Che fine ha fatto il Bitcoin? Contrariamente a quello che in tanti pensavano, la quotazione BTC non ha registrato alcun grande rimbalzo dopo il tracrollo della scorsa settimana ma è anzi rimasta sotto pressione per tutto il week-end. L’annuncio della Cina e degli Stati Uniti in merito all’imminente introduzione di restrizioni nella regolamentazione delle criptovalute, ha impedito al Bitcoin di correggere il tiro e tornare ad imboccare la strada del rialzo.
In particolare, è dagli Stati Uniti che è arrivata l’ultima batosta (in ordine di tempo) alle prospettive del Bitcoin. Il Tesoro Usa, infatti, ha reso noto di essere al lavoro per introdurre l’obbligo di segnalazione all’agenzia di riscossione americana (IRS), di tutte le transazioni in criptovaluta che hanno un valore di oltre 10 mila dollari.
Come hanno commentato alcuni analisti, è evidente che in questa fase tutto venga interpretato in modo negativo e ciò non fa altro che determinare un consolisamento del sentiment ribassista sull’intero settore.
Come avevamo già anticipato la scorsa settimana, sarebbe stato un grave errore pensare che tutto potesse esaurirsi nel giro di pochi giorni. Quanto avvenuto in queste ore ci ha dato ragione. Siamo sempre stati dell’avviso che piuttosto che prepararsi ad un rimbalzo, sarebbe stato più idoneo prendere una confidenza con una situazione caratterizzata da alta volatilità. Questo è quello che è effettivamente avvenuto negli ultimi giorni.
Come avevano previsto, il prezzo del Bitcoin è finito sulle montagne russe con violente accelerazioni al rialzo spesso seguite poi da repentini crolli. Una situazione di difficile gestione che richiede molta prudenza da parte degli investitori.
Mai come in una fase ad alta volatilità come quella che caratterizza il prezzo del Bitcoin in questo momento, è necessario mettere da parte i sogni dei bull ad oltranza ma anche gli scenari cupi di chi ritiene che l’era delle criptovalute sia arrivata alla fine.
Tra queste due posizioni c’è un giusto mezzo con il quale il mercato sarà costretto a fare i conti perlomeno nei prossimi giorni. Recenti ricerche dimostrano che le fasi di volatilità sono le più adatte per fare trading. Questo perchè quando un asset, come sta avvenendo adesso al Bitcoin, è sulle montagne russe, ci sono maggiori margini per trarre profitto ma anche maggiori rischi di perdita. Utilizzando un broker affidabile come ad esempio eToro (qui la recensione completa) è possibile gestire il rischi perdita grazie a molti strumenti di supporto come ad esempio il Copy Trading che permette di copiare dai traders migliori.
Trading CFD su Bitcoin: copia le strategie dei traders più bravi >>> clicca qui
Prezzo Bitcoin oggi: cosa sta succedendo
La settimana per il Bitcoin si è aperta all’insegna della volatilità. Questa mattina la più importante criptovaluta è salita a 36mila dollari dopo che nel corso del fine settimana era precipitata a 31700 dollari. Appena pochi giorni fa, molti analisti avevano messo la mano sul fuoco sul fatto che il muro dei 38mila dollari non avrebbe ceduto. E invece i fatti sono andati diversamente.
Ad ogni modo, l’aspetto più significativo è nelle variazioni di breve termine: nel giro di 10 giorni il valore del Bitcoin si è praticamente più che dimezzato.
La spirale ribassista ha scatenato i venditori facendo balzare alle stelle la speculazione. Nulla di strano perchè il Bitcoin e più in generale tutte le criptovalute, sono tra gli asset in assoluto più speculativi. Tra l’altro per investire al ribasso sul Bitcoin non è necessario essere dei grandi speculatori. Attraverso il CFD trading è possibile fare short trading sul BTC comodamente dal proprio pc. Scopri come fare attivando un account dimostrativo con il broker eToro.
Scopri qui eToro>>> account gratis e 100.000 euro virtuali per imparare a fare CFD trading sul Bitcoin
Cosa stanno facendo gli investitori istituzionali
La vera forza del Bitcoin negli ultimi mesi è stata la posizione degli investitori istituzionali. Se il prezzo del Bitcoin è volato alle stelle non è stato perchè la criptovaluta si è diffusa come metodo di pagamento ma solo perchè molti esponenti della finanza tradizionale hanno iniziato ad investire sul Bitcoin. L’esempio tipo è stato quello di Elon Musk, il patron di Tesla, che ha infiammato i compratori quando ha annunciato di aver comprato molti Bitcoin e di aver autorizzato i pagamenti in BTC delle sue Tesla.
Come è andata a finire oramai lo sanno tutti perchè nel momento in cui Musk ha comunicato al mondo lo stop all’acquisto delle Tesla in BTC, il valore della criptovaluta è andato a picco. Il numero uno di Tesla ha poi inviato messaggio molto contrastanti in merito alle sue nuove opinioni sul Bitcoin e questo non ha fatto altro che favorire la sfiducia dei trader.
Musk però rappresenta un mondo a se stante e allora diventa necessario chidersi cosa stanno facendo gli altri investitori istituzionali che hanno scelto di scommettere sul Bitcoin appena poche settimane fa. Secondo gli analisti di JP Morgan gli istituzionali stanno scaricando Bitcoin a favore dell’oro. In una nota ai clienti che è stata diffusa pochi giorni fa, l’analista di CIBC Stephanie Price ha affermarto che l’asset class continua ad essere altamente volatile con il “potenziale di significativi movimenti di prezzo derivanti da un singolo tweet o commento pubblico“.
Noi di Borsa Inside, appena pochi giorni fa, avevamo evidenziato la necessità di prendere in considerazione la possibilità di comprare oro per difendersi dal crollo del Bitcoin. Tra l’altro, scegliendo proprio il broker eToro, è possibile investire attraverso i CFD sia sul prezzo dell’oro che sul cross BTCUSD da una sola piattaforma.
>>>Investi in oro e criptovaluta con i CFD da una sola piattaforma: apri un conto demo eToro, è gratis>>>clicca qui
Molto più spietato dell’analista di CIBC è stato il commento di Deutsche Bank. Secondo gli esperti della banca d’affari tedesca, il Bitcoin, nel giro di pochissimi giorni, è passato da trandy a pacchiano.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
Migliori Piattaforme di Trading
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.