Su questo sito abbiamo spesso messo in evidenza i vantaggi di investire in Bitcoin oggi. Il nostro interlocutore sono i semplici traders che attualmente sono più che mai facilitati a fare trading sul BTC grazie all’ampia offerta di strumenti, accessibili a tutti, che è stata messa in campo da broker come eToro (qui il sito ufficiale).
In questo post parleremo sempre di investimenti in Bitcoin ma da un altro punto di vista, quello delle grandi banche d’affari Usa. Contrariamente a quello che può pensare un investitore alle prime armi, infatti, il Bitcoin non è più da tempo un asset di nicchia.
Sono sempre più numerose, infatti, le banche e i grandi fondi istituzionali che scelgono di investire in Bitcoin. Un aspetto curioso di questa vicenda è che la stragrande maggioranza di queste banche e di questi fondi, appena pochi anni fa avevano un approccio molto critico al mondo delle criptovalute. Un esempio in tal senso è Citigruop, appena pochi anni fa tra le banche più scettiche su Bitcoin e oggi pronta ad investire sui futures Bitcoin che sono quotati sul CME di Chicago.
Citigroup pronta a investire su Bitcoin con i Futures CME: la notizia
Visto che oggi tra i membri della comunità di crypto-investitori non si parla d’altro che della decisione di Citigroup di investire in Bitcoin con i Futures CME, abbiamo cercato di fare chiarezza sull’argomento. A lanciare le indiscrezioni è stato Coindesk. La fonte è quindi affidabilissima e di conseguenza NON stiamo parlando delle tante voci basate su nulla che ogni giorno interessano le criptovalute. E’ Coindesk a riportare che il gigante bancario Usa Citigroup è in attesa dell’approvazione normaltiva per poter iniziare a negoziare contratti Futures Bitcoin sul CME di Chicago. La stessa fonte riporta che Citigroup sia alla ricerca di esperti in criptovalute per la sua sede di Londra. Secondo CoinDesk è molto probabile che questo team punti ad ottenere l’approvazione per iniziare a negoziare prima i futures Bitcoin CME e poi gli ETN Bitcoin.
Un portavoce di Citigroup, intepellato da CoinDesk, ha aggiunto che date le numerose incertezze sul quadro normativo e i numerosi requisiti previsti dalla vigilanza, si è deciso di assumere un approccio molto prudente. Il portavoce ha poi aggiunto che Citi sta prendendo un considerazione prodotti come i Futures per alcuni clienti istituzionali. La scelta di investire in Bitcoin con i Futures quotati sul CME non è casuale ma deriva dal fatto che tali strumenti operano in un quadro normativo definito.
Se i Futures sono l’ideale per le banche d’affari che vogliono investire in Bitcoin, i CFD sono invece lo strumento migliore per i traders che operano da casa. Oggi ci sono tanti broker che permettono di speculare al rialzo o al ribasso sul prezzo del Bitcoin e di tante altre criptovalute. Tra i migliori c’è eToro che può vantare ben due punti di forza: la demo gratuita per fare pratica e la possibilità di usare strumenti avanti come il Copy Trading grazie al quale si può copiare la strategia dei migliori traders. Dimenticavamo: con eToro bastano 50 dollari per iniziare ad investire in Bitcoin.
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Con la decisione di investire in Bitcoin, Citigroup va ad allungare l’elenco delle banche e dei fondi Usa che hanno aperto al Bitcoin. Appena lo scorso mese, proprio CoinDesk aveva riferito che la divisione brokeraggio di Bank of America aveva definito il regolamento di prodotti di scambio di criptovaluta (ETP) per gli hedge fund in Europa.
Citigroup investe su Futures Bitcoin: assist rialzista per il valore del BTC
Non serve essere dei grandi esperti di criptovalute per intuire che la notizia dell’apertura di Citi è intrinsecamente rialzista per il Bitcoin. A dirlo, oltre alla logica, è anche l’esperienza passata. Su Borsa Inside seguiamo le novità su BTC da molto tempo e oramai sappiamo perfettamente che ogni qual volta un fondo oppure una banca decidono di investire in Bitcoin attraverso quelli che secondo loro sono gli strumenti più idonei, il valore della più importante criptovaluta tende a salire.
La view bullish sul valore del Bitcoin a seguito delle novità arrivate da Citigroup è quindi scontata (qui la demo eToro per investire). Ovviamente questo non significa che ci possano essere delle ripercussioni immediate sul BTC ma che tendenzialmente la stima resta costruttiva.
Per la cronaca il prezzo del Bitcoin oggi, dopo la fiammata a quota 50mila dollari, ha rallentato il passo attestandosi in area 47mila dollari. Ad impattare sulla flessione ci sono, oltre a fattori di tipo tecnico, anche elementi che riguardano i volumi. Infatti il numero di numero di transazioni giornaliere che vengono registrate sulla blockchain non è in crescita e ciò può essere anche un effetto del periodo.
Morale: attendiamo settembre per il ritorno di volumi interessanti? Sarebbe quello che manca al Bitcoin per salire ancora. In fondo le previsioni vedono il Bitcoin a 100 mila dollari nel 2021.
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