E’ ipotizzabile che un domani possa esserci una criptovaluta emessa dalla Banca Centrale Europea? L’interrogativo non è banale visto che da tempo si parla di valute digitali della banche centrali (sigla CBDC) che dovrebbero essere in vigore negli Stati dopo ha giurisdizione la specifica banca centrale. Quindi. nel caso dell’area UE, si parla di una criptovaluta che, in qualche modo, sarebbe soggetta al controllo dell’EuroTower.
Fino ad oggi di concreto non c’è assolutamente nulla ma in compenso ci sono tantissime indiscrezioni che nascono da analisi che sono più o meno verosimili.
Di certo c’è che l’interesse nei confronti delle criptovalute è molto aumentato. A dirlo non sono io ma bensì i dati sul crescente interesse dei risparmiatori verso gli investimenti in criptovalute. E’ aumentato il numero di investitori che scelgono di comprare Bitcoin come è pure aumentato il numero di traders che decidono di investire in criptovalute attraverso strumenti derivati come i Contratti per Differenza. A tal riguardo ti ricordo che puoi fare trading su BTCUSD attraverso i CFD usando il famoso broker eToro che ti permette anche di copiare le strategie dei traders più bravi partendo dalla modalità demo e quindi senza correre il rischio di perdere denaro reale.
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Se quindi l’interesse degli investitori retail per le criptovalute è aumentato perchè non dovrebbe anche esserlo quello delle banche centrali? Un esempio che mi sento subito di fare è quello degli Stati Uniti. E’ innegabile che in Usa ci sia stato un incremento di interesse da parte delle autorità politiche e monetarie verso le criptovalute.
Tutto questo non è un caso ma è il frutto della forte accelerazione che gli eventi hanno preso a seguito dell’emergenza coronavirus. In tutto il mondo. E la BCE cosa sta facendo in tutto questo?
Un Bitcoin BCE?
Come si può vedere dal grafico in tempo reale sotto riportato, l’andamento del Bitcoin è in costane aumento. Secondo molti esperti il valore del BCE nei prossimi mesi potrebbe registrare un aumento rispetto a quelle che sono le attuali quotazioni.
Non c’è quindi da stupirsi se la BCE, anche la BCE, ha iniziato a studiare il dossier CBDC.
I fatti: ad inizio anni la Lagarde ha dato il suo via libera alla partecipazione dell’EuroTower nello sviluppo CBDC. Si dirà che questi sono atti formali privi di ricadute ma adottando un approccio di questo tipo si rischia di perdere di vista la reale portata della decisione della Lagarde. La BCE ha infatti anche istituito una task force di esperti che ha come incarico quello di studiare la fattibilità di una CBDC per l’Eurozona.
Questa task force lavorerà con i rappresentanti delle singole banche nazionali. E qui si inserisce una seconda importante notizia. Durante la conferenza Reinventing Bretton Woods Committee Managing the Soft Landing of the Global Economy il presidente del consiglio di amministrazione della Banca di Lituania e membro del comitato direttivo della BCE, Vitas Vasiliauskas, ha affermato che ogni CBDC include importanti vantaggi a partire dalla possibilità di eseguire pagamenti e regolamenti di sicurezza. Inoltre una CBDC consente una migliore politica monetaria e la riduzione dei rischi di credito di controparte.
Ma se ci sono così tanti vantaggi perchè l’introduzione di una criptovaluta BCE è ancora così lontana? Ovviamente perchè ci sono anche svantaggi a partire dall’assenza di attenzione alla privacy. L’anonimato, elemento essenziale delle criptovalute, verrebbe inevitabilemnte sacrificato sull’altare dei necessari controlli contro il riciclaggio.
E’ anche per questo motivo se la storia delle criptovalute delle banche centrali è ancora tutta da scrivere e per ora è fatta solo di indiscrezioni.
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