Il Bitcoin è tornato ad essere protagonista sui mercati. Dopo un 2019 pesante le quotazioni del BTC si sono riportate sopra quota 8.000 dollari. Nelle prime settimane del 2020 è successo praticamente di tutto. Il BTC/USD, infatti, è stato caratterizzato da una volatilità molto forte che ha spinto i prezzi prima verso 9.000 dollari per poi precipitare fino a 8.300 dollari e quindi risalire nuovamente in area 9.000 dollari. La quotazione BTC/USD oggi si è attestata poco sotto i 10.000 dollari. I continui cambi di direzione non sembravano aver condizionato un trend che resta decisamente positivo. In considerazione di questi dati, il futuro del Bitcoin appare roseo, perlomeno nel medio termine.
Un elemento che ha fatto da catalizzatore al prezzo del Bitcoin nelle ultime settimane è stata l’epidemia di coronavirus in Cina. In effetti il rialzo delle quotazioni BTC dallo scivolamento verso 8.300 dollari avvenuto a gennaio 2020, è stato sostenuto dalle notizie in arrivo dalla Cina sul coronavirus. Più le news su questo misterioso virus sono diventate preoccupanti, maggiore è stata la tendenza dei traders ad andare long.
La fase che il Bitcoin ha attraversato ultimamente ricorda, fatte le dovute proporzioni, l’analogo movimento registrato dai prezzi del gold. Questa analogia non deve stupire poiché il Bitcoin viene ritenuto un crypto bene rifugio sul quale investire quando asset più tradizionali diventano rischiosi.
Logicamente sarebbe forzato affermare che il futuro del Bitcoin non potrà che essere positivo alla luce dell’emergenza coronavirus. A prescindere da come andrà lo sviluppo dell’epidemia del nuovo virus cinese, esso potrà dare supporto solo nel breve termine al BTC mentre nel più lungo periodo il quadro è più complesso nel senso che ci sono altri elementi di cui tenere conto.
Come racconta L’Insider in una lunga analisi dedicata al futuro del Bitcoin, l’evento che più di tutto andrà a condizionare le quotazioni BTC nel 2020 continuerà ad essere l’halving ossia il taglio della ricompensa che viene assegnata ai miner. I precedenti storici inducono alla preoccupazione: all’epoca del precedente halving, avvenuto a luglio 2016, il cambio BTC/USD crollò. Anche nel 2020 si verificherà lo stesso esito ossia al taglio della ricompensa riconosciuta ai miner corrisponderà un crollo dei prezzi?
In realtà l’esito non è scontato. Secondo molti analisti la riduzione della ricompensa possa invogliare a comprare Bitcoin con conseguente rally delle quotazioni.
Attenzione poi a non focalizzarsi solo ed esclusivamente sull’halving poiché altri eventi, a partire dalla concorrenza sempre più forte delle altre criptovalute, potrebbero condizionare il futuro del BTC. Quando si parla di concorrenza degli altri players non si fa riferimento solo alle crypto a maggiore capitalizzazione come Ethereum o Ripple ma a quei crypto-asset che potrebbero vedere la luce nel futuro. Non si dimentichi che il futuro del Bitcoin potrebbe essere condizionato da Libra, la cripto valuta di Facebook, che per ora è allo stato teorico ma che già nel 2020 potrebbe riservare delle novità.
In conclusione quindi il futuro del Bitcoin è tutto da scrivere poiché gli elementi da considerare sono molteplici. Al di là del boom di breve termine creato dal coronavirus, i fattori in campo sono molteplici e tutti da interpretare.
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