Nuova andata di panico sul’intero comparto delle criptovalute. Mentre è in corso la scrittura del post, ribassi molto forti caratterizzano l’andamento di tutte le più importanti valute virtuali che sono monitorate da CoinMarketCap. Il prezzo del Bitcoin è in ribasso de 5 per cento a quota 3800 dollari, la quotazione Ethereum è in calo di oltre l’8 per cento a quota 139 dollari e il prezzo di XRP è in flessione del 3 per cento circa a quota 0,35 dollari. Vendite anche sul Bitcoin Cash che registra una contrazione del 10 per cento a 144 dollari. La diversa intensità dei ribassi ha permesso a Ripple di tornare a superare Ethereum per livello di capitalizzazione. Oggi, quindi, la classifica delle più importanti criptvalute per livello di capitalizzazione vede XRP tornare alle spelle del Bitcoin e ETH essere nuovamente ricacciata al terzo posto. Il nuovo sorpasso è significativo del fatto che a determinare il ritorno della sfiducia sia stata una vicenda riguardante proprio Ethereum ossia Ethereum Classic.

Questa mattina si è appreso che Coinbase, una delle principali piattaforme americane di scambio di scambio delle criptovalute, è stata costretta a sospendere le transazioni su Ethereum Classic dopo aver evidenziato a partire dallo scorso 5 gennaio una serie di anomalie sulla blockchain. Secondo quanto comunicato dalla piattaforma, solo nel periodo compreso tra il 5 e il 7 gennaio 2019, sarebbe state rilevate qualcosa come oltre un milione di dollari risultanti dalla doppia contabilità in venti differenti transazioni. In pritica la blockchain di Ethereum Classic è stata vittima di un attacco dei pirati informatici su vasta scala. Un evento di questo tipo non è una calamità improvvisa visto che è noto da tempo che operazioni piratesche di questo tipo sono possibili ma , a differenza di quanto avvenuto in altre occasioni, c’è molta preoccupazione tra gli sviluppatori perchè questa sarebbe la prima volta in cui l’attacco va a colpire la blockchain, considerata fino a ieri assolutamente sicura. 

Secondo alcuni analisti, il forte ribasso che le quotazioni delle criptovalute hanno registrato nel corso del 2018,  rappresenta un invito a nozze per i pirati delle valute virtuali. Secondo una prassi diffusa, infatti, gli hacker hanno adesso la possibilità di comprare coin con meno problemi per poi procedere alla loro clonazione in un secondo momento.

Tutto questo dal punto di vista tecnico. Per quello che riguarda invece le reazioni dal punto di vista finanziario, è ovvio che i traders siano rimasti spaventati dalla notizia arrivata da Coinbase e per questo sono tornati a vendere come dimostrano le variazioni in tempo reale delle criptovalute. 

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