Stando quanto affermano i dati forniti da Dan Held, un esperto che coordina lo sviluppo del business su Kraken, exchange statunitense tra i più noti al mondo, il 61% dei Bitcoin non si muove da un anno, per una proporzione che è il massimo di tutti i tempi.
Per Held, insomma, il numero di Bitcoin che non si è mosso dagli originari wallet negli ultimi 12 mesi ha toccato il top, confermando peraltro una tendenza già evidenziata nelle scorse settimane, quando è stato piuttosto chiaro che il livello di Hodling fosse in costante aumento dall’inizio del 2020.
Ricordiamo che questo dato sia molto importante per poter cercare di interpretare il corretto approccio degli investitori nei confronti di BTC: una percentuale così elevata, infatti, sta a significare che 6 Bitcoin su 10 sono custoditi all’interno di portafogli che sono di proprietà di investitori che hanno un approccio di lungo termine nei confronti di Bitcoin, perché ritengono – evidentemente – la valuta digitale come una sorta di safe haven, o perché ritengono che il suo valore crescerà ancora notevolmente nei prossimi anni.
Non è questo, però, l’unico dato di particolare rilievo pubblicato negli ultimi giorni, e che contribuisce a dare di Bitcoin una visione particolarmente incoraggiante.
Mentre il dato di cui sopra può infatti essere ricondotto al comportamento degli investitori retail, al dettaglio, non sfugge come gli investitori istituzionali si garantiscano un’esposizione a BTC attraverso strumenti di investimento regolamentati come il Grayscale Bitcoin Trust, il cui patrimonio gestito è ai massimi storici, essendo salito di oltre 3,5 miliardi di dollari. Ma perché?
In primo luogo, l’halving di Bitcoin avvenuto lo scorso 11 maggio ha stimolato l’ottimismo verso la probabilità di un incremento dei valori di BTC negli anni a venire. Così è avvenuto, di fatti, in occasione dei due precedenti halving datati 2012 e 2016.
In secondo luogo, la ripresa a V del mercato delle criptovalute ha portato gli investitori istituzionali a lodare la capacità di “sopravvivenza” di Bitcoin di fronte alle asperità maggiori. Si è dunque verificato un cambiamento di posizione degli istituzionali verso gli asset criptovalutari. Vedremo se, nelle prossime settimane, questi indizi troveranno o meno conferma.
Naturalmente, l’occasione di questo focus ci è gradita per ricordare che per investire in criptovalute puoi prendere in considerazione la possibilità di usare il CFD Trading con un broker regolamentato come eToro (clicca qui per leggere la recensione completa), che ti offre la demo gratuita per imparare a vendere e comprare CFD Bitcoin in totale sicurezza.
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