Nessuno ha il coraggio di dirlo apertamente ma le voci su un possibile imminente cambio nel mondo delle valute stanno diventando sempre più forti. Ovviamente non è un caso che tali indiscrezioni si siano intensificati nel momento in cui Facebook ha proceduto con il lancio del progetto Libra. Ma cosa si intende con l’espressione cambio radicale nel mondo delle valute? Semplicemente l’incoffessabile ossia la fine della supremazia del Dollaro

Se il Dollaro Usa non dovesse più essere la valuta di riferimento, questo determinerebbe una sola cosa: la fine di un’intera epoca. 

A mettere nero su bianco questa ipotesi è stato Colin Lloyd che ha anche fornito una serie di prove pratiche sul fatto che il Dollaro potrebbe davvero essere giunto alla fine della sua era. Gli indici che supportano questa ipotesi sarebbero oramai più di uno. A provare la possibile fine del Dollaro Usa come valuta di riferimento sono anzitutto le prime mosse del presidente americano Trump. Già nei primi mesi del suo soggiono alla Casa Bianca, il leader repubblicano aveva subito sconfessato l’accordo di partenariato transpacifico, un’intesa che coinvolgeva ben 12 nazioni tra cui Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam. Trump motivò la sua mossa citando il fatto che tutti questi paesi dovevano oramai tanto agli Usa e per gli Stati Uniti non era più possibile andare avanti così.

Il leader americano forse non si attendeva che gli 11 paesi orfani degli Usa avrebbero firmato un nuovo accordo di partenariato senza gli Usa e migliore di quello che era in vigore quando vi erano gli americani. 

Il risultato finale della controffensiva degli 11 paesi è stato il seguente: rafforzamento dei vantaggi per la Cina e una perdita di mercati per le esportazioni americane.

Tra gli altri indici sul fatto che la fine della supremazia del Dollaro Usa potrebbe essere arrivata alla fine ci sono poi le indicazioni che arrivano dal settore criptovalute. Il recente rally del prezzo del Bitcoin (e, in misura minore, di tutte le altre altcoin), e il lancio del progetto Libra da parte di Facebook rappresentano indicazioni molto chiare come altrettanto chiaro è il senso da dare alla decisione del governo Usa di bloccare Libra costi quel che costi. L’idea che in moltoi ambienti si è fatta avanti è che Libra potrebbe essere una sorta di raccirdo per tutte le criptovalute e potrebbe dare quello che al settore è fin qui mancato. Del resto, un motivo ci sarà se il prezzo del Bitcoin è volato non appena è stato dato l’annuncio su Libra. 

Guerra commericiale Usa Cina e non solo

Le criptovalute, quindi, potrebbero influenzare negativamente la supremazia del Dollaro. Ma il biglietto verde ha il suo peggior nemico non in Libra ma nelle stesse scelte politiche americane. In qualità di prima potenza gli Usa avrebbero dovuto gestire in modo responsabile il potere del Dollaro e invece hanno scelto di intraprendere la strada della guerra commerciale. I dazi e le minacce stanno isolando gli Stati Uniti di Trump e stanno delegittimando il ruolo del Dollaro come valuta mondiale di riferimento. 

Gli Stati Uniti hanno addirittura stilato una lista di paesi che potrebbero essere i loro prossimi obiettivi. Tale elenco incliude nazioni come Irlanda, Germania, Messico e Vietnam. Si può immaginare quello che può accadere se il governo americano dovesse passare davvero dalle parole ai fatti. 

Attenzione perchè ci sono poi anche i paesi sanzionati dagli Usa e anche qui l’elenco è sempre più lungo e include Russia, Birmania, Costa d’Avorio, Cuba, Iran, Corea del Nord, Venezuela, Siria, Liberia, Sudan, Bielorussia, Zimbabwe, Iraq e Congo.

Fine del Dollaro Usa: conclusioni

Insomma sembra chiaro che ci sono tantissimi motivi per cui la supremazia del Dollaro Usa potrebbe presto cessare. Ovviamente da soli ossia presi singolarmente tali fattori non avrebbero alcun effetto dirompente. La loro sommatoria, però, potrebbe generare un evento storico ossia la fine del Dollaro come super valuta

Secondo Tucker, un possibile mix di zone commerciali basate su strategie extra-dollaro e criptovalute potrebbe permettere ai mercati globali di continuare a funzionare andando oltre la centralizzazione del Dollaro. Ovviamente la fine del biglietto verde come valuta di riferimento sarebbe anche la fine degli Usa ma oon questo discorso si passerebbe dalla finanza alla geopolitica. 

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