Non c’è asset in grado di dividere gli analisti come il Bitcoin. Nel giorno in cui i prezzi della valuta virtuale più importante registrano un ulteriore ribasso scivolando sotto i 32 mila dollari, due nomi pesanti del mondo crypto si sono divisi in merito a quelle che sono le prospettive di breve termine che potrebbero attendere il BTC.

Da un lato abbiamo il professore di Harvard Kenneth Rogoff secondo il quale la bolla Bitcoin sarebbero pronta ad esplodere mentre dall’altro abbiamo l’aggregatore di dati Glassnode che invece propende per lo scenario diametralmente opposto: la quotazione Bitcoin è destinata a ripartire poichè il periodo di correzione è giunto al termine. 

E’ dinanzi a situazioni come questa che gli investitori che hanno in portafoglio Bitcoin non possono che sentirsi smarriti. Cosa fare se un professore di Harvard paventa il rischio di un’esplosione del Bitcoin mentre un aggregatore di dati prospetta la fine della fase ribassista e il ritorno del rally? A chi dare ragione? Su Borsa Inside siamo soliti dare spazio a tutti i punti di vista quando si parla di Bitcoin e criptovalute poichè siamo convinti che il modo migliore per capire come investire, ossia se puntare su un rialzo o su un ribasso dei valori, sia avere a disposizione quanti più dati possibile. Per questo motivo nei prossimi paragrafi esamineremo entrambe le prospettive. A prescindere da quale sia la stima ritenuta più veritiera, consigliamo sempre di approcciarsi con prudenza al mondo delle criptovalute. Quindi, soprattutto se si è alle prime armi, meglio evitare di comprare Bitcoin in senso fisico e preferire investimenti con strumenti derivati come i CFD. Tra l’altro i migliori broker Forex e CFD, come ad esempio eToro (leggi qui la recensione) ti offrono la demo gratuita per imparare a fare pratica senza rischi. 

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Prezzo Bitcoin scoppierà davvero?

In una recente intervista a Bloomberg, il docente di Harvard Kenneth Rogoff ha affermato che il Bitcoin ha un valore solo perchè la gente pensa che lo abbia e proprio questo meccanismo ha creato una bolla che, a questo punto, potrebbe presto esplodere. Secondo il professore, inoltre, si può immaginare l’utilizzo del Bitcoin in stati falliti. La criptovaluta inoltre potrebbe avere una certa utilità in un futuro discopico ma tuttavia è inverosimile pensare che i governi possano permettere transazioni anonime su larga scala.

La prospettiva di Kenneth Rogoff è molto chiara: i governi non permetteranno alle criptovalute di importi e per forza di cose sarà varata una forte regolamentazione. Il governo, quindi, vincerà e a quel punto la bolla Bitcoin non potrà che scoppiare. 

Pur essendo consapevole che una eventuale regolamentazione del Bitcoin potrebbero far crollare il prezzo di tutti i crypto-asset, Rogoff è convinto che lo scopo dei governi non sia quello. Secondo il professore obiettivo delle autorità è creare regole di informazione comuni. Del resto non va dimenticato che Bitcoin non è utilizzato in modo così ampio e che anche l’attuale forte appeal che la criptovaluta sembra avere verso gli istituzionali potrebbe non durare così a lungo. 

Condividi la prospettiva di Rogoff? Se la risposta è affermativa allora puoi sfruttarla per fare trading su BTC attraverso i CFD. Per imparare ad operare utilizza la demo eToro: è gratis. Il famoso broker di social trading è scelto da milioni di investitori in tutto il mondo poichè consente di copiare le strategie dei trader migliori grazie al Copy Trading. 

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Prezzo Bitcoin verso ripartenza: fase ribassista è alla fine

L’aggregatore di dati sulle criptovalute Glassnode la pensa in modo completamente diverso rispetto a Rogoff in merito alle prospettive del Bitcoin. 

Secondo questo strumento la fase di correzione del Bitcoin sarebbe alla fine e il prezzo della criptovaluta è quindi pronto a crescere. L’aggregatore ha evidenziato come lo adjusted Spent Output Profit Ratio (aSOPR) di Bitcoin prospetti che in caso di ulteriore contrazione del valore del BTC, molti trader possano restare in rosso. Nonostante questa stima suggerisca che molti investitori in questo momento siano in profitto, Glassnode fornisce un’interpretazione rialzista a questa situazione.

Infatti per vedere scendere l’indice aSOPR scendere, gli investitori dovrebbero essere disposti a vendere in perdita ma questo, alla luce dell’attuale conformazione dei mercato, è improbabile. 

Tecnicamente lo aSOPR evidenzia quante monete sono in profitto alla luce di quando essere sono state spostate sulla chain. Trattandosi di un parametro on-chain, i movimenti del BTC sugli exchange centralizzati non rientrano nel conteggio.

L’indicatore aSOPR oscilla di norma attorno al valore 1 ma, a causa del rally dell’ultimo periodo è arrivato a 1,15. 

Proprio analizzando l’aSOPR, Glassnode ritiene che la fase di correzione del Bitcoin sia arrivata alla fine. Questo sta a significare che è consigliabile tornare ad investire al rialzo sul BTC. Per farlo puoi usare i Contratti per Differenza partendo dalla pratica con il conto demo eToro. 

Tecnicamente dal picco di 42 mila dollari, il Bitcoin è precipitato fino a al minimo di 29 mila dollari per poi salire. La forbice tra il picco massimo e quello minimo è del 31 per cento e proprio tali dimejnsioni potrebbero in effetti suggerire che sia imminente un ritorno dei compratori. 

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