Criptovalute nel mirino dei venditori oggi 22 agosto. La notizia dell’avvio di un’inchista da parte della Commissione UE su Libra, la criptovaluta di Facebook, ha gettato nel panico tutto il comparto delle monete virtuali. I dati in tempo reale forniti da CoinMarketCap non lasciano spazio a dubbi interpretativi: dove più o dove meno, le vendite interessano comunque tutte le criptovalute/altcoin. 

Giusto per mettere a fuoco alcuni numeri, mentre è in corso la redazione del post, il prezzo del Bitcoin registra un ribasso al di sotto di quota 10mila dollari attestandosi in area 9900 dollari, il 3,5 per cento in meno rispetto alla precedente rilevazione. Male anche la quotazione ETH con il prezzo di Ethereum che perde il 2,3 per cento. Sulla stessa linea anche Bitcoin Cash e il Litecoin che cedono, rispettivamente, il 2,75 per cento e il 2 per cento. E che dire poi della quotazione Monero che registra un crollo di oltre il 3 per cento o del prezzo di Stellar Lumen che è in ribasso del 4,4 per cento? In questo contesto più contenuto -0,8 per cento che caratterizza questa mattina l’andamento del prezzo di Ripple appare quasi come un successo!

La tendenza ribassista in atto sulle criptovalute oggi conferma l’interpretazione data da molti analisti all’indomani del rally attivato proprio a seguito del lancio del progetto Libra di Facebook. Nella seconda metà fdi giugno, in concomitanza con l’annuncio del progetto criptovaluta di Facebook, tutte le crypto, a partire dal Bitcoin, registrano una forte progressione in avanti tanto che, come avvenne già ai bei tempi, si tornò a parlare di possibile salita della quotazione BCE verso i 20mila dollari oppure di accelerazione del prezzo del Bitcoin fino a 100mila dollari

Purtroppo però la realtà di oggi vede il BTCUSD sotto a quota 10mila a causa dei numerossimi ostacoli che il progetto Libra sta già trovando sulla sua strada ancora prima di iniziare ad essere sviluppato. Nelle scorse settimane erano state le autorità inglesi e americane ad accendere un faro sui reali contenuti del progetto Libra di Facebook. In particolare la Financial Stability Board e la Financial Conduct Authority del Regno Unito avevano messo in chiaro che mai e poi mai sarebbe stato permesso al social network di lanciare una sua criptovaluta senza autorizzazione. Sponda Usa, invece, era stata la Federal Trade Commission degli Stati Uniti ad avviare addirittura un’indagine formale contro Facebook per la questione Libra. 

Anche la Commissione UE ieri a deciso di scendere in campo. Secondo quanto riportato dal Financial Times, la Commissione UE avrebbe già inviato questionari alle società coinvolti nel progetto Libra. Questo atto sarebbe una sorta di primo passo in vista di una richiesta formale di informazioni per valutare possibili violazioni della normativa Antitrust. 

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