I cripto-investitori si stanno spostando dal Bitcoin al Bitcoin Cash. E’ questo quanto emerge andando ad analizzare l’andamento delle criptovalute nelle ultime ore. Il prezzo del Bitcoin, a causa di potenti vendite, è precipitato ai minimi degli ultimi 8 giorni aprendo la porta ad una possibile spirale ribassista.

Mentre è in corso la scrittura del post, le quotazioni della criptovaluta madre segnano un ribasso del 6,4 per cento a 10600 dollari. Attenzione perchè l’entità della variazione negativa è grossomodo la stessa che sta registrando il Bitcoin Cash solo che quest’ultimo avanza del 5 per cento. Dinanzi ad un quadro simile è ovvio chiedersi se l’interesse dei crypto-traders si sia spostato dal Bitcoin al Bitcoin Cash.

Tra l’altro per inquadrare nel modo più completo quanto in atto va anche tenuto in considerazione che il Bitcoin Cash si muove in decisa controtendenza rispetto a tutte le altre criptovalute a maggiore capitalizzazione. Ethereum, Ripple, Litecoin, Monero sono tutte in ribasso più o meno marcato. 

Secondo quanto affermato da Dimitar Bogdanov su theindependentrepublic.com, il crollo del Bitcoin potrebbe avere ulteriori implicazioni ribassiste. Detto in altri termini c’è il serio rischio che la quotazione BTC possa scioglirsi sotto al sole. Cosa fare dinanzi a questa situazione? Conviene restare alla finestra oppure approfittare del calo del prezzo e quindi comprare sperando in un successivo apprezzamento? 

La situazione, dal punto di vista dell’analisi tecnica, è molto particolare. Il prezzo del Bitcoin, rompendo al ribasso il supporto a 11000 dollari, ha determinato un calo del livello di capitalizzazione sotto quota 200 miliardi di dollari. La rottura di questo muro è preoccupante poichè potrebbe essere il segnale di imminenti nuovi ribassi. Operativamente il consiglio degli esperti è quello di attendere eventuali nuovo cali prima di sfidare la sorte impostando una strategia di tipo long ossia entrando su prezzi bassi per scommettere su un possibile apprezzamento. 

Prudenza nel breve termine è quindi la parola d’ordine anche perchè, come messo in evidenza da Omkar Godbole su coindesk.com, un ritorno dei tori ci potrebbe essere solo se il prezzo del Bitcoin dovesse salire sopra i 13.200 dollari. Poichè questo scenario è oggi poco probabile, forse si dovrà attendere ancora a lungo per un rilancio del rally del prezzo del BTC. Tra l’altro se il BTCUSD dovesse invece registrare ancora un calo (ulteriore) allora si aprirebbe la porta ad un sempre più probabile test sulla media mobile a 5 settimane. Tale livello significativo, secondo l’analisi tecnica Bitcoin condotta da Godbole, passerebbe da quota 10.778 dollari. 

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