Tempo fa proprio sulle colonne virtuali di Borsa Inside abbiamo esaminato il rapporto esistente tra l’andamento dell’inflazione e il prezzo del Bitcoin. In quella fase di questo strano binomio si parlava poco anche perchè il rialzo dei prezzi al consumo non era un tema di attualità.

Adesso, però, tutto è cambiato visto che l’inflazione sembra essere inarrestabile come dimostrato dal dato americano di ieri relativo al mese di ottobre. Con il boom dei prezzi al consumo, anche i media tradizionali hanno iniziato ad occuparsi del rapporto tra Bitcoin e inflazione ammettendo che la principale criptovaluta sembra effettivamente essere diventata una sorta di isola in cui rifugiarsi nel complicato contesto attuale.

Praticamente dopo che il Bitcoin ha aggiornato il suo massimo storico anche a causa della crescita dell’inflazione, oggi sono in tanti a considerare il BTC una sorta di oro 2.0.

Il riconoscimento (a giochi fatti) del rapporto tra crescita dell’inflazione e aumento del prezzo del Bitcoin, non può che rallegrarci visto che noi di Borsa Inside eravamo convinti di questo legame già in tempi non sospetti. 

Come messo in evidenza dal CEO di DeVere Group Nigel Green in un commento rilasciato ieri dopo la pubblicazione dei dati sul tasso di inflazione Usa nel mese di ottobre, in un contesto che è strutturalmente caratterizzato da “prezzi alti e supply bottlenecks” non ci si può attendere altro che la prosecuzione del trend rialzista che è in atto oramai da tempo sia sul prezzo del Bitcoin che su quello delle altre criptovalute. 

Il senso del messaggio di Green è chiarissimo: se l’inflazione continuerà a tenersi su livelli alti, il valore del Bitcoin (e a cascata quello delle altre altcoin) non potrà che aumentare. 

Questa prospettiva può essere sfruttata per investire in Bitcoin implementando strategie di tipo rialzista. Per farlo è però necessario utilizzare un broker non solo affidabile ma anche completo. Quando parliamo di trading sulle criptovalute, non possiamo non segnalare eToro, la piattaforma multifunzionale che consente di investire sul Bitcoin utilizzando tantissimi strumenti tecnici.

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Ma torniamo alle dichiarazioni del CEO di DeVere Group. Secondo l’esperto Bitcoin oggi viene considerato da tutti una sorta di scudo contro l’inflazione e questo grazie a quelle che sono le caratteristiche strutturali stesse della criptovaluta a partire dall’offerta limitata di moneta “che non è influenzata dal suo prezzo”.

Proprio grazie al suo ruolo di scudo contro l’inflazione, Bitcoin permetterà a tutto il settore delle criptovalute di essere oggetto, sempre di più, di investimenti crescenti da parte degli investitori istituzionali. Questi ultimi riverseranno sul settore degli asset digitali nuovo capitale, nuove risorse e nuova esperienza contribuendo, così, a consolidare la tendenza al rialzo dei prezzi. 

Insomma l’inflazione ha messo in moto un meccanismo che per forza di cose non potrà che spingere in alto il prezzo del Bitcoin. Uno scenario improntato sull’ottimismo che, anche se di lungo periodo, può essere sfruttato per investire al rialzo sul settore.

Fondamentale, però, è utilizzare strumenti avanzati come ad esempio il Copy Trader eToro grazie al quale è possibile fare trading semplicemente replicando le strategie dei traders più bravi. Grazie a questa caratteristica, che può essere testata in modalità demo, il Copy Trading eToro è l’ideale soprattutto per chi è alle prime armi. 

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Bitcoin sempre più simile all’oro

Anche il rapporto tra Bitcoin e oro, esito inevitabile dello stretto legame esistente tra il BTC e l’inflazione, è sempre più riconosciuto. Sempre secondo Green, in quesat fase caratterizzata dal rialzo dell’inflazione, il Bitcoin è riuscito costantemente a sovraperformare il gold (quest’ultimo viene da sempre ritenuto l’ultimo argine contro l’aumento dell’inflazione). 

In base agli ultimi dati di GoldHub, ad ottobre gli ETF sull’oro hanno messo in evidenza deflussi netti di 1,4 miliardi di dollari concentrati soprattutto in Europa Nord e America. A livello mondiale, le partecipazioni di ETF sull’oro sono invece scese ai livelli più bassi da inizio anno, attestandosi a quota 203 miliardi di dollari. 

Questo è il segnale che, in un contesto caratterizzato dall’aumento dell’inflazione, gli investitori preferiscono rifugiarsi nel Bitcoin e non solo nell’oro. In realtà con broker come il citato eToro è possibile investire su entrambi gli asset da un sola piattaforma (qui il sito ufficiale). 

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