La vera (e più preoccupante) notizia non è tanto il fatto che il prezzo del Bitcoin sia già riuscito ad arrivare ai nuovi minimi da inizio anno, quanto che il trend ribassista potrebbe essere solo all’inizio. Il fatto che, mentre è in corso la scrittura del post, la quotazione BTC registri una debole ripresa (appena l’1 per cento a 3456 dollari) significa poco perchè, appena ieri, i valori del Bitcoin erano crollati ai livelli più bassi da inizio anno. C’è un dato inopinabile che riguarda la più importante criptovaluta ma anche Ripple ed Ethereum: i venditori sono ritornati in forze e questo non è certamente un segnale positivo.
Dal punto di vista grafico nella giornata di ieri, il prezzo del Bitcoin è sceso fino a circa 3400 dollari. Con un BTCUSD poco sopra a quota 3400 parlare di imminente rally della quotazione BTC rappresenta, a dir poco un azzardo. E infatti la realtà è ben altra. A causa dell’assenza di indicazioni precise sulla regolamentazione del settore, le criptovalute non riescono ad imboccare un trend rialzista. Non è quindi un caso se sempre ieri anche il prezzo di XRP e la quotazione ETH hanno perso circa il 10 per cento del loro valore. Praticamente è in atto una fase ribassista che riguarda tutto il settore e di fatti non c’è alcun spostamento tra le varie crypto ma c’è invece un cambio di settore degli investimenti.
Attenzione anche al futuro perchè secondo alcuni analisti diciamo pessimisti, il calo del Bitcoin potrebbe proseguire anche nelle prossime sedute (fermo restando, comunque, le sempre possibili ripartenze delle quotazioni dovute a movimenti tecnici). L’impressione di questo gruppo di analisti è che il Bitcoin, per la prima volta nel nuovo anno, sia entrato in una fase ribassista. Andando a guardare allo storico, è possibile notare u interessante precedente. L’ultima volta che il prezzo del BTC entrò in una fase ribassista era il mese di novembre 2018 e allora le vendite furono così forti da determinare una caduta del 50 per cento del valore del BTC. Secondo gli analisti scettici, quindi, nessuno può escludere che possa ripetersi qualcosa di simile anche oggi e che la quotazioen Bitcoin subisca una nuova forte riduzione del suo valore.
Al di là, comunque, di previsioni e analisti ottimisti/pessimisti, la reatà è che al Bitcoin oggi (ma anche a tutte le altre altocoin) mancano dei fattori forti in grado di far ritornare i compratori. Del resto se la capitalizzazione del settore criptovalute in appena un anno è crollata di circa 400 miliardi di dollari…un motivo ci sarà.
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