migliori criptovalute

Quali saranno le migliori criptovalute da comprare nel 2023? L’anno che si appena chiuso è stato pesantissimo per tutto il settore degli asset digitali. Tanti avvenimenti, la maggior parte dei quali profondamente avversi, hanno determinato il crollo della market cap di tutte le criptovalute più importanti. Dopo i fasti del 2021, quindi, per il settore è arrivata la resa dei conti.

In questo articolo metteremo a fuoco quelli che sono stati gli avvenimenti più importanti che hanno interessato le criptovalute nel 2022 e inoltre forniremo delle indicazioni sul nuovo anno. Il tema core del post sono quindi le previsioni criptovalute 2023. Ancora prima di scendere nello specifico ci preme evidenziare che le stime contenute in questo post sono aggiornate ad inizio anno e tengono quindi conto delle analisi più recenti.

Siamo consapevoli che sul web siano ancora molto diffusi articoli che vedono Bitcoin a oltre 100 mila dollari nel 2023 ma siamo convinti che queste previsioni siano oramai del tutto inverosimili. Poco probabili sono anche quelle previsioni che parlano di boom delle criptovalute emergenti quando questo sotto settore è invece in ridimensionamento.

Leggi anche: Quali criptovalute comprare nel 2023 >>

Ciò promesso, cosa puoi trovare in questa guida che abbiamo aggiornato a inizio 2023? Ecco in sintesi i temi caldi:

  • previsioni reali sulle criptovalute 2023 (basta utopie su Bitcoin a 1 milione di dollari)
  • quali crypto esploderanno nel 2023
  • quale sarà la prossima criptovaluta del futuro (emergenti)
  • quali sono le criptovalute da comprare nel 2023

Domanda a questo punto inevitabile: ma se il settore non se la passa più così bene come un anno fa, ha senso parlare di migliori criptovalute da comprare? Assolutamente si. Coloro i quali appena un anno fa parlavano di Bitcoin a 1 milione di dollari entro fine anno, sono gli stessi che adesso hanno un approccio totalmente pessimistico sul settore.

Noi non abbiamo mai creduto a previsioni messianiche sulle criptovalute e oggi riteniamo che, grazie proprio alla fase ribassista, ci sono finalmente le condizioni per una scrematura del settore. Alcuni crypto-asset non avranno futuro ma altri conosceranno una crescente diffusione che, sul lungo termine, non può non essere da sostegno ai prezzi.

Ciò significa che l’attuale fase ribassista del mercato può esser sfruttata per individuare le migliori criptovalute (le previsioni 2023 servono anche a questo) e comprarle a prezzi a sconto in vista di un possibile rialzo.

Per operare seguendo questa strategia ci sono tantissime soluzioni. Noi consigliamo il broker multifunzionale eToro (leggi qui la recensione completa) poichè esso permette di fare trading a 360 gradi sugli asset digitali. In più, scegliendo di operare con i CFD, è possibile anche avere il conto demo gratuito.

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Criptovalute previsioni 2023: la situazione di partenza

Punto di partenza per poter affrontare l’argomento criptovalute da comprare nel 2023 è l’eredità lasciata dall’anno precedente. Il 2022, come abbiamo già accennato, è stato un anno pesantissimo per tutto il settore degli asset digitali.

Il boom dell’inflazione e la conseguente decisione delle banche centrali (FED in testa) di alzare i tassi di interesse, hanno determinato una vera e propria fuga dagli asset più rischiosi. Le borse sono crollate e alle criptovalute è andata anche peggio. Il settore si è ritrovato dinanzi ad una situazione inedita nella sua tragicità. Ribassi diffusi e prolungati nel corso del tempo hanno messo a dura prova le società dell’indotto prima e poi gli stessi exchange. Risultato è stato una sorta di perverso circolo vizioso che ha avuto come effetto un ulteriore ribasso delle valutazioni.

Per meglio inquadrare la situazione di partenza, abbiamo pensato di dividere il 2022 in quattro trimestri citando i principali eventi avvenuti in ognuno di essi:

  • Primo trimestre 2022: le prime settimane del 2022 non sono state affatto negative anzi su tutti gli asset digitali è proseguito il trend al rialzo che si era già imposto nei mesi precedenti. I rialzi di gennaio 2022 sono stati gli ultimi prima della grande tempesta. Già a febbraio si sono sono viste le prime avvisaglie del cambio di passo che poi sono maturate nei mesi successivi.
  • Secondo trimestre 2022: le banche centrali hanno iniziato ad alzare i tassi di riferimento (la FED prima della BCE). Se nei mesi precedenti le politiche ultra-espansive delle banche centrali avevano generato una massa immensa di liquidità che non aveva fatto altro che fomentare la propensione al rischio, a partire dal secondo trimestre, la liquidità cala, la propensione al rischio crolla ed è quindi fuga dagli asset digitali. In questo contesto sono iniziati i primi problemi per le società del settore che erano del tutto impreparate per gestire il cambio di rotta della FED. Il primo a fare le spese di questa situazione è stato l’ecosistema di Terra che è crollato generando panico su tutto il settore. Da lì in poi i casi di bancarotta sono aumentati determinando ancora più paura anche perchè nel frattempo non c’è stato alcun segnale di ripresa tra i crypto-asset.
  • Terzo trimestre 2022: momento della tregua. In estate sono arrivati i primi segnali di distensione dall’economia americana. L’inflazione, sia pure su livelli altissimi, ha dato l’impressione di essere vicina ai massimi. In questo contesto le criptovalute si sono leggermente riprese. Nel periodo compreso tra luglio e metà agosto, il prezzo del Bitcoin si è portato da 19mila dollari a 25mila dollari anche grazie all’attesa per il merge di Ethereum fissato per settembre. L’illusione di essere dinanzi ad una vera e propria ripresa, è cessata nelle ultime settimane di agosto quando BTC è tornato sottopressione riportandosi sotto i 20mila dollari.
  • Quarto trimestre 2022: dopo un mese di ottobre fiducioso, a novembre una nuova tempesta di è abbattuta sul settore delle criptovalute. La crisi prima e poi il fallimento di FTX hanno determinato una nuova ondata ribassista che ha coinvolto praticamente tutti gli asset digitali. Bitcoin è sceso a 15.000 dollari per poi attestarsi tra i 16 e i 17 mila a fine anno.

L’eredità di fine 2022 è terribile con le valutazioni di tutte le criptovalute su livelli lontanissimi dai massimi ma soprattutto con un persistente clima di sfiducia che è favorito dal contesto generale.

Come dicevamo prima, in questa situazione è diventato fondamentale essere selettivi e quindi saper scegliere le migliori criptovalute su cui investire nel 2023. 

Criptovalute previsioni 2023: tendenze e possibili mega-trend dell’anno

Inutile farsi illusioni. L’eredità del 2022 è troppo pesante per poter pensare che essa non condizioni anche il nuovo. Quello che bisogna capire è se ci sarà un semplice condizionamento oppure se essa alla fine non sia destinata ad essere una zavorra.

Guardare in faccia la realtà significa riconoscere che anche nel nuovo anno il sentiment continuerà ad essere condizionato dai fardelli dell’anno scorso e quindi rally dell’inflazione, politiche monetarie delle banche centrali e tensione geopolitica. Non sono ma questi problemi noti se ne potrebbe aggiungere uno nuovo di cui si parla da poco: la recessione.

Secondo molti analisti, inoltre, a causa della profonda interconnessine tra le varie cripto-compagnie, lo stesso effetto domino (evidentissimo con il crollo di Terra, è destinato a proseguire).

Tra i temi caldi del 2023 ci potrebbe essere quello delle regole. I paesi che fino ad adesso non hanno regolamentato le criptovalute potrebbero iniziare a farlo proprio il prossimo anno soprattutto se la crisi dovesse proseguire. Del resto viene oramai percepita come reale la minaccia di un contagio dal settore degli asset digitali e quello della finanza tradizionale e quindi le regole sono più che mai necessarie.

Sempre restando sui mega-trend del 2023 non è da escludere che possano esserci anche importanti sviluppi in merito alla questione delle valute digitali delle banche centrali (CBDC), a cui molti paesi stanno oramai lavorando da tempo. Se sul mercato dovessero arrivare varie CBDC, la reazione delle crypto-tradizionali sarebbe tutta da decifrare.

Vogliamo concludere questo paragrafo dedicato alle previsioni criptovalute 2023 con una iniezione di fiducia. Vero è che nell’anno che si è appena chiuso molti investitori istituzionali sono scappati dal mercato crypto, tuttavia in tanti hanno deciso di estendere i loro servizi nel cripto-spazio attivando molte partnership strategiche in tal senso. Ebbene non è da escludere che nel 2023 le azioni di queste società possano riportare liquidità nel monto delle criptovalute se le condizioni macro dovessero dare una mano.

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Nuove Criptovalute in uscita nel 2023

Poichè l’obiettivo di questa guida è quello di fornire spunti continui ai trader, abbiamo ritenuto opportuno integrare il contenuto con un paragrafo dedicato alle nuove criptovalute in uscita nel 2023. Stando ai dati di CoinMarketCap, attualmente ci sono circa 17.000 criptovalute in circolazione. Una massa così enorme, nonostante il deterioramento del settore, rende sempre più complicato effettuare un procedimento di selezione.

Allo stesso tempo anche sapere quali saranno le migliori criptovalute in uscita nel 2023 è molto difficile. Premesso questo, però, ci sono alcuni elementi che è consigliabile tenere in debita considerazione quando di è alle prese con l’esame delle nuove criptovalute in uscita nel corso dell’anno. Tali variabili sono: 

  • Il concept alla base del progetto 
  • Il sentiment nel momento di lancio della criptovaluta
  • Il protocollo
  • L’algoritmo di consenso
  • Chi c’è dietro alla criptovaluta (team di sviluppatori)
  • Presenza di una comunità di supporto articolata e organizzata su Twitter, Telegram, etc

Rischi delle nuove criptovalute

Le nuove criptovalute possono rivelarsi un grande affare ma, al tempo stesso, possono trasformarsi anche in un boomerang. La cronaca degli scorsi anni è piena zeppa di nuovi progetti crypto che dovevano fare faville e che poi si sono trasformati in un fallimento. Prima di investire sulle nuove criptovalute è consigliabile tenere in considerazione questi fattori: 

  • assenza di regolamentazione
  • non c’è garanzia di successo
  • il token potrebbe subire dei ribassi.

E’ tenendo conto di questi elementi, che si può quindi procedere all’acquisto di una nuova criptovaluta a basso costo nella speranza di riuscire ad ottenere rendimenti interessanti nel medio termine. 

Per comprare le nuove criptovalute, il nostro consiglio è di usare exchange specializzati nel settore come ad esempio Binance. Questa piattaforma mette a disposizione tantissimi strumenti per la compravendita di criptovalute, anche quelle nuove!

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Previsioni criptovalute 2023: mega-trend ereditati dal 2022

Prima di addentrarci nell’argomento prezzi, può essere utile fornire le coordinate generali su quelli chhe erano i megatrend del 2022. Il motivo del promemoria è semplice: queste tendenze, a causa del mercato avverso, non si sono concretizzate nel 2022 e quindi è possibile che, in presenza di condizioni favorevoli, possano essere di attualità nell’anno in corso.

A fornire utili spunti su questo argomento sono stati Surojit Chatterjee, Chief Product Officer europeo di Coinbase e gli analisti di eToro. Da entrambe le fonti, proprio in coincidenza con l’inizio del nuovo anno, sono arrivati due interessantissimi report in cui è trattato l’argomento mega-trend (o possibili tali).

Iniziamo dall’analisi di Surojit Chatterjee secondo il quale sono tre le tematiche destinate a condizionare il mercato delle criptovalute: deFi, NTF e metaverso. Vediamo quindi nel dettaglio.

  • Per quello che riguarda la DeFi è possibile che, a causa della crescita esponenziale del settore, molti protocolli siano destinati ad essere regolamentati e a passare al processo di KYC on-chain. Con tale trasformazione, la fiducia delle istituzioni potrebbe crescere ancora di più. Eì possibile, ga poi aggiunto il manager di Coinbase, che emergano anche dei protocolli assicurativi che siano capaci di garantire i fondi degli utenti contro gli attacchi hacker.
  • Metaverso e NTF (sono trattati assieme da Chatterjee): nel 2022 i brand non potranno che partecipare in modo attivo al metaverso e agli NFT. Sono tantissime le aziende che si stanno rendendo conto che i non-fungible token possono essere un ottimo strumento per il marketing. Dopo Coca-Cola, Dolce & Gabbana, altri grandi brand potrebbero lanciare nel giro di pochi mesi iniziative di marketing basate su NFT e metaverso. In scia a quanto fatto da Facebook, non è da escludere che altre grandi aziende possano decidere di entrare nel Web3 e nel metaverso. Lato social la tendenza potrebbe essere quella di una maggiore concorrenza da parte delle community basate su NFT ai canali social generici. E’ possibile che gli stessi metaversi che vengono generati dagli utenti possano essere il futuro dei social network. Più in là nel futuro gli NTF potrebbe essere alla base dell’dentità digitale e del passaporto degli utenti. 

Molto simile anche la valutazione di eToro. Gli esperti del broker hanno però individuato 5 settori di tendenza e non 3 per il nuovo anno. Ovviamente alcuni sono coincidenti con i mega-trend descritti dal manager di Coinbase. 

Le 5 tendenze crypto per il 2022 secondo eToro sono: 

  • Non-Fungible Token o NFT: è possibile che si vada oltre il formato jpeg da collezione. Numerosi programmi di NFL, infatti, sono al lavoro con con Polygon per l’utilizzo degli NFT per la vendita di biglietti
  • Metaverso e settori limitrofi del play-to-earn e della blockchain gaming.
  • I layer 2 come ad esempio Polygon (MATIC) su Ethereum. Tali soluzioni di ultima generazione di stanno mostrando in grado di scuperare le congestioni del layer 1
  • Crescente diffusione dei pagamenti in criptovalute anche grazie al coinvolgimento crescere dei colossi dei pagamenti digitali come ad esempio Visa e Mastercard e grazie all’apertuta da parte di alcuni istituzionali come ad esempio lo stato di El Salvador che, come noto, ha reso Bitcoin legale.
  • Possibilità che i governi prendano in considerazione la possibilità di aprire alle criptovalute. In quest’ottica il broker non esclude che anche la SEC americana possa dare il suo via libera agli ETF Bitcoin.

Perchè abbiamo riportato anche nell’aggiornamento 2023 i mega-trend indicati per il 2022? Per un motivo molto semplice: riteniamo che sia necessario guardare ai fondamentali anche nelle fasi di calo dell’interesse, poichè saranno i fondamentali a fare la differenza e a guidare la ripartenza del settore. Ecco perchè noi a differenza dei pessimisti (un tempo esagitati ottimisti) siamo fiduciosi sul rilancio del settore.

Criptovalute previsioni 2023: quali conviene comprare 

A causa del forte ribasso registrato a partire dal secondo trimestre in poi, il target delle criptovalute sono stati rivisti al ribasso. Appena pochi mesi fa alcuni trader molto seguiti sui social parlavano di possibile rialzo del settore di ben il 27000 per cento e di bull-run delle altcoin appena all’inizio. Oggi queste previsioni fanno ridere se si guarda a quello che è l’andamento del settore.

In un contesto generale caratterizzato da un forte calo del livello di capitalizzazione complessivo, è comunque possibile individuare dei token interessanti.

Anzitutto il Bitcoin. Secondo Cathie Wood, CEO di Ark Invest e nota sostenitrice del Bitcoin, il fallimento di FTX potrebbe pesare sul Bitcoin anche nel nuovo anno. In una recente intervista a Bloomberg, Wood ha dichiarato che “lunica cosa che forse avverrà in ritardo è che le istituzioni facciano un passo indietro e si chiedano, ‘Ma lo comprendiamo davvero questo fenomeno?’”.

In questo contesto, e alla luce della crisi finanziaria in atto, una caduta rovinosa del Bitcoin anche in area 10.000 dollari potrebbe non essere così improbabile.

Gli analisti di JPMorgan Chase & Co. ritengono che Bitcoin non abbia ancora raggiunto il fondo che potrebbe essere anche a 13.000 dollari, a causa della “cascata di richieste di margini” determinata dall’attuale fase di smarrimento.

PER APPROFONDIRE LEGGI>>> Prezzo Bitcoin previsioni 2023

C’è poi Ethereum nella lista delle criptovalute migliori da comprare nel 2023. Fino ad ora ETH ha sempre seguito BTC. Tuttavia alcuni analisti non escludono che dopo il merge di Ethereum, l’andamento dei prezzi delle due criptovalute a maggiore capitalizzazione possa disaccoppiarsi.

Secondo l’analista Kemmerer, ETH non ha ancora tratto beneficio in termini di valore dalla fusione proof-of-stake lanciata di recente e questo causa del crypto inverno”.

Kemmerer, partendo da questo presupposto, non esclude che Ethereum possa raggiungere i 2.500 dollari nei prossimi sei mesi anche se, affinchè ciò si possa verificare, serve un contesto favorevole.

In caso contrario, è probabile che la quotazione di Ethereum possa scendere ancora. Dopo essere sceso sotto i 1.000 dollari a giugno, se addirittura il prezzo di ETH possa arrivare a sole 3 cifre in caso di presenza di catalizzatori negativi.

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E per quello che riguarda le altre criptovalute da comprare nel 2023? Alla luce dell’esperienza dell’ultimo anno possiamo dire che Bitcoin ed Ethereum non si riprenderanno, le altre criptovalute continueranno il loro trend negativo

Premesso questo, però, ci sono alcune stablecoin molto interessanti. L’exchange Binance ha delistato molte stablecoin a settembre, tra cui USD Coin (USDC) ovvero quella che era la quinta principale criptovaluta al mondo con una capitalizzazione di mercato di oltre 41 miliardi €. Circle, creatore di USDC, ha reso noto che avrebbe lanciato una stablecoin sostenuta dall’euro su Solana nei primi sei mesi del 2023.

Gli esperti ritengono che la concorrenza possa aumentare a causa di progetti di stablecoin sempre più spesso supportati dalle banche centrali, note come CBDC (Central Bank Digital Currency). Ad esempio la Cina da tempo sta sperimentando il suo yuan digitale (e-CNY) e la stessa BCE è al lavoro sull’Euro Digitale.

In questo contesto le società emittenti di stablecoin come Tether (USDT), Circle e Binance dovranno vedersela con altri concorrenti.

Secondo Richard Gardner, CEO della società fintech Modulus Global, oggi le stablecoin sono davvero in una situazione difficile poichè in caso di avvento delle CBDC il loro mercato verrebbero eroso.

Vedremo cosa succederà nel 2023 sotto questo punto di vista.

Conviene preferire le criptovalute a basso costo?

Le quotazioni risicate aggiunte dalle criptovalute che un tempo presentavano una buona market cap, potrebbero spingere a comprare a prezzi stracciati senza un minimo di analisi. Tecnicamente non ci sarebbe nulla di strano visto che comprare a prezzi bassi è sempre una strada da considerare.

Tuttavia preferendo le altcoin a basso costo, sarà comunque necessario diventare pratici della gestione che ogni criptovaluta impone ma senza dover spendere ciò che sarebbe necessario se si optasse per comprare valute virtuali costose. 

In pratica preferire le criptovalute a basso costo significa avere l’occasione di fare pratica. Infatti sarà comunque necessario scegliere un wallet, imparare a custodire il cripto-asset, saper monitorare i dati e, in ultimo, saper fare analisi (tecnica e fondamentale). 

Tanti trader fanno pratica con le criptovalute a più basso costo e, una volta presa la mano, passano a quelle più prestigiose. 

Insomma, grazie alle criptovalute a più basso costo, è possibile ottenere grandi risultati rischiando poco. 

Quali sono le criptovalute più a basso costo disponibili oggi sul mercato delle valute digitali? Praticamente non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ecco alcuni nomi:

  • Polkadot,
  • Uniswap,
  • VeChain,
  • Stellar,
  • Theta
  • TRON. 

Il fatto che si preferisca investire sulle criptovalute a basso costo, non significa che, per forza di cose, si sia costretti a comprare fisicamente questi asset poichè non ci sono altre alternative più accessibili. Anche sulle criptovalute a basso costo, infatti, è possibile fare trading con strumenti derivati come ad esempio i CFD. Scopri quali sono le altcoin a basso costo su quelle puoi fare CFD Trading con il broker eToro. 

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Criptovalute emergenti 2023: quali sono le migliori

Nel precedente paragrafo si è sottolineata la necessità di uscire fuori dal monopolio del Bitcoin. Non c’è solo il BTC tra le migliori criptovalute da comprare nel 2023. Anzi, volendo allargare il discorso, tra gli asset più interessanti non ci sono solo quelli a più alta capitalizzazione. 

Sorprese molto positive, infatti, potrebbero anche arrivare dalle criptovalute emergenti. Chi fa trading sui crypto-asset da tempo lo sa bene: i margini più alti di profitto sono quelli offerte dalla valute digitali emergenti. Il motivo è semplice: tutti conoscono il Bitcoin o Ethereum ma solo in pochi (e ben addentrati nel settore) conoscono le criptovalute emergenti.

Questa sezione specifica del settore dei digital-asset è in continua evoluzione. I rischi non mancano perchè accanto a valute virtuali che effettivamente hanno poi un futuro ve ne sono anche altre che, dopo fiammate iniziali, si spengono. Questo sta a significare che è necessario essere molto selettivi nelle scelte. 

Premesso questo, quali potrebbero essere le migliori criptovalute emergenti 2023? Per rispondere a questa domanda è anzitutto necessario dotarsi di un metodo per riuscire ad individuare le migliori criptovalute emergenti. Negli ultimi anni è avvenuto un cambiamento sostanziale della percezione stessa delle criptovalute emergenti. Questi asset, per la prima volta, sono diventati importanti strumenti finanziari a cui chiunque può avere accesso grazie proprio ai broker come eToro (qui il sito ufficiale).  

Premesso questo, gli aspetti più importanti a cui prestare attenzione per trovare le migliori criptovalute emergenti nel 2023 sono:

  • Livello di market cap
  • Prezzo
  • Volume
  • Ammontare totale offerta
  • Adattabilità

In particolare il livello di capitalizzazione di mercato consente di avere informazioni sull’ammontare del denaro che è stato investito in quella rete. Analizzando l’andamento della market cap di una criptovaluta, l’investitore può avere informazioni precise sulla stabilità dell’asset. Al tempo stesso il trend della market cap indica il potenziale di crescita vantato dalla specifica criptovaluta. 

Per quello che riguarda il volume, invece, gli asset digitali ad alto volume sono sintomatici di un improvviso aumento della popolarità e dell’appeal presso gli investitori. Logicamente un alto volume oggi non è garanzia di un alto volume domani, tuttavia osservare questo parametro può essere molto utile per avere un’idea su quali sono le criptovalute che più di tutte hanno attirato l’interesse del mercato. 

Per finire va anche tenuto conto che la comunità dietro un progetto specifico svolge un ruolo fondamentale. La presenza di una #army è un segnale chiaro per avere un’idea del peso che può essere svolto dal raggruppamento di fedelissimo. 

Tutti i parametri che abbiamo citato possono essere un buon punto di partenza per capire quali sono le criptovalute emergenti destinate a mettersi in luce nel 2023. 

Proprio considerando questi aspetti, gli esperti del settore hanno indicato in Dogecoin, Shiba Inu, Hedera e Ravencoin, le criptovalute emergenti che potrebbero esplodere nel corso del nuovo anno.

Criptovalute emergenti 2023: Dogecoin (DOGE)

Ci sono tutta una serie di elementi per cui il Dogecoin per il terzo anno consecutivo figura nella lista delle criptovalute emergenti migliori

L’adozione del Dogecoin ha infatti registrato un significativo aumento. Sono oramai tante le aziende che usano Dogecoin per i pagamenti. L’epoca in cui il Dogecoin veniva considerata una crypto-meme appartiene al passato. 

Secondo motivo per cui conviene inserire il Doge nella lista delle possibili migliori criptovalute 2023 riguarda i prezzi. A causa dei ribassi registrati a partire dalla seconda metà del 2021 e culminati poi con il crollo di tutto il settore crypto avvenuto lo scorso anno, Dogecoin è oggi disponibile a buon prezzo. Un’occasione che chi è da tempo in attesa del momento più favorevole per entrare sulla crypto non dovrebbe perdere.

Inoltre a fare da catalizzatore per i prezzi della criptovaluta potrebbe essere anche l’acquisto di Twitter da parte di Musk. In passato i prezzi del DOGE sono schizzati in scia a dei tweet lanciati da Musk. Non osiamo immaginare cosa possa accadere ora che Twitter è in mano al patron di Tesla.

Per approfondire puoi leggere le previsioni Dogecoin 2023.

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Trading CFD sulle criptovalute con Fineco

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In questo articolo abbiamo fatto riferimento ad alcuni operatori come soluzioni per fare trading sulle criptovalute. Un’alternativa altrettanto interessante per investire sugli asset digitali è quella di Fineco (qui la nostra recensione). Come forse sai già, si tratta di una banca italiana molto innovativa, che ti permetterà di negoziare Contratti per Differenza che hanno come sottostante anche delle criptovalute come Bitcoin o Ethereum.

Perchè, tra le tante soluzioni, dovresti scegliere proprio Fineco per fare trading di CFD criptovalute?

Le motivazioni sono numerose. Prova a considerare, ad esempio, che i CFD di Fineco ti permettono di prendere posizioni sulle criptovalute, conservando una discreta liquidità e avendo anche la possibilità di aprire posizioni short. Il tutto, senza alcun tipo di costo: la remunerazione per la banca è infatti determinata dagli spread, i differenziali tra i prezzi di acquisto e di vendita.

Inoltre, con il CFD Trading di Fineco non sarà nemmeno necessario avere a disposizione un portafoglio (wallet), considerato che non vi è un effettivo passaggio di criptovalute.  

Insomma, con Fineco è poi possibile investire sulle migliori criptovalute concentrandosi solo sulle operazioni e lasciando perdere tutto il resto.

I vantaggi del CFD Trading sulle criptovalute con Fineco sono dunque: 

  • possibilità di fare trading sulle variazioni di prezzo in ogni direzione 
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Per far ciò, il trader – sia dal sito di Fineco, che dall’app o dalla piattaforma PowerDesk – potrà anche avere accesso a tantissimi strumenti, rispondendo così in modo ancora più professionale alle proprie necessità finanziarie.

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