Classico caso di buy the rumors sell the news su Bitcoin e criptovalute. Mentre nella giornata di ieri il prezzo degli asset digitali (a partire dal cross BTCUSD) ha registrato una forte progressione in avanti sfruttando le indiscrezioni sulla possibile accettazione da parte di Amazon dei pagamenti in Bitcoin, oggi la smentita di questa ipotesi ha causato un ritracciamento del valore del BTC. Come è tipico del settore, il ribasso si è poi esteso anche alle altre criptovalute.

Il dietrofront di Amazon, in realtà, era già arrivato ieri sera con un portavoce della società che aveva parlato di speculazione non vera pur ribadendo un interesse nei confronti del mondo delle valute digitali. Non appena le parole del rappresentante di Amazon sono state recepite dal mercato, la corsa del Bitcoin (arrivata ad un passo dai 40 mila dollari) si è arrestata e sono scattate le prese di profitto. 

Caso chiuso quindi? Assolutamente no perchè se è vero che sono stati dei rumors a spingere a comprare Bitcoin e che poi l’arrivo delle notizie ufficiali si è tradotto in vendite, è altrettanto vero che la comunicazione ufficiale arrivata da Amazon non fa chiarezza fino in fondo su quelle che sono le intenzioni della società in materia di criptovalute. 

La smentita definitiva riguarda la possibile apertura ai pagamenti in Bitcoin entro la fine dell’anno mentre, per quanto concerne il secondo blocco del rumors, ossia lo studio di un token, le parole del portavoce di Bezos sono state molto ambigue. Non è quindi un caso se molti analisti parlano di smentita a metà e di scenari tutti da decifrare su quelle che sono le reali ambizioni di Amazon. Secondo Pietro Bellotti, Premium Client Manager di IG, Milano, l’interesse di Amazon per le criptovalute c’è ma è ancora ad un livello embrionale. Cosa significa concretamente tutto questo? Uno scenario verosimile è che nel medio termine questa ipotesi (ossia silenziata e ridimensionata ma non cancellata) possa determinare una forte volatilità sul prezzo del Bitcoin.

I movimenti di prezzo rappresentano sempre un’occasione per aprire posizioni al rialzo o al ribasso e quindi possono essere sfruttati per investire su Bitcoin. Fondamentale è l’utilizzo di broker non solo affidabili ma anche in grado di offrire strumenti avanzati per operare. Un esempio è eToro che consente ai traders di copiare le strategie dei crypto-investitori più bravi. E’ possibile imparare ad usare questo strumento detto Copy trading attivando una demo gratuita. 

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Amazon non accetta pagamenti in Bitcoin ma….

Come abbiamo già detto in precedenza, nella smentita di Amazon c’è un chiaro riferimento all’ipotesi dei pagamenti in Bitcoin entro l’anno. Questo rumors è stato negato dal rappresentante di Bezos. Tuttavia la società non ha affatto negato che ci sia stato e ci sia un interesse e che ci siano stati o ci siano piani in atto (“nonostante il nostro interesse, la speculazione che è scaturita sui nostri piani specifici per le criptovalute“). Non solo ma se a ciò si aggiunge il fatto che l’annuncio di lavoro per la ricerca di un esperto di criptovalute sia valido, si può giustamente pensare che qualcosa sia succedendo. 

Del resto è stato lo stesso rappresentante di Amazon ad affermare che la società continua ad essere concentrata sull’esplorazione “di come potrebbe essere questo aspetto per i clienti che acquistano su Amazon”. 

Insomma la porta allo sviluppo è più aperta che mai e allora si può pensare che il rumors diffuso ieri fosse veritiero ma esagerato a causa dell’inserimento di una parte oggettivamente molto fantasiosa (i pagamenti entro la fine dell’anno). Morale: l’ipotesi token resta sul campo e, a questo punto, non è da escludere che a settembre ci possano essere anche sorprese. Chi può dire che quello di ieri sia stato solo un test per capire quale possa essere la reazione del mercato? 

Volatilità Bitcoin occasione per fare trading 

Come riferito da Vijay Ayyar, head of Asia Pacific dell’exchange di criptovalute Luno, negli scorsi mesi c’è stato un accumulo degli short sul calo basato sulla convinzione che il prezzo del BTC potesse scendere ancora fino a 25 mila dollari.

Successivamente, però, si è verificato un accumulo nell’area compresa tra 29 mila e 30 mila dollari che per forza di cose ha spinto il prezzo del Bitcoin al rialzo. In quel momento è arrivato il rumors su Amazon (preceduto da una serie di commenti positivi rilasciati dal CEO di Twitter e da Musk) che ha fatto da catalizzatore. 

Condividiamo questo approccio e infatti siamo convinti che le prospettive di volatilità sul Bitcoin siano in crescita. Più volatilità significa più margine per investire attraverso i CFD (qui la demo eToro). 

Ayyar è del resto convinto che l’attuale volatilità che sta caratterizzando il prezzo del Bitcoin si possa inserire nell’ambito di una “correzione multi-onda più ampia da quando ha raggiunto un record ad aprile“.

Interessante anche l’analisi tecnica che è stata formulata da Pietro Bellotti di IG. Secondo l’esperto i 40mila punti sono un livello chiave che ha rappresentato a lungo una resistenza per Amazon. Nonostante la smentita a metà che è arrivata dal colosso dell’e-commerce, il prezzo del Bitcoin continua ad essere nella parte più alta di un canale laterale importante che dura addirittura dallo scorso 19 maggio.

I capisaldi di questo canale sono: supporto a 30 mila dollari e resistenza a 42mila dollari. Se la quotazione del Bitcoin dovesse raggiungere e quindi rompere questo livello, si potrebbe avere il primo concreto segnale sull’avvio di un nuovo ciclo bull. Allo stesso tempo il raggiungimento dei 40 mila dollari farebbe venir meno il rischio di una possibile figura testa-spalle che già incombeva sullo scenario giornaliero e che si verrebbe a concretizzare nel momento in cui ci fosse stata la rottura del 30000 dollari. 

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