Come si muoverà il prezzo del Bitcoin nel nuovo anno? Dopo il raggiungimento del nuovo ATH e la forte correzione registrata dal BTC tra novembre e dicembre (anche a causa del ritorno dell’emergenza covidi con la variante Omicron) il dibattito tra gli analisti è sempre più accesso.
Considerando quello che è il contesto di fondo, caratterizzato da una forte crescita dell’inflazione globale, e alla luce della dinamica costruttiva che caratterizza da settimane il BTC, a prevalere non può che essere l’ottimismo.
La stragrande maggioranza degli esperti di asset digitali, è convinta che il valore del Bitcoin sia destinato a crescere già nel periodo compreso tra fine 2021 e inizio 2022. Succesisvamente, ossia nel corso del prossimo anno, i valori potrebbero registrare un ulterior eincremento. Le previsioni sono quindi positive ma di quanto potrebbe crescere il valore della criptovaluta?
Secondo Graham Jenkin, Ceo di CoinList, il prezzo del Bitcoin a inizio 2022 potrebbe essere pari a 100 mila dollari. Un target perfettamente alla portata della criptovaluta se si considera quella che è la sua quotazione attuale. Intervistato dalla CNBC, il manager ha rivelato che la stragrande maggioranza degli utenti della piattaforma vedono Bitcoin a quota 100mila dollari addirittura entro la fine 2021. Il suo punto di vista, però, è più prudente e lo storico target è fissato per l’inizio del nuovo anno.
Jenkin, alla luce della sua posizione in CoinList, è “naturalmente predisposto” ad avere una view positiva su Bitcoin. Tuttavia non va trascurato il fatto che per le aziende di criptovalute, la volatilità non è un problema e l’andamento del prezzo impatta in modo minore.
Ad ogni modo, a prescindere da quando il target dei 100 mila dollari sarà raggiunto (fine anno o inizio 2022) ciò che è importante evidenziare è che c’è grande spazio di crescita per la regina delle criptovalute. Tale margine può essere sfruttato per attuare strategie rialziste molto profonde. Fondamentale, però, è scegliere un broker autorizzato per operare.
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Bitcoin a 100mila dollari? Il ruolo dell’inflazione
C’è un elemento catalizzatore che più di tutti è in grado di spingere il prezzo del Bitcoin verso il target dei 100 mila dollari: il rally dell’inflazione. Secondo il noto investitore Paul Tudor, se al giorno d’oggi le criptovalute hanno successo è perchè esse sono molto ricercate come copertura dall’inflazione.
In una recente intervista, il manager ha evidenziato che gli asset digitali stanno vincendo la corsa contro l’oro come asset più capace di coprire dall’inflazione. Tudor ha poi confidato che lui stesso, per proteggere i suoi risparmi dall’erosione dell’inflazione, ricorrerebbe al Bitcoin e non al gold.
Insomma per vedere il prezzo del Bitcoin a 100 mila dollari bisognerà solo attendere perchè, in realtà, la strada per questo traguardo è già tracciata. Fondamentale sarà cogliere i giusti segnali per capire quando potrebbe iniziare la nuova cavalcata verso un altro ATH.
Lato tecnico è altresi importante scegliere un broker che offre strumenti avanzati per operare. Un esempio potrebbe essere il Copy Trader eToro grazie al quale è possibile copiare le strategie dei traders migliori. Anche il Copy Trading può essere testato in modalità demo. Per farlo è sufficiente seguire il bottone in basso.
Bitcoin competitor dell’oro per Goldman Sachs
A vedere il prezzo del Bitcoin a 100mila dollari sono anche gli analisti di Golman Sachs. Gli esperti della banca d’affari Usa in una nota pubblicata ad inizio anno e ripresa da Bloomberg, hanno affermato che Bitcoin potrebbe presto diventare un diretto concorrente dell’oro.
Secondo gli analisti, nel corso del 2022, il Bitcoin potrebbe ulteriormente guadagnare quote di mercato a discapito dell’oro grazie ad una crescita dell’adozione da parte dei grandi investitori. E’ in questo contesto che gli esperti della banca d’affari Usa vedono il prezzo del Bitcoin nel 2022 in crescita fino ad arrivare ad una market cap pari a 700 mila dollari.
Tale livello corrisponde al 20% del mercato store of value. Una percentuale che potrebbe salire fino al 50 per cento nei prossimi 5 anni portando così il prezzo della criptovaluta a 100 mila dollari.
Goldman Sachs non è l’unica a vedere il valore del Bitcoin a oltre 100 mila dollari. Antoni Trenchev, co-fondatore della piattaforma Nexo, ha recentemente affermato che la criptovaluta potrebbe arrivare fino a 100 mila dollari già entro la metà del 2022. A fare da catalizzatori secondo l’analista potrebbe essere la politica monetaria accomodante e l’aumento dell’adozione di BTC da parte degli investitori istituzionali. Del resto, già nel 2021, sono stati tantissimi i miliardari che hanno scelto di comprare Bitcoin con l’obiettivo di proteggere il proprio capitale dall’inflazione.
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Prezzo Bitcoin a 100mila dollari nel corso del 2022?
Anche Samson Mow, CSO di Blockstream, vede il valore del Bitcoin a 100mila dollari nel 2022 ma a differenza del numero uno di Coinbase ritiene che la quotazione possa raggiungere questo livello target non ad inizio anno ma nel corso dei mesi successivi.
Molto singolare è anche la spiegazione data dall’analista alle sue previsioni. Mow ritiene che BTC si possa apprezzare fino a 100mila dollari in scia alal fine della pressione esercitata dalle vendite partite dalla Cina. In pratica, secondo il manager, sarà il ritorno degli investitori cinesi a portare il valore del BTC a quota 100 mila dollari nel corso del 2022.
Mow, considerato uno dei più importanti consulenti del governo di El Salvador nell’ambito dell’operazione che ha recentemente portato alla storica legalizzazione del bitcoin, ha fatto riferimento, nel corso dell’intervista rilasciata al giornale BeinCrypto lo scorso 20 dicembre, all’imminente chiusura delle attività dei più importanti exchange cinesi come Huobi e Binance (ricordiamo che ques’ultimo è invece legale in Italia come si può vedere dal sito ufficiale). Questa operazione ha indotto molti investitori a sbarazzarsi delle proprie posizioni su Bitcoin.
La previsione di Mow sul Bitcoin a 100 mila dollari nel 2022 grazie ai cinesi, è supportata da alcuni dati recentemente forniti dal citato CoinDesk. Secondo queste infornazioni nel corso del 2021 la pressione di vendita su Bitcoin è arrivata in primo luogo dai mercati asiatici. Secondo questo rapporto la maggior parte dei nguadagni messi a segno da Bitcoin è arrivata durante le ore americane ossia dalle 8:00 alle 18:00 (fuso orario di New York).
Il fornitore di dati e di metrice per società blockchain, Glassnode, ha inoltre aggiunto che la pressione è aumentata negli ultimi mesi del 2021.
Ebbene secondo Mow, la tendenza in atto è destinata a cambiare con l’inizio del nuovo anno.
La repressione attuata dalla Cina ha infatti causato una fuga dei capitali e degli operatori soprattutto in relazione al mining. A causa del ban di Pechino tantissime fabbriche si sono trasferite all’estero. A beneficiare di tale migrazione sono state il Canada, il Kazakistan e il Texas. Ma il ban ha anche determinato una migrazione degli stessi investitori un tempo operanti in Cina.
Questa tendenza dovrebbe bloccarsi nel 2022 con conseguente rialzo del prezzo del Bitcoin. Una view che può essere sfruttata facendo trading al rialzo sulla criptovaluta. Il broker eToro, che abbiamo già citato in precedenz,a offre gli strumenti più adatti per operare in questa situazione.
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Bitcoin previsioni 2022: balene sosterranno i prezzi?
Secondo Marcus Sotiriou, analista finanziario presso GlobalBlock, la tendenza che si sta concretizzando nell’ultima parte dell’anno vede un ritorno delle balene sul BTC. L’esperto ritiene che il fatto che le whales siano tornare a comprare Bitcoin sia il segnale che la criptovaluta regina non sia affatto arrivata alla fine del ciclo rialzista ma che, al contrario, sia destinata a crescere anche nel 2022.
La conferma che la quotazione Bitcoin siano condizionata dalla grandi balene è giunta dai dati società Flipside Crypto secondo i quali poco più del 2 per cento degli account anonimi sulle blockchain di criptovalute avrebbe in mano il controllo di oltre il 95 per cento degli asset digitali.
Secondo Eric Stone è plausibile che, nel corso del tempo, le balene possamo liquidare con cautela quantità modeste di BTC pittosto che farsi carico di un rischioso “shock di offerta liquidando pezzi più grandi” tutti assieme.
E’ proprio per questo motivo che solo la discensa in campo dei grandi detentori di Bitcoin potrebbe fare da traino al prossimo rally della criptovaluta già a partire da gennaio dell’anno prossimo. I grandi investitori, ha specificato, l’analista, potrebbe adottare la tecnica del buy the dip che prevede acquisti nei momenti di flessione dei prezzi (acquisti a sconto).
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Non tutti sono ottimisti sul prezzo del Bitcoin
Poichè il nostro obiettivo è quello di offrire un’informazione che sia quanto più equilibrata possibile, ci preme evidenziare che non tutti gli analisti sono ottimisti sul Bitcoin. Ad esempio il CEO di JP Morgan Jamie Dimon, continua ad essere molto scettico sulle criptovalute. Il manager è recentemente rimbalzato agli onori della cronaca per aver definito il Bitcoin come un asset del tutto privo di valore.
Chi ha ragione? Solo il tempo potrà dare una risposta.
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