebbe davvero la fine dell’attuale sistema internazionale che è tutto basato sul dollaro.
Uno scenario che non farebbe che felici i tanti investitori che ogni giorno fanno trading sui prezzi del Bitcoin ma anche tutti i coloro i quali che, non sapendo operare, preferiscono copiare i migliori traders su Bitcoin utilizzando strumenti avanzati come ad esempio il Copy Trading eToro.
Davvero la Russia accetterà pagamenti in Bitcoin per il gas?
La Russia è davvero intenzionata ad accettare pagamenti in Bitcoin per il suo gas? Vero è che in guerra tutto è possibile, tuttavia la possibilià che si possa verificare un’ipotesi di questo tipo si regge fondamentalmente solo sulle dichiarazioni del presidente della Presidente della Commissione Energia della Duma il quale ha fatto riferimento a oro, Bitcoin e Renmibi in una discorso incentrato sul fatto che il dollaro non è più fondamentale come perno dei pagamenti delle materie prime visto che ci sono molte alternative.
Il fatto che a fare riferimento a BTC sia stato il presidente di una commissione della Duma e non un esponente dell’esecutivo e che Bitcoin sia comunque stato inserito in un discorso più ampio, lascia ipotizzare che la possibile accettazioni di BTC come mezzo di pagamento per il gas russo sia molto molto remota.
Bitcoin reagisce bene alle fasi di crisi
Se la questione sulla possibilità che la Russia possa accettare pagamenti in Bitcoin per il suo gas sembra essere infondata, nel report di Blackrock è comunque possibile trovare spunti più concreti laddove il fondo Usa fa riferimento alla capacità del Bitcoin di reagire bene nelle fasi di crisi. E in effetti proprio questo è avvenuto nelle ultime settimane.
Bitcoin funziona da solo e non ha bisogno di banche che, in caso di guerra, finiscono sulla graticola. La cronaca sul campo racconta di profughi che sono riusciuti a portare via tutto avendo convertito i loro conti in BTC. Insomma il Bitcoin si sta rivelando più adotto delle valute tradizionali in questo contesto estremo.
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