Anche se Bitcoin ha oltre dieci anni di vita alle spalle, e il settore delle criptovalute può già vantare 150 milioni di investitori e utilizzatori, la strada di sviluppo dell’intero comparto è ben lungi dall’esaurirsi: sia sufficiente ricordare come ogni settimana ben 3 milioni di persone facciano il loro ingresso nell’ecosistema delle valute digitali effettuando la loro prima operazione in cripto, e come elevata sia l’incidenza tra le persone non bancarizzate, proprio in virtù delle caratteristiche di un mezzo di scambio che permette di regolare i pagamenti senza dover ricorrere a intermediari creditizi.
Tuttavia, per apprezzare congruamente il panorama criptovalutario, non ci si può che riferire anche e soprattutto a una delle più interessanti e recenti evoluzioni di Internet: le applicazioni della blockchain e della finanza decentralizzata. Pur con contorni ancora in fase di definizione, è palese quanto siano profonde le potenzialità dei principali progetti cardine, come Ethereum, che già mira al 2022 quale anno fondamentale per la maturazione e la scalabilità del proprio programma, con il lancio della nuova versione della sua catena di blocco e il definitivo passaggio a un meccanismo di Proof of Stake.
Al di là dei singoli progetti criptovalutari (in senso stretto, come Bitcoin) o in senso più lato (come Ethereum), una cosa sembra essere certa: per investire in criptovalute non è certo troppo tardi e, anzi, è lecito affermare che il settore stia vivendo, in questi anni, la sua prima giovinezza.
I vantaggi di investire e utilizzare le criptovalute
Come più volte abbiamo sottolineato in questo ambito, sono d’altronde ben numerosi i vantaggi determinati dal possedere valute digitali e investire in criptovalute.
In primo luogo, è sempre più possibile che le criptovalute possano effettivamente costituire le monete del futuro. In alcuni casi, come sta accadendo a El Salvador, a Bitcoin è peraltro già stato dato valore di moneta legale, sdoganando così il suo utilizzo per qualsiasi operazione di regolamento monetario. Una simile apertura da parte di altri Paesi finirà con l’incrementare la loro domanda, con conseguente apprezzamento degli asset più noti.
Ancora, la criptovaluta può costituire un proficuo strumento con cui diversificare il proprio portafoglio e tutelare il potere d’acquisto. Non è un caso che negli ultimi anni i riferimenti alle criptovalute come nuovi safe haven, o come gli equivalenti di oro digitale, si siano sprecati: in un contesto di inflazione crescente in modo non temporaneo, il loro uso potrebbe pertanto proteggere la capacità di acquisto dei propri risparmi.
Infine, non possiamo non sottolineare come sia la blockchain, ovvero la tecnologia alla base delle criptovalute, a costituire uno dei principali motivi per cui molte persone hanno deciso di investire in valute digitali: prendere parte all’evoluzione di questo settore potrebbe consentire di monetizzare importanti vantaggi, sostenibili nel tempo.
Rimane poi inteso come molti investitori abbiano il piacere di fare trading sulle criptovalute per puri intenti speculativi, spesso adottando posizioni di brevissimo termine, in trend o contro tendenza. È di fatti proprio la speculazione intraday, di frequente con vendita allo scoperto, ad aver avvicinato molte persone al mondo delle criptovalute.
Criptovalute, tra passato, presente e futuro: l’intervista a Crypto Smart
Se quanto sopra è chiaro, dovrebbe esserlo anche il fatto che prendere parte a questo crescente settore non è certo difficile: è sufficiente aprire un conto gratuito in un qualsiasi exchange affidabile e professionale per iniziare ad acquistare e vendere criptovalute in modo semplice e conveniente.
Proprio in questo ambito abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Alessandro Frizzoni e Alessandro Ronchi, fondatori e co-Ceo di Crypto Smart (https://www.cryptosmart.it), un exchange completamente italiano che, in un contesto sempre più popolato da operatori internazionali, vuole fare la differenza con un’offerta dedicata agli investitori e agli utilizzatori tricolori.
Come è nata l’esigenza di lanciare la prima piattaforma italiana di criptovalute in un settore sempre più occupato da grandi exchange internazionali?
Il settore degli exchange sta per subire importanti cambiamenti, e l’atteso approdo di un intervento normativo nazionale e comunitario porrà fine all’attuale deregolamentazione in favore di un quadro di maggiori tutele per i clienti italiani. Il nostro servizio si rivolge espressamente agli utenti italiani che desiderano comprare e vendere criptovalute, mediante una piattaforma con sede e assistenza localizzate nel nostro Paese. Crediamo che sia proprio la nostra costante attenzione al servizio di eccellenza nei confronti dei nostri concittadini, nel rispetto dei migliori requisiti di chiarezza e trasparenza, a fare la differenza rispetto a exchange lacunosi e carenti, in cui spesso non è nemmeno evidente quale sia la sede sociale.
Cosa consigliereste a un risparmiatore che per la prima volta si sta avvicinando al settore delle criptovalute?
Il settore delle criptovalute può fornire importanti vantaggi a coloro che investono con la giusta consapevolezza. Tuttavia, non bisogna mai dimenticare che si tratta di una asset class molto volatile. Consiglio pertanto di investire in esso solamente una piccola parte dei propri capitali, in un’ottica di diversificazione del proprio portafoglio. Suggerisco anche di investire principalmente nelle criptovalute più note e dai progetti consolidati, come Bitcoin e Ethereum, e non esagerare con gli impieghi nei neonati token, soprattutto se non appare chiara quale sia la natura del progetto sottostante e le sue ambizioni.
Come ritieni si evolverà il settore delle criptovalute e in che modo CryptoSmart si sta preparando a sostenere tali trend?
Il nostro auspicio è che nei prossimi due o tre anni le criptovalute possano essere utilizzate per i pagamenti quotidiani in modo ampio e regolare. In tal senso, con Crypto Smart vogliamo contribuire a rendere questa ambizione una realtà: è evidente come ad oggi il principale ostacolo che impedisce alle criptovalute di essere considerate uno strumento di pagamento corrente sia la scarsa diffusione delle stesse nei wallet degli italiani. Stando alle ultime stime, solamente il 5% dei nostri connazionali possiede almeno una criptovaluta, contro il 15% degli Stati Uniti o – per rimanere in Europa – il 20% dell’Olanda.
Utilizzando un servizio di exchange professionale, semplice e sicuro come Crypto Smart confidiamo che sempre più persone possano avvicinarsi con fiducia al settore delle criptovalute, scoprendo quanto sia pratico e affidabile negoziare Bitcoin, Ethereum e tutti gli altri asset che mettiamo a disposizione. Abbiamo inoltre in programma il lancio di un nuovo servizio, chiamato CS Pay, con cui permetteremo agli e-commerce di incassare il ricavato delle vendite direttamente in criptovaluta.
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