Il prezzo del Dogecoin è tornato a salire. Dopo alcuni giorni di tregua (pochi per la verità) i compratori sono tornati ad imporre la propria legge sulla criptovaluta-meme dimostrando, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la forza dei social trader organizzati su Reddit non è scalfita e che Doge ben si presta alla loro offesiva tesa a screditare i meccanismi della finanza tradizionale.
Mentre è in corso la redazione del post, il prezzo di Dogecoin registra un rialzo del 3 per cento circa attestandosi in area 0,07 dollari contro gli 0,050 dollari della fine della scorsa settimana. Grazie al balzo in avanti è migliorata la performance del crypto-asset su base settimanale. Rispetto ad un mese fa, infatti, i prezzi segnano una progressione dell’80 cento. Ancora più impressionante è il rally relativo all’ultimo all’anno che evidenzia una progressione del 1.400 per cento. Grazie a questa performance, la capitalizzazione di mercato del Dogecoin è salita a quota 10 miliardi di dollari, davvero niente male per una cripto nata per gioco.
L’andamento su base annua è la dimostrazione che l’apprezzamento di Doge si è costruito lentamente nel corso degli ultimi mesi ma è allo stesso tempo innegabile che la “fama” del Dogecoin si sia consolidata grazie alla manovra della Reddit Army.
Tra l’altro il nuovo rally di Dogecoin ha anche impattato positivamente sull’andamento delle criptovalute a maggiore capitalizzazione. Nuovi rialzi, infatti, hanno interessato il Bitcoin (ne parliamo in questo post) mentre il prezzo di Ethereum è arrivato ai massimi storici grazie al lancio del primo Future ETH sul CME.
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Valore Dogecoin: perchè è tornato a salire?
Come si spiega il ritorno massiccio degli acquisti su Dogecoin? E’ plausibile che dietro al rally ci possano essere i social trader. La cronaca degli ultimi giorni, però, dimostra che essi scendono in campo in modo coordinato solo nel momento in cui arrivano dei chiari segnali a farlo.
Nei giorni scorsi erano stati dei Tweet di Elon Musk a fomentare i piccoli trader. E oggi cosa è successo? Ebbene anche in questa circostanza dietro al rally di Dogecoin c’è sempre il solito patron di Tesla. Nessuna novità anche in merito al mezzo scelto per lanciare il segnale che ancora una volta è Twitter.
Qualcuno inizia ad intravedere dietro questi segnali social inviati da Musk, il tentativo del manager di mettere le mani sulla sterminata platea dei piccoli trader organizzati su Reddit. Per altri commentatori quello di Musk sarebbe definito in altri tempi ma soprattutto in altri contesti come insider trading.
Senza entrare nel merito di questo polemiche, noi di Borsa Inside ci limitiamo a riportare i fatti. E la cronaca dice che il prezzo di Dogecoin si è infiammato di nuovo non appena Musk ha iniziato a pubblicare post sul Dogecoin.
L’ultimo post pubblicato dal patron di Tesla sul Dogecoin riporta la data del 10 febbraio 2021. Nel nuovo Tweet si può leggere: “Ho comprato un po’ di Dogecoin per Lil X, così può essere un bimbo Hodler“. Il post fa riferimento allo slang attuale nel settore criptovalute. In particolare la parola Hodler fa riferimento a tutte quielle persone che mantengono la loro posizione sull’asset digitale nonostante la forte volatilità che caratterizza da sempre il settore (ne sanno qualcosa i traders che sono soliti investire in crypto-asset) attraverso i CFD.
Bought some Dogecoin for lil X, so he can be a toddler hodler
— Elon Musk (@elonmusk) February 10, 2021
Quanto visto oggi ricorda quello che è avvenuto nei giorni scorsi quando una serie di Tweet a dir poco entusiasti procovarono il rally di Doge.
Primo post della nuova serie Tweet rialzisti, riporta semplicemente il verso di una canzone: “Chi ha fatto uscire il Doge?“. Poco dopo è arrivato il secondo Tweet che, replicando una strategia oramai consolidata, è ancora più escplicito. Il nuovo post riprende un vecchio Tweet del 6 febbraio in cui vi era scritto: “futura valuta del pianeta” e ci aggiunge il pensiero “la gente ha parlato”.
Ma a fomentare gli investitori è stato il terzo Tweet della nuova serie. Il post contiene semplicemente un video alla fine del quale è possibile vedere lo Shiba Inu, mascotte del Dogecoin, salire verso la luna a bordo di un’astranave. Un’immagine chiara su quello che potrebbe essere il destino della criptovaluta-meme.
Ð is for Ðogecoin! Instructional video.https://t.co/UEEocOfcTb
— Elon Musk (@elonmusk) February 8, 2021
Quanto avvenuto con gli ultimi Tweet, ricorda molto da vicino quello che è verificato alla fine della scorsa settimana. Anche allora il valore di Doge era salito dopo che Musk aveva semplicemente twittato sul suo profilo la parola Doge accompagnandola con l’immagine di un razzo diretto sulla Luna.
Pochi minuti dopo, a dimostrazione della volontà di essere ancora più espliciti, era po arrivato un nuovo messaggio: “nessun alto, nessun basso ma solo Doge!“.
E siccome il patron di Tesla ha abituato gli investori alla regola del “non c’è due senza tre” allora ecco il terzo messaggio se vogliamo ancora più chiaro: una sua immagine con in mano il cane mascotte di Dogecoin, il tutto ambientato in una nota scena de Il Re Leone e accompagnato dalla frase prego.
Poichè questo terzo Tweet merita davvero, lo riproponiamo in basso.
ur welcome pic.twitter.com/e2KF57KLxb
— Elon Musk (@elonmusk) February 4, 2021
Cosa si deduce da questa immagine? Che Musk è soddisfatto dell’impatto che le sue dichiarazioni su Dogecoin sono in grado di generare sul prezzo della criptovaluta-meme.
Per la comunità dei crypto-trader social questo è un valido motivo per comprare Dogecoin. Come procedere quindi? Il modo più semplice è iscriversi al sito Binance, uno dei più importanti exchange di criptovalute. Doge è presente su Binance.
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Per la cronaca, oggi la cripto-meme è la decima crittografia più importante del mondo. Da notare che nella notte tra domenica e lunedì, Doge si è spinta addirittura fino all’ottavo posto per poi ripiegare.
Domanda: è normale tutto questo? Ha senso che una criptovaluta nata per gioco e definita da tutti un meme possa aver raggiunto un traguardo simile?
Secondo Billy Markus, che non è una persona qualunque ma è il fondatore stesso di Dogecoin, “l’idea che il Dogecoin valga 8 centesimi è la stessa di GameStop che vale 325 dollari” ovvero “non ha senso”. Queste le parole che il manager ha usato in una intervista rilasciata al Wall Street Journal.
Da queste parole si deduce solo una cosa: il circolo vizioso tra i Tweet di Elon Musk e il rally di una criptovaluta farlocca come Doge rischia di creare bolle che potrebbero fare molto male a chi non esce in tempo.
Perchè crediamo questo? Semplicemente perchè siamo consapevoli che Dogecoin non sia Bitcoin (anche se qualcuno può essere portato a pensarlo). Infatti Doge non è soggetto ad alcun limiti per quello che riguarda la sua disponibilità. Mentre il Bitcoin è scarso avendo una fornitura fissa di 21 milioni di monete, delle quali tante non sono state ancora create, il Dogecoin ha attualmente una fornitura di 100 miliardi di monete a cui se ne aggiungono altri 5 miliardi ogni anno.
Quindi da una parte abbiamo una criptovaluta limitata che proprio da questa caratteristica trae la sua forza (qui il sito ufficiale eToro per investire in BTC), mentre dall’altro c’è uno scherzo che la scarsità non sa neppure cosa sia. Ovviamente la partecipare caratteristica di Doge, rende questa criptovaluta molto più vulnerabile alla speculazione rispetto alle crypto tradizionali. E con questo abbiamo detto tanto.
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