Il prezzo del Bitcoin non è più brillante come fino ad alcune settimane fa. L’impressione è che dopo l’inversione avviata in scia alle parole della Yellen, il valore del Bitcoin abbia perso smalto non riuscendo più a salire con convinzione sopra i 50 mila dollari. In questo contesto, analisti e trader pessimisti sono ritornati alla carica con tutti i loro dubbi.
Non c’è quindi nulla di cui meravigliarsi se in questi giorni ricerche come “Bitcoin è una bolla” o “Bitcoin crollerà” sono tornate ad imperversare.
Oggettivamente parlare di bolla con un Bitcoin che comunque si mantiene in area 50 mila dollari, nettamente sopra ai valori di un anno orsono, fa quasi sorridere. Molto più realistico è ammettere che il valore del BTC era cresciuto troppo per poter proseguire con lo stesso trend di due settimane fa e che quindi un ritracciamento era praticamente inevitabile.
A provare a tranquillizzare gli investitori sono stati gli analisti di Goldman Sachs i quali non sono mai stati nè mai saranno degli ultrà delle criptovalute avendo sempre mantenuto una posizione moderata sul settore.
Bitcoin bolla? Assolutamente no per Goldman Sachs
Secondo gli analisti di Goldman Sachs mani molto forti stanno sostenento la quotazione del Bitcoin e quindi pensare che il BTC sia una bolla è del tutto inappropriato. Questa opinione è un chiaro invito ad avere fiducia nelle settore delle valute virtuali. Strategicamente la posizione di Goldman Sachs può essere sfruttata per comprare Bitcoin ma anche per investire su BTCUSD attraverso i CFD. A tal riguardo ricordiamo che scegliendo un broker autorizzato come eToro (leggi qui la recensione completa) avrai subito 100 mila euro per fare pratica senza rischi.
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Tornando al tema del post, la banca d’affari proprio in questi giorni sta ricevendo una forte domanda di asset digitali proprio mentre è al lavoro per riavviare il suo trading desk di criptovalute.
Da un recente sondaggio condotto della banca su quasi 300 clienti, è emerso che il 40 per cento degli intervistati possiede un’esposizione alle criptovalute. Secondo Matt McDermott, capo globale delle attività digitali alla divisione Global Markets di Goldman Sachs, l’attuale situazione non ha nulla a che spartire con la bolla Bitcoin del 2017 poichè oggi è presente una forte domanda da partre degli istituzionali che 4 anni fa non c’era.
Sempre secondo il sondaggio, il 76 per cento degli intervistati ritiene che Bitcoin possa chiudere il 2021 in un range di prezzo compreso tra 40.000 e 100.000 dollari mentre il 22 per cento del campione è convinto che le quotazioni possano arrivare ad oltre 100 mila dollari. Per saperne di più sulle stime, rimandiamo alla lettura del post sulle previsioni Bitcoin 2021.
L’esperto ha però messo in guardia le banche statunitensi dal rischio che essi si possano ritrovare, prima o poi, ad affrontare regole più strette per quello che riguarda le criptovalute.
Ad ogni modo, nell’attuale fase i token digitali e la tecnologia blockchain guadagnano interesse tra gli investitori istituzionali e gli operatori più tradizionali. Derivati e nuovi prodotti d’investimento hanno reso più semplice l’accesso al mercato delle criptovalute.
Un esempio in tal senso è il CFD Trading. Il Trading attraverso i Contratti per Differenza è uno dei modi maggiormente alla portata di tutti per investire in criptovalute. Questo successo è dovuto anche al fatto che alcuni broker come ad esempio eToro, permettono non solo di fare trading sul Bitcoin ma anche di copiare le strategie dei trader più bravi grazie al Copy Trading (qui la guida operativa).
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Tornando alle parole di McDermott, la Blockchain oggi propone una serie molto diversificata di opportunità per tutta l’industria finanziaria. Goldman Sachs è consapevole di tutto questo e proprio per questo motivo ha sviluppato tutta una serie di progetti che sono in corso di esecuzione. “vediamo questo come un momento tremendamente eccitante per esplorare il potenziale di quella tecnologia” ha concluso l’analista della banca d’affari Usa.
Bitcoin rischia bolla? I trader sono preoccupati
Se Goldman Sachs tranquillizza gli investitori e afferma che il Bitcoin non una bolla, molti trader sembrano pensarla diversamente. Per farsi un’idea del sentiment è sufficiente andare a leggere quello che si dice nei forum. Alcuni investitori pongono l’accento sul fatto che il settore stia iniziando ad avere troppa pubblicità. Questa dinamica, affermano gli scettici, potrebbe essere il preludio ad un deciso cambio di rotta.
Alcuni trader parlano di bull trup ossia trappola del Toro. Si tratta di un segnale operativo che lascia presagire una possibile inversione rialzista della tendenza del mercato ma senza che ciò poi si verifichi. Insomma il Bitcoin starebbe ingannando gli investitori e il trend al rialzo sarebbe in realtà oramai in esaurimento. Sarà davvero così?
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