Se un governo mette sul piatto degli investimenti per la crescita della blockchain qualcosa come 100mila dollari significa che quel governo crede nelle potenzialità di questo settore che è alla base dello sviluppo delle criptovalute. E’ sintetizzabile in questo modo la decisione del governo australiano di investire in modo massiccio sulla blockchain con l’obiettivo, neppure tanto celato, di diventare leader mondiale del settore. L’Australia conferma di essere un paese all’avanguardia e di guardare con scientifica attenzione a quelle che saranno le tendenze del futuro. L’annuncio del varo del citato programma di finanziamenti è stato dato ieri da rappresentanti dello stesso governo. Oltre a rendere note le cifre dell’impegno economico a sostegno della blockchain, l’Australia ha anche messo nero su bianco quella che sarà la roadmap dell’intervento statale. Prima di scendere nei dettagli delle politiche decise dal governo australiano, è bene chiarire un concetto: l’Australia investirà si sulla blockchain ma non lo farà in modo confuso e disordinato ma al contrario seguirà in preciso piano di intervento.
Il ministro dell’Industria, della scienza e della tecnologia Karen Andrews, ha chiarito che l’azione del governo si concentrerà sui seguenti settori: regolamentazione dell’universo blockchain, competenze e sviluppo delle capacità, attenzione all’innovazione e solo in ultimo investimenti. Tutto il piano, ha chiarito poi Andrews, non vedrà, nella sua fase di attuazione, l’Australia in beata solitudine, ma al contrario si svolgerà nell’ottica della massima collaborazione tra il paese oceanico e gli altri paesi di tutto il mondo che attueranno politiche a favore dello sviluppo della blockchain.
Il piano di maxi investimenti in blockchain vedrà il governo australiano collaborare con i massimi esperti del settore. Nel progetto è coinvolto anche il CS61 Data61, una sorta di braccio digitale dell’intera operazione. La presenza del Data61 non è ovviamente una novotà. Questo ente ha infatti già seguito tutte le indagini istituite dal governo australiano per sondare sui vari aspetti dalla blockchain. E’ stato proprio a seguito dello studio che è stato condotto da Data 61 che il governo dell’Australia ha deciso di alzare ancora di più l’asticella puntando a diventare leader mondiale nell’industria blockchain. Certamente la strada da seeguire è ancora tutta in salita ma l’Australia non vuole farsi trovare impreparata dinanzi all’importante appuntamento.
Intanto, mentre è in corso la scrittura del post, il prezzo del Bitcoin registra un rialzo dello 0,2 per cento poco sopra quota 4000 dollari. Secondo alcuni analisti i tempi sono oramai maturi per un rally della quotazione BTCUSD.
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