I Bitcoin entrano ufficialmente nei fondi di investimento. Sarà il colosso bancario Usa, Morgan Stanley, la prima banca d’affari al mondo ad offrire ai suoi clienti la possibilità di investire in fondi che detengono anche Bitcoin. E’ questa una svolta storica che potrebbe spingere anche altre banche a lanciare strumenti simili. La decisione di Morgan Stanley di fatto implica il riconoscimento istituzionale del Bitcoin.

Non è quindi da escludere che dietro all’ultimo rally del valore del BTC ci possano essere proprio le novità sulle intenzioni della banca d’affari Usa.

Il prezzo del Bitcoin questa mattina si aggira in area 59mila dollari, in forte rialzo rispetto a ieri. Le possibilità che il valore della criptovaluta possa arrivare a nuovi record sono alte.

Chi è solito investire in crypto-asset lo sa bene: ogni qualvolta una banca o comunque una società finanziaria entra nel mondo delle criptovalute, il valore del BTC registra immediatamente un apprezzamento. 

E’ proprio perchè il numero di soggetti istituzionali che riconoscono il Bitcoin è in continua crescita, che ti consigliamo di imparare ad investire in criptovalute. Per speculare sui prezzi degli asset digitali non è necessario acquistarli fisicamente. Attraverso il CFD Trading, infatti, puoi speculare sul valore del Bitcoin e delle altre criptovalute. Impara subito ad operare sfruttando il conto demo gratuito che broker autorizzati come eToro (qui la recensione) ti mettono a disposizione. 

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Fondi Bitcoin Morgan Stanley come funzionano

A anticipare l’intenzione di Morgan Stanley di offrire ai suoi clienti l’accesso a fondi in Bitcoin è stata la CNBC. Secondo questa fonte il colosso bancario Usa avrebbe intenzione di lanciare ben 3 fondi che detengono BTC. 

La decisione sarebbe frutto della richiesta degli stessi clienti della banca. Per adesso la possibilità di investire in Bitcoin con i fondi sarebbe riservata solo ai clienti più ricchi che hanno almeno 2 milioni di dollari in gestione e che sono in grado di mostrare una certa tolleranza ai rischi più aggressivi.

Secondo la CNBC le società di investimento necessitano di almeno 5 milioni di depositi bancari per potersi qualificare. Morgan Stanley starebbe limitando gli investimenti in bitcoin fino al 2,5 per cento del patrimonio netto totale.

Dei tre fondi che detengono Bitcoin, due provengono dalla nota società Galaxy Digital fondata da Mike Novogratz. Il terzo fondo, invece, dovrebbe essere frutto di una partnership tra Fs Investments e la società di bitcoin Nydig.

Per investire nel fondo Galaxy Bitcoin Fund lp e nel fondo Fs NYDIG Select Fund è necessario un investimento minimo pari ad almeno 25 milioni di dollari mentre per entrare nel fondo Galaxy Institutional Bitcoin Fund Lp l’investimento minimo richiesto è di 5 milioni di dollari.

In base alle anticipazioni, i clienti potrebbero effettuare investimenti già a partire dal prossimo mese, non appena i consulenti finanziari della banca avranno terminato i corsi di formazione relativi ai nuovi fondi di investimento in Bitcoin

Ciome avrai certamente notato l’ammontare dell’investimento minimo richiesto è enorme e non è alla portata di tutti. Morgan Stanley, del resto, non ha fatto mistero del fatto che la possibilità di investire in Bitcoin con i fondi è per ora rivolta solo ad investitori ricchi non certo ai clienti retail. 

Questi ultimi, comunque, possono investire in criptovalute attraverso i CFD. Il broker che abbiamo citato in precedenza, eToro può essere usato anche da investitori che sono alle prime armi e che vogliono speculare sul rialzo del valore del Bitcoin. Questo grazie allo strumento di Copy Trading che consente di copiare dai traders più bravi. Basta cercare i migliori trader esperti in Bitcoin e replicare le loro posizione. E il bello sai quale è? Che puoi provare il social trading in modalità demo. 

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Altre banche permetteranno di investire in fondi che detengono Bitcoin?

Dinanzi alla mossa di Morgan Stanley c’è da attendersi che altre banche possano aprire a servizi simili? Ad oggi le divisioni di gestione patrimoniale di Goldman Sachs, JPMorgan Chase e Bank of America non offrono investimenti in bitcoin ai loro clienti. Tuttavia all’inizio di marzo JP Morgan ha depositato documenti relativi a un nuovo fondo che è legato ad un paniere di azioni a loro volta legate alle criptovalute.

Tra le azioni di questo fondo ci sono quelle di MicroStrategy, una società di software che ha Bitcoin nel suo bilancio. Secondo alcuni esperti di criptovalute, il fondo proposto da JP Morgan sfrutterebbe solo il nome e la fama del Bitcoin non essendo legato in alcun modo diretto alle criptovalute. Per molti esperti il fondo in Bitcoin di JP Morgan sarebbe ingannevole

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