Monitorare il comporamento degli investitori istituzionali può essere molto utile per definire le proprie scelte operative. Questo ragionamento vale anche quando si parla di criptovalute. Come i nostri lettori sanno, Borsa Inside è un sito che si rivolge agli investitori retail. In questo post, però, affronteremo un argomento che riguarda gli istituzionali e lo faremo perchè convinti che gli orientamenti di questi ultimi possono essere sfruttati dai retail per capire come investire in criptovalute nei prossimi mesi

Stando ad un sondaggio che è stato condotto dalla Coalition Greenwich per conto della Fidelity Digital Assets su un campione di 1100 investitori istituzionali, l’atteggiamento verso le criptovalute, nonostante le tensioni degli ultimi mesi, continua ad essere positivo.

C’è un dato su tutti che rivela quello che è l’orientamento prevalente tra gli istituzionali e che dovrebbe interessare anche i retail: ben 7 investitori su 10 hanno confermato di essere pronti ad investire in criptovalute nel corso dell’anno corrente. L’orientamento dei crypto-esperti per il secondo semestre 2021 è quindi fortemente positivo. 

Ovviamente gli investitori istituzionali sono in grado di movimentare somme di denaro molto consistenti ma anche un piccolo trader oggi può investire in criptovalute usando anche poche centinaia di euro. Ciò è possibile grazie all’offerta di broker come eToro (leggi qui la nostra recensione) che consentono sia di comprare criptovalute in modo diretto (grazie all’exchange eToroX) che di investire sugli asset digitali attraverso i CFD. Chi opta per questa seconda soluzione potrà utilizzare il conto demo gratuito da 100 mila euro virtuali per fare pratica. 

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Investire in criptovalute: gli istituzionali pronti a farlo

Chi sono gli investitori istituzionali che sono stati citati nel sondaggio condotto dalla Coalition Greenwith per conto della Fidelity Digital Assets? La qualifica del campione di soggetti intervistatiè fuori discussione trattandosi di uffici familiari, fondi hedge digitali e tradizionali ma anche di consulenti finanziari di alto profilo. 

Il sondaggio ha rivelato che ben il 90 per cento del campione di soggetti intervistati di attende che i portafogli dei loro clienti e delle loro aziende possano includere, in un arco di tempo di 5 anni, investimenti in asset digitali. 

Non mancano comunque i punti critici visto che il sondaggio ha anche rivelato che proprio l’alta volatilità dei prezzi delle criptovalute è uno degli ostacoli maggiori all’investimento. Sono soprattutto i nuovi a guardare con molta diffidenza alla questione della volatilità. I dubbi e i timori sono più che comprensibili anche perchè nel corso degli ultimi mesi i prezzi delle criptovalute hanno registrato una profonda contrazione e parallelamente i volumi di trading sono andati a picco. 

Il sondaggio ha anche rivelato che mentre molti investitori preferiscono investire in modo diretto sulle criptovalute, ci sono tanti altri istituzionali che preferiscono puntare su altri strumenti di speculazione. I CFD fanno proprio parte di questa seconda categoria poichè permettono di scommettere sulle differenze di prezzo senza comprare fisicamente criptovalute.

Gli investitori retail che volessero investire in criptovalute attraverso strumenti derivati come i CFD, dovrebbero scegliere quei broker che offrono strumenti in grado di aiutare concretamente. Ad esempio il citato eToro permette di copiare i traders più bravi attraverso il Copy Trading (qui la guida). E’ possibile imparare ad usare questo strumento facendo pratica con il conto demo gratuito. 

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Tra gli altri prodotti di esposizione alle criptovalute usati dagli investitori istituzionali c’è anche il Grayscale Bitcoin Trust o GBTC che è offerto dalla piattaforma Grayscale. 

Crollo criptovalute: Bitcoin azzera i guadagni dell’anno

Il fatto che ben 7 investitori istituzionali su 10 abbiano confermato la loro intenzione di investire in criptovalute entro la fine è una notizia rassicurante soprattutto se si considera che il prezzo del crypto-asset più importante, il Bitcoin, proprio in questi giorni ha ufficialmente cancellato tutti i guadagni messi a segno nel corso del 2021.

Praticamente il Bitcoin è tornato allo stesso punto di inizio anno. In questo contgesto, però, gli HODler continuano ad accumulare criptovaluta e il loro comportamento conferma che le intenzioni dei 7 investitori istituzionali su 10 che hanno dichiarato di essere pronti ad investire in criptovalute entro la fine dell’anno non è campato in aria. Staremo a vedere!

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