Il Bitcoin vive la sua seconda giovinezza. Dopo aver agganciato quota 6000, BTCUSD ha raggiunto nella giornata di venerdì quota 7000. Mentre è in corso la scrittura del post, il prezzo del Bitcoin registra una flessione del 3,8 per cento restando comunque sopra 7000 dollori. Il ribasso è puramente fisiologico e riguarda anche le altre criptovalute con Ethereum che registra un ribasso del 4 per cento e Ripple che perde lo 0,68 per cento (ma XRP era stata una delle altcoin che meno di tutte avevano beneficiato dal rally del Bitcoin). 

Grazie all’aggancio di quota 7000 da parte del BTCUSD e all’effetto positivo (dove più e dove meno) sulle altre altcoin, la capitalizzazione complessiva del settore è salita a 190 miliardi di dollari, aprendo la porta per una possibile salita a quota 200 miliardi dollari. 

Le ultime ore sono state molto intese per il Bitcoin. A metà della scorsa settimana il prezzo del BTC è salito a 6000 dollari, valore poi salito a 7000 dollari durante la giornata di venerdì. Tra giovedì 9 e venerdì 10, BTCUSD ha guadagnato ben l’11 per cento. Dopo questa impennata dei prezzi, per il Bitcoin è quindi arrivato il momento dell’assestamento. Le quotazioni sono infatti scese dal record di 7400 USD ai valori attuali. 

Mentre il trend del Bitcoin continua a consolidarsi ancora di più, il fronte degli scettici continua a nutrire dubbi sull’effettiva capacità del BTC di proseguire il suo apprezzamento. Tra gli scettici va inserito anche il noto miliardario Warren Buffett che, in una recentissimo incontro con alcuni investitori, ha ribadito la sua convinzione che il Bitcoin sia destinato a restare per sempre fuori dai meccanismi della finanza tradizionale. Secondo Buffett il Bitcoin è una conchiglia e in quanto tale non ha alcun valore instinseco nè può essere utilizzato come un vero e proprio mezzo di pagamento.

Il paragone tra Bitcoin e conchiglia riprende quello tra Bitcoin e veleno per topi che l’oracolo di Omaha fece appena un anno fa. Rally o non rally del Bitcoin, quindi, Buffett resta convinto che il Bitcoin semplicemente non esiste e quindi non può essere considerato come un mezzo di investimento. 

Il nuovo affondo di Buffett contro il Bitcoin si è quindi concluso con una frase molto significativa che l’oracolo di Omaha ha rivolto al suo pubblico: “Se mi staccassi un bottone dalla giacca, avrei un piccolo token…lo offrirei a voi per $1.000, e proverei entro la fine della giornata a far arrivare il prezzo a $2.000. Ma il bottone ha soltanto un utilizzo, ed è molto limitato“. 

Insomma, considerando anche le mai banali parole di Buffett, si può affermare che avanzare delle previsioni sul possibile andamento del prezzo del Bitcoin sia diventato decisamente difficile. Non bisogna dimenticare, infatti, che apprezzamenti anche molto forti possono essere messi a dura prova da notizie inattese come ad esempio un attacco da parte degli hacker (è della scorsa settimana la notizia del furto di cui è stato vittima l’exchange Binance). 

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