Su come è meglio investire tra Bitcoin e azioni Tesla? Nella giornata di ieri entrambi gli asset si sono mossi al rialzo. Il prezzo del Bitcoin ha registrato una progressione in area 51 mila dollari mentre il valore delle azioni Tesla è cresciuto del 6 per cento. Un quadro molto edificante non c’è che dire eppure la fase rialzista che entrambi gli asset attraversano non convince tutte gli investitori.
Spesso si tende a dare ampio risalto ai tanti esperti che hanno opinioni molto positive sui due asset. Oggi è di moda ritenere che Bitcoin sia il futuro e che le azioni Tesla, nonostante siano del tutto sganciate dai fondamentali societari, continueranno a crescere sempre di più. Nonostante questa vulgata comune oramai imperante, c’è chi resta prudente sia sul Bitcoin che sulle prospettive delle azioni Tesla.
E’ questo il caso di Charlie Munger. Questo nome agli investitori italiani può dire poco eppure stiamo parlando del partner di investimento di Warren Buffett al fondo Berkshire Hathaway. Il nome di Munger, quindi, è certamente di quelli pesanti. Ebbene cosa pensa il partner di Buffett su Bitcoin e azioni Tesla? Quale è il suo giudizio? Agli integralisti del settore potrebbe dispiacare ma questo signore non mostra particolare entusiasmo per i due asset.
Una posizione controcorrente visto che oggi tanti trader retail scelgono di investire al rialzo sia su Tesla che su Bitcoin. Per farlo operano con i broker CFD come ad esempio eToro che forniscono piattaforme molte evolute per investire con i Contratti per Differenza e consentono di fare prima pratica con la demo gratuita.
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In una intervista rilasciata nel corso della riunione annuale degli azionisti del Daily Journal, al partner dell’oracolo di Omaha è stato chiesto se è più folle un Bitcoin a 50.000 dollari oppure un prezzo delle azioni Tesla che riflette un valore aziendale di 1 trilione di dollari con una base base completamente diluita.
Dinanzi a questo interrogativo Munger ha dichiarato di avere le stesse perplessità avute a suo tempo da Samuel Johnson quando, dinanzi ad una domanda molto simile, rispose dichiarando di “non poter decidere l’ordine di priorità tra una patatina e un pidocchio“. Davanti alla scelta tra azioni Tesla e Bitcoin, il partner di Buffett ha affermato di trovarsi nella stessa posizione a suo tempo avuta da Samuel Johnson: non sapere cosa sia peggio.
Riferendosi al solo Bitcoin, Munger ha poi aggiunto che il BTC gli fa tornare in mente quello che affermava Oscar Wilde sulla caccia alla volpe quando diceva che era la “ricerca dell’indicibile da parte dell’indicibile“.
Il partner di Warren Buffett è stato poi interpellato a proposito di quella che, secondo lui, può essere considerata la più grande minaccia per le banche. A domanda se è più pericoloso il Bitcoin o i portafogli digitali come Apple Pay e Square, l’esperto ha affermato di non “sapere quale sia il futuro delle banche” e di non avere idea di come i sistemi di pagamento evolveranno.
Tuttavia Munger ha anche detto di non ritenere che Bitcoin sia destinato a diventare il mezzo di scambio del mondo. Questo perchè la criptovaluta è troppo volatile per poter essere usata come mezzo di scambio e si configura come una specie di sostituto artificiale dell’oro (qui la demo eToro per investire su oro e Bitcoin).
E allora tra oro e Bitcoin su cosa è meglio investire? Divertente la risposta data dal partner di Buffett a questo interrogativo: “Poiché non compro mai oro, non compro mai Bitcoin“.
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