Piano piano, un passo alla volta, sembra che Bitcoin stia uscendo da una sfera completamente virtuale per entrare nel mondo fisico ossia in quello dei pagamenti. Un’evoluzione prevedibile eppure capace di lasciare in tanti a bocca aperta.
Chi ha seguito le evoluzioni di BTC fin dai primi anni della sua nascita, ricorderà perfettamente i commenti sarcastici sulle prospettive per il futuro, le accuse di essere una bolla pronta ed esplodere da un momento all’altro e molto altro.
Sarebbe interessante capire cosa penserebbero costoro oggi dinanzi al boom del Bitcoin e alla progressiva estensione dei suoi utilizzi. Siamo certi (come mostrato dalla cronaca) che molti tra gli attuali estimatori di Bitcoin, un tempo erano i più feroci dileggiatori della ciptovaluta.
Le notizie degli ultimi giorni raccontano di nazioni che stanno ufficializzando questa criptovaluta, la prima nata e quella a più alta capitalizzazione di mercato. Primo fra tutti El Salvador, che l’ha reso moneta ufficiale accanto al dollaro. Poi l’Ucraina, dove è considerata legale per legge come si puà leggere in questo articolo.
Se quindi diviene moneta riconosciuta, questo significa che commercianti e imprenditori dovranno accettare pagamenti in Bitcoin. E qualcuno si sta già organizzando, a cominciare, ovviamente, dai grandi brand. L’apertura di alcune grandi catene alla possibilità di pagare in Bitcoin è una notizia dalla valenza positiva. Esperienza sul campo ci porta ad evidenziare che, puntualmente, a notizie sulla diffusione del Bitcoin, sono sempre corrisposti movimenti di prezzo in positivo sul cross BTCUSD. Nulla di cui meravigliarsi.
I traders più esperti, infatti, sono soliti sfruttare novità sulla diffusione del Bitcoin per attivare posizioni rialziste. Anche i piccoli investitori possono operare allo stesso modo. Grazie ai broker online, infatti, è possibile comprare Bitcoin attraverso i CFD (Contratti per Differenza) e guadagnare in caso di apprezzamento del valore. Per chi ha poca esperienza, però, è fondamentale fare prima pratica con soldi virtuali e solo dopo passare a denaro vero.
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Dove è possibile pagare in Bitcoin?
Per il momento, l’unico paese al mondo in cui è autorizzato pagare con Bitcoin beni e servizi è, come detto, El Salvador. Qui i commercianti sono obbligati ad accettare questa forma di pagamento, a patto di avere la strumentazione adatta a farlo. Molto spesso i Bitcoin vengono immediatamente scambiati in dollari, quindi alla fine cambia poco per chi li riceve.
Ma insomma, se il mercato ha una richiesta, l’imprenditoria risponde. E così alcune delle catene di grandi multinazionali si stanno già muovendo per rendere il pagamento in Bitcoin semplice e immediato. Qualche nome: McDonald’s, Zara, Pizza Hut e Starbucks.
Pagamenti in Bitcoin: perchè cresceranno sempre di più
Ma perché qualcuno comincia a pensare di introdurre i pagamenti in Bitcoin? Uno dei motivi è il fatto che sia una valuta nativamente globale; insomma è stata pensata per essere utilizzata ovunque senza problemi di cambio.
Proprio per questo, è particolarmente semplice da usare per inviare o spostare denaro tra Paesi diversi. In realtà, questa è la motivazione prima che ha spinto El Salvador a fare questa scelta d’avanguardia; facilitare l’invio di denaro da parte dei tanti immigrati che lasciano la Patria per cercare fortuna, e poi condividono i guadagni con la famiglia rimasta a casa (le cosiddette rimesse dall’estero).
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Gli ipotetici scenari futuri
Va ricordato che Bitcoin non supporta solo il dollaro per il cambio immediato; la stessa funzione c’è anche con altre valute flat, a partire dall’Euro. Questo significa che la facilità, e la convenienza, di fare pagamenti internazionali in Bitcoin vale per tutti gli stati. Ce ne saranno altri che seguiranno l’esempio di el Salvador? E’ probabile, ma si scoprirà solo alla prova dei fatti.
Intanto, il prezzo del Bitcoin resta su livelli alti proprio grazie a queste continue novità. Oggi il cross BTCUSD è attestato in area 46mila. Quota 50 mila resta lontana ma il fatto che Bitcoin non ceda sotto questo livello è di buon auspicio per le aspettative future anche perchè continua a crescere la “scarsità” di Bitcoin. Con il mining del blocco numero 700mila della blockchain Bitcoin si è infatti arrivati all’emissione dell’89,59 per cento dei Bitcoin previsti.
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